State pensando ai classici taralli della tradizione pugliese? Sbagliato! Perché i taralli napoletani, detti anche sugna e pepe, sono delle ciambelline salate intrecciate, caratterizzate dalla presenza delle mandorle tostate e di abbondante pepe macinato. Si tratta di uno dei grandi classici dello street food napoletano e si mangiano caldi per strada, oppure ad un aperitivo in compagnia.
La ricetta dei taralli napoletani nasce per recuperare l'impasto del pane avanzato, che viene lavorato e intrecciato dai fornai napoletani. Leggenda vuole che il panettiere che inventò i taralli napoletani lo fece ispirandosi a due giovani che si baciavano, seduti sugli scogli di Mergellina, guardando la luna che si specchiava nel golfo.
Tradizionalmente si preparano con la sugna, una fonte grassa tipica della Campania, più delicata rispetto allo strutto, ma più difficile da reperire. Per questo nella nostra ricetta utilizzeremo lo strutto.
Ecco cosa vi serve per preparare i vostri taralli napoletani.
Per il lievitino:
Per l’impasto:
Iniziate a preparare i taralli napoletani partendo dal lievitino. Sciogliete il lievito nell'acqua a temperatura ambiente, aggiungete il miele e la farina, quindi mescolate bene con un cucchiaio. Coprite con della pellicola trasparente e lasciate riposare per un'ora nel forno spento, in modo che raddoppi il suo volume.
Posizionate le mandorle su una teglia rivestita di carta forno e fatele tostare in forno preriscaldato a 200 °C per 5-10 minuti, facendo attenzione a non bruciarle. Una volta pronte sfornatele, lasciatele raffreddare completamente e poi frullatele per ottenere una farina non troppo sottile.
Aggiungete le mandorle tritate al lievitino, assieme allo strutto, alla farina, all'acqua, al sale e al pepe, quindi lavorate il composto e formate un panetto.
E’ il momento di intrecciare l’impasto, dando vita ai taralli napoletani. Prelevate una porzione da 80 gr per volta, stendetela formando un lungo cordone, quindi ripiegatela su se stessa e infine intrecciatela,. Da ultimo unite le due estremità della treccia in modo da formare un anello. Bagnate le mandorle rimaste con un po’ d’acqua e applicatene tre su ogni tarallo esercitando una pressione decisa.
A questo punto posizionate i taralli in una teglia rivestita con carta forno, copriteli con della pellicola trasparente e fateli riposare per circa un paio di ore, in modo che possano gonfiarsi leggermente. Cuoceteli infine in forno statico a 200 °C per 20-25 minuti, dopodiché abbassate la temperatura a 180 °C e fate cuocere per altri 30 minuti: questo per far asciugare l'interno delle ciambelline e farle così diventare dure e croccanti.
Una delle alternative più diffuse dei taralli napoletani è quella che prevede l'aggiunta dei friarelli. Gli ingredienti necessari sono:
Preparate il lievitino come spiegato sopra. Mondate i friarielli, lavateli e fateli cuocere a fiamma vivace in una padella nella quale avrete fatto soffriggere gli spicchi d’aglio in un fondo d’olio. Regolate di sale e poi, una volta cotti, tritateli molto finemente.
Aggiungete al lievitino la farina rimanente, il sale, l’olio, lo strutto e i friarielli tritati. Mescolate bene il tutto e formate un impasto bello liscio, da far riposare per 30 minuti. Siete quindi pronti a intrecciare i vostri taralli napoletani!
E se avete ancora voglia di sfizi napoletani provate la pizza di scarola: buonissima!