Aumentano i casi in Italia: non stiamo parlando del Covid-19, ma della febbre Dengue, approdata nel nostro Paese probabilmente per importazione. Attualmente sono 11 le persone risultate positive al virus, 7 in provincia di Lodi, una a Roma, 2 a Latina e una, novità delle ultime ore, a Parma.
Tutte le informazioni sulla diffusione della Dengue possono essere ricercate nel sito dell'Istituto superiore di sanità, nella dashboard "Dengue". Tutti i pazienti presentano un quadro clinico incoraggiante e in via di miglioramento, se non sono già del tutto guariti.
I quattro piccoli focolai sarebbero da ricondurre ad altrettanti episodi distinti di contagio e fanno dunque presupporre un circolo del virus, per quanto sicuramente sotto controllo, all'intento del Bel Paese.
La febbre Dengue è una malattia causata dal contagio di un virus che si trasmette attraverso la puntura di zanzara. La trasmissione uomo-uomo non è dunque possibile. In Italia, il virus non è considerato autoctono, tanto che, normalmente, il contagio si verifica in persone che sono appena rientrate dall'estero.
Da gennaio 2023 al 5 settembre erano 122 i casi di Dengue diagnosticati in Italia ma contratti in altri Paesi, a cui si devono aggiungere gli 11 contagi avvenuti localmente in questi giorni. La situazione, spiega l'ISS, è del tutto normale e prevedibile: con il riaprirsi delle frontiere dopo il lungo periodo di stop dovuto al Covid-19, era lecito aspettarsi un ritorno di fiamma tra il nostro Paese i questo virus.
Scrive l'ISS.
Laddove sia stata accertata una trasmissione locale della Dengue, le autorità hanno immediatamente proceduto con le necessarie operazioni di bonifica sulla popolazione di zanzare e sono state attivate delle procedure per tutelare trapianti e trasfusioni. Episodi simili di contagio locali sono già avvenuti in Italia, nonché in Croazia, Francia e Spagna.
Per mettere a fuoco la procedura di disinfestazione e prevenzione attivata a seguito della scoperta di un caso di Dengue, è utile focalizzare l'attenzione sulla situazione a Parma, dove nelle ultime ore si è accertato un paziente che ha contratto il virus, mentre un'altra persona presenta sintomi sospetti.
Tre le fasi essenziali del protocollo: la disinfestazione avviene nel raggio di 100 metri dalla zona del caso di contagio accertato, con un primo momento che consiste nel trattamento adulticida della zanzara tigre veicolo del virus, un secondo che consiste nel trattamento larvicida e una terza azione di rimozione dei focolai larvali.
Le operazioni, nel caso specifico del Comune Emiliano, saranno eseguite per due notti consecutive tra le 23 e le 4 di mattina nella zona di Parco Area delle Scienze, via Picasso, via Emilia Ovest e viale Campanini.