Il Terzo Polo ha terminato il proprio turno di consultazioni al cospetto del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Insieme a Carlo Calenda, c'erano anche i capigruppo del Senato e della Camera, Raffaella Paita e Matteo Richetti, e la presidente di Italia Viva, Teresa Bellanova. La linea della federazione è chiara, nonostante qualche timido rumors di sostegno, saranno all'opposizione del prossimo governo di centrodestra. Lo ha spiegato così Calenda:
L'apertura del Terzo Polo non è, però, cieca ed incondizionata. Il limite, dice Calenda, sta nel posizionamento internazionale e nella salvaguardia dei diritti. Su questo non ci sono margini di intransigenza.
L'invoncazione del posizionamento internazionale, da parte di Calenda, non è casuale. Risente, evidentemente, delle ultime ore e quindi degli audio che intercettano le ambigue parole di Silvio Berlusconi. Ecco perché ha voluto precisare:
Infine, Calenda, ha confermato anche la linea della non unità tra le opposizioni. Il leader di Azione ha giustificato la scelta nel merito e, oltretutto, lamentano l'esclusione che Pd ed M5s avrebbero fatto nei confronti del suo soggetto politico. Calenda sostiene, infatti, che ci sarebbe una strategia di Conte e Letta volta ad isolarlo. Le sue parole:
Sui social, poi, Calenda sottolinea maggiormente l'aspetto legato all'importanza del posizionamento internazionale che dovrà avere l'Italia. Così su Facebook: "Ho espresso al Presidente Mattarella la nostra preoccupazione per le parole di Silvio Berlusconi sull’Ucraina e del Presidente Lorenzo Fontana sulle sanzioni alla Russia. Dichiarazioni del genere possono mettere in discussione la linea di politica estera dell’Italia."
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