Il termine del 31 ottobre è alle porte, e con esso la necessità per professionisti e sostituti d’imposta di presentare il modello 770 2023. Quest'anno, ci sono significative modifiche da considerare, che richiedono un'attenzione particolare e una preparazione accurata per evitare sanzioni. Esploriamo le novità e le modalità di compilazione e trasmissione del modello 770/2023.
Una delle principali modifiche di quest'anno riguarda i soggetti obbligati alla presentazione del modello 770. Ora, in seguito all'introduzione del nuovo Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza, anche i curatori della liquidazione giudiziale sono inclusi tra i soggetti tenuti a presentare la dichiarazione.
La normativa (art. 4, D.P.R. n. 322/1998) stabilisce chiaramente chi è tenuto a presentare il modello 770/2023. Oltre ai nuovi soggetti inclusi, l'obbligo riguarda la trasmissione dei dati fiscali relativi alle ritenute operate nell'anno precedente, i relativi versamenti, le eventuali compensazioni effettuate e altri dati contributivi ed assicurativi.
Altre novità includono l’introduzione di nuovi codici utili per la gestione delle proroghe dei versamenti e l'aggiunta, nel Quadro SO, di un nuovo prospetto per la gestione dei piani individuali di risparmio ordinari e alternativi. Rimangono invece inalterati quelli relativi ai versamenti effettuati nel 2022 per far fronte all’emergenza sanitaria.
Dopo la pausa estiva, si apre la stagione dei dichiarativi fiscali, e il modello 770/2023 deve essere trasmesso entro il 31 ottobre. È fondamentale essere consapevoli delle modalità di trasmissione previste:
Il modello 770/2023 deve contenere dettagli su vari tipi di redditi e ritenute, tra cui:
La dichiarazione si considera presentata nel giorno in cui è conclusa la ricezione dei dati dall’Agenzia delle Entrate. Il sistema telematico rilascia una comunicazione che conferma la ricezione del file e, successivamente, un’altra comunicazione che attesta l’esito dell’elaborazione, fornendo così la prova dell’avvenuta presentazione.
Il modello 770/2023 mantiene la struttura tradizionale, articolandosi in un frontespizio e diversi quadri specifici. Gli importi sono rappresentati in unità di euro, con arrotondamento alla seconda cifra decimale, mantenendo la consuetudine degli anni precedenti.
Ognuno dei quadri ha una funzione specifica. Questi, infatti, raccolgono dati identificativi, cifre relative a redditi di capitale, contratti di assicurazione, proventi, utili, somme erogate, e molte altre informazioni cruciali. Tra i quadri principali troviamo:
Ci sono alcune novità che interessano i Quadri SO e SI. Andiamo a sintetizzarle.
Il Quadro SO si arricchisce di un nuovo prospetto dedicato ai piani individuali di risparmio (PIR) ordinari e alternativi. Il rigo SI3 introduce due nuove colonne per l'indicazione degli utili delle società cooperative e delle ritenute versate.
Gli intermediari e le imprese di assicurazione sono tenuti alla compilazione di questa sezione, con l'obbligo di comunicare dettagli relativi alla tipologia di PIR e al rispetto del plafond annuale.
Il Quadro SI richiede alle società e enti commerciali soggetti all’IRES di dettagliare gli utili pagati nel 2022. Questa sezione va compilata considerando unicamente la data di incasso degli utili, indipendentemente dalla data di delibera dei dividendi.
Nel 2022, sono stati introdotti nuovi codici numerici nel quadro ST, sezione Erario, rigo 10, per gestire versamenti sospesi. Questi codici, istituiti con particolare attenzione ai datori di lavoro, offrono chiarezza e ordine in merito alle diverse categorie di versamenti sospesi.
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La mancata presentazione della dichiarazione comporta sanzioni variabili a seconda che le ritenute siano state versate o meno. Queste vanno da una sanzione amministrativa di minimo 250 € a sanzioni percentuali sull'ammontare non versato, e possono comportare anche la reclusione in caso di gravi inadempienze.
I sostituti hanno la possibilità di sanare i versamenti irregolari o omessi mediante il ravvedimento operoso, pagando una sanzione ridotta, oltre agli interessi legali. Questo meccanismo offre un modo per evitare ulteriori complicazioni e garantire la conformità fiscale.