07 Jan, 2023 - 16:05

Stress da Registro Elettronico, l'app cliccata quanto i social

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Stress da Registro Elettronico, l'app cliccata quanto i social. I ragazzi la usano quasi quanto Instagram e tik tok, ma è causa ansia e attacchi di panico. Le vacanze di Natale sono agli sgoccioli. Con l’Epifania appena conclusa, le feste sono finite e lunedì i ragazzi dai 6 ai 18 anni torneranno tra i banchi a fare i conti con compiti in classe, interrogazioni e soprattutto con i voti. Ed ecco tornare di attualità la questione legata alla media matematica con cui vengono tradotte le prestazioni dei ragazzi a scuola. Tutto ridotto ad un numero, che con il Registro Elettronico è sempre sotto gli occhi di genitori e alunni. E a quanto pare non gioverebbe per la serenità psicologica, soprattutto degli adolescenti. L’accento sul problema è stato posto più volte da psicologi ed esperti di comportamenti di bambini e adolescenti. E da qualche tempo diversi insegnanti si stanno interessando al problema. Da sette anni, al liceo Morgagni di Roma, si utilizza un metro di valutazione senza voto per gli studenti, da un’idea del professore di matematica e fisica Enzo Arte. Iniziata come sperimentazione in una sola classe, si è poi allargata all’intera sezione e ci sono già due classi di diplomati con questo sistema. 

Stress da Registro Elettronico l'app cliccata quanto i social, non tutti i docenti ne condividono l'utilità

Ed è di questi giorni la lettera scritta da alcuni docenti di un liceo di Bologna i cui vengono puntati i riflettori proprio sul problema dell’ansia da registro elettronico e media matematica. Si sono riaccesi i fari intorno al disagio giovanile nella scuola secondaria – scrivono i professori - un fenomeno sempre più allarmante, amplificatosi secondo le rilevazioni statistiche durante e in coda alle chiusure pandemiche. Demotivazione, ansia, attacchi di panico, stati depressivi, rabbie, che sfociano nella discontinuità della frequenza, nei ritiri o nelle bocciature per troppe assenze. Tutto ciò chiama in causa inevitabilmente anche la voce di insegnanti e dirigenti scolastici. Chi entra in aula sa bene che gli studenti oramai guardano alla scuola non più come a un luogo di scoperte conoscitive e incontro con i coetanei, ma come a un’agenda, fitta di compiti, interrogazioni e verifiche scritte, da affrontare e via via depennare in attesa della conclusione del quadrimestre. Molte sono le ragioni di questa deriva percettiva. Qui richiamiamo l’attenzione sulla funzione di rinforzo giocata dal cosiddetto registro elettronico e dal suo perfezionamento come app per smartphone. Per gli studenti è una delle principali app, forse seconda solo a Instagram e Tik Tok, da consultare compulsivamente alla ricerca di aggiornamenti. Aggiornamenti su cosa? Sulla uscita dei propri voti. I docenti, infatti, nel caso in cui non enuncino verbalmente gli esiti, possono sempre inserirli on-line successivamente. All’interessato non resterà che monitorare il registro, nell’attesa incerta e spasmodica di apprendere che cosa apparirà sulla ruota del suo destino scolastico. Ci chiediamo se questo non abbia qualcosa a che fare con l’ansia. E anche la scrittrice, blogger e insegnante Valentina Petri ha scritto una sua riflessione con cui ha confermato di pensare, come i professori del liceo di Bologna, che l’attuale media matematica e la ricerca spasmodica di identificarsi in un numero possa rovinare l’autostima degli studenti. Il numeretto che ti appare appena accedi – scrive sul illibraio.it - che ti dice se vali 8,3 oppure 5,9 oppure 6,7. Un numero assurdo e inutile, e lo dico da insegnante, perché so benissimo che fare la media di tutti i voti di tutte le materie, così, senza altro criterio, è criminale, ha scritto, spiegando che non si può riassumere la carriera in corso di uno studente con un freddo numero frutto di un calcolo automatico. I voti non sono i ragazzi. La stramaledetta media che si mostrano con orgoglio, e di cui discutono nelle chat, e con cui si prendono anche in giro, è solo un numeretto frutto di un calcolo matematico malfatto.

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Laura Novelli
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