Assegno unico marzo 2023 basso? Dopo l’aumento di febbraio dovuto alla rivalutazione e a nuove maggiorazioni, a marzo per alcune famiglie ci sarà una riduzione dell’importo percepito per quanto riguarda l'Assegno unico universale.
Sono due le ragioni che portano ad avere un importo dell'Assegno unico a marzo:
In particolare, l’assegno unico di importo minimo spetterà a tutti i nuclei che non hanno provveduto ad aggiornare l’Indicatore della situazione economica equivalente (Isee) del 2023 e dovranno accontentarsi di poco più di 50 euro mensili per i figli a carico. Chi invece ha già rinnovato l’Isee percepirà quanto spettante, con la rivalutazione e gli eventuali rimborsi delle mensilità di gennaio e febbraio 2023, se non ancora percepiti.
Ecco le nuove tabelle. Gli importi in euro si riferiscono per il singolo figlio.
ISEE | Figlio 0-18 | Figlio 18-21 | Disabile | Dopo il 2° |
---|---|---|---|---|
Fino a 15.000 | 175,0 | 85,0 | 85,0 | 85,0 |
18.000 | 159,5 | 77,6 | 77,6 | 76,3 |
20.000 | 149,5 | 72,8 | 72,8 | 70,6 |
22.000 | 139,5 | 68,0 | 68,0 | 65,1 |
24.000 | 129,5 | 63,2 | 63,2 | 59,5 |
35.000 | 74,5 | 36,8 | 36,8 | 25,9 |
37.000 | 64,5 | 32,0 | 32,0 | 23,1 |
40.000 | 50,0 | 25 | 25 | 15 |
È importante notare che le tabelle dell’assegno unico 2023 sono soggette a cambiamenti e che le famiglie dovrebbero sempre consultare il sito ufficiale del Ministero del Lavoro per avere informazioni precise e aggiornate.
L’aumento non riguarda solamente gli importi ma anche le soglie Isee in base alle quali sarà corrisposto il beneficio in maniera proporzionale.
Nel mezzo verranno riviste le singole fasce.
Ne risulterà, dunque, che con lo stesso Isee si avrà diritto a un importo più alto, in quanto si rientra in una delle fasce di reddito precedenti dove l’assegno unico spettante è maggiore.
L’assegno unico universale è una misura diretta a sostenere economicamente i figli. Per questo, le famiglie ottengono un contributo economico per i figli a carico.
L’Ente nazionale di previdenza sociale rilascia il sostegno economico per i figli dal settimo mese di gravidanza e fino all’età di 21 anni e senza limiti di età per i figli disabili.
L’importo del beneficio economico varia in virtù della condizione economica della famiglia sulla base del certificato ISEE in corso di validità, considerando il numero dei figli e la presenza di disabilità. In ogni caso, il contributo viene garantito in forma minima in assenza d’ISEE o con un reddito certificato oltre 40.000 euro.
La domanda per l’Assegno unico e universale va presentata annualmente, a partire dal 1° gennaio 2023.
La richiesta può essere presentata online dal sito ufficiale INPS, contact center o patronati.
L’INPS permette la presentazione dell’istanza in tre modi, quali: