Pietro Orlandi torna a chiedere la verità per sua sorella Emanuela e lancia un appello a Papa Francesco, ma critica anche la conduzione dell’inchiesta aperta dal Vaticano.
Ha dichiarato Pietro Orlandi nel corso del sit-in che si è tenuto nel pomeriggio di oggi 13 gennaio, davanti alla Corte di Cassazione in Piazza Cavour a Roma, in ricordo della giovane cittadina vaticana scomparsa nel nulla nel giugno del 1983. Ad organizzare la manifestazione, come ogni anno in occasione del compleanno della ragazza, il fratello che insieme alla famiglia non ha mai smesso di chiedere la verità sul destino della giovane.
Nel corso della manifestazione a cui hanno partecipato un centinaio di persone, Orlandi ha lanciato un messaggio a Papa Francesco chiedendogli un atto di coraggio.
Rispondendo alle domande dei giornalisti, Orlandi ha mostrato molte perplessità circa l’inchiesta avviata dal Vaticano, mentre si è detto ottimista per quanto concerne l’insediamento della commissione parlamentare sulla scomparsa della sorella.
Pietro Orlandi ha anche auspicato di essere sentito quanto prima dalla futura commissione.
Meno ottimista è apparso sull’inchiesta avviata dal Vaticano su richiesta di Papa Francesco sottolineando ritardi e tentativi – a suo dire – di insinuare dubbi sulla famiglia riferendosi alle accuse rivolte nei mesi scorsi allo zio riprendendo una pista che già in passato non aveva portato a nulla.
Orlandi poi è intervenuto sulle accuse allo zio.
Sempre rispondendo alle domande dei giornalisti, poi Orlandi ha anche chiarito di aver avuto rassicurazioni circa il prosieguo dell’indagine aperta dalla Procura di Roma
Nel corso della manifestazione Pietro Orlandi ha dichiarato che il 23 gennaio sarà presente alla manifestazione per Pamela Mastropietro.
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