Il Dipartimento delle Finanze del Ministero dell'Economia e delle Finanze ha recentemente emesso la Risoluzione n. 4/DF del 16 novembre, portando importanti chiarimenti sull'Imposta Municipale Propria (IMU) in Italia, soprattutto per quanto riguarda i fabbricati inagibili. Questi ultimi godono dell’esenzione IMU?
La Risoluzione n. 4/DF del Dipartimento delle Finanze fornisce quindi importanti e significativi chiarimenti su diverse questioni relative all'applicazione dell'IMU, soffermandosi sui fabbricati inagibili esenti dall'IMU e delineando i requisiti specifici per beneficiare delle agevolazioni fiscali sui fabbricati rurali strumentali e la conduzione associata di terreni.
La nuova normativa sul pagamento dell'IMU nel 2023 ha introdotto una significativa modifica per i proprietari di fabbricati inagibili, diroccati o fatiscenti. La Risoluzione n. 4/DF ha stabilito che questi immobili sono esentati dall'IMU, una novità che alleggerisce il carico fiscale per molti proprietari.
I fabbricati inagibili, secondo la recente Risoluzione del Dipartimento delle Finanze del MEF, sono definiti come immobili diroccati o fatiscenti, tradizionalmente iscritti in Catasto nella categoria catastale F/2. Questi immobili sono riconosciuti per la loro inagibilità e sono privi di rendita catastale, il che li rende non imponibili ai fini IMU.
I tecnici del Dipartimento delle Finanze hanno analizzato la questione della tassazione IMU su fabbricati collabenti, cioè tutti quegli immobili che non possono essere né abitati né utilizzati, ribadendo che questi non possono essere considerati terreni edificabili, come vorrebbero alcuni Comuni. Questa interpretazione si allinea con le sentenze della Corte di Cassazione e offre una chiara direzione sul trattamento fiscale di tali proprietà.
La risoluzione ha importanti implicazioni sia per i comuni che per i proprietari di immobili. I comuni devono adeguarsi alla nuova interpretazione, evitando di richiedere l'IMU su fabbricati inagibili. Per i proprietari, questa risoluzione comporta una riduzione degli oneri fiscali per gli immobili che rientrano in questa categoria.
Recenti discussioni hanno messo in luce anche la complessità dell'applicazione dell'Imposta Municipale Propria sui fabbricati rurali strumentali in Italia. La questione centrale riguarda l'identificazione di quali fabbricati possono beneficiare dell'aliquota IMU ridotta. Tradizionalmente, si è ritenuto che la qualifica di coltivatore diretto o imprenditore agricolo professionale, insieme alla documentazione dell'attività agricola, fosse necessaria per l'accesso a tali agevolazioni fiscali.
Tuttavia, recenti sentenze della Corte di Cassazione hanno portato chiarezza, stabilendo che la determinazione della ruralità dei fabbricati si basa sui dati catastali e non sulla qualifica dell'operatore agricolo. Questo significa che la classificazione catastale di un fabbricato come rurale è il criterio principale per l'accesso all'aliquota IMU ridotta, indipendentemente dalla professione dell'operatore agricolo.
Un altro argomento di dibattito è la conduzione associata di terreni, una pratica comune tra gli imprenditori agricoli. Alcuni comuni hanno interpretato in modo restrittivo le normative relative all'esenzione dall'IMU per i terreni gestiti in forma associata. Per beneficiare dell'esenzione, i tecnici del Ministero indicano che sono necessari sia requisiti soggettivi (ad esempio, l'iscrizione nella previdenza agricola per le persone fisiche o la qualifica di società agricola) che oggettivi (effettiva conduzione dei terreni).
Le varie interpretazioni delle normative da parte dei comuni hanno creato incertezza tra i proprietari di terreni che praticano la conduzione associata. La chiarezza fornita dai tecnici del Ministero mira a risolvere queste ambiguità, consentendo ai proprietari di terreni di comprendere meglio i requisiti necessari per l'esenzione dall'IMU.
A ogni modo, i proprietari di fabbricati rurali strumentali e terreni condotti in forma associata dovrebbero rivedere la loro posizione fiscale alla luce di queste nuove interpretazioni. Potrebbe essere vantaggioso consultare un esperto fiscale per assicurarsi di soddisfare i criteri necessari per usufruire delle agevolazioni fiscali disponibili.