25 Jan, 2024 - 13:47

Hai timore di non avere abbastanza muscoli? Probabilmente soffri di bigoressia, ecco cos'è e come si manifesta

Hai timore di non avere abbastanza muscoli? Probabilmente soffri di bigoressia, ecco cos'è e come si manifesta

La bigoressia è un disturbo legato all'immagine corporea che si manifesta attraverso un'eccessiva preoccupazione per la mancanza di massa muscolare.

Questo fenomeno, noto anche come disturbo della vigorexia, porta gli individui ad avere un'ossessione per la costruzione muscolare, spesso associata a una percezione distorta del proprio corpo.

Può influire sulla salute fisica, ma può anche avere un impatto significativo sulla salute mentale, contribuendo a disturbi dell'umore e dell'autostima.

Vediamo nei dettagli cos'è la bigoressia, quali sono le conseguenze e come farvi fronte.

Cos'è la bigoressia

La bigoressia si manifesta con una distorsione della propria immagine corporea. Si ha timore di avere pochi muscoli e questo porta ad una dipendenza dallo sport o dallo sforzo.

Può colpire sia gli atleti professionisti che quelli dilettanti. Quali sono le cause della bigoressia? Le conseguenze e i pericoli? E come si cura?

La dipendenza dallo sport è spesso associata a disturbi alimentari. Parliamo di anoressia inversa quando la persona segue una dieta esclusivamente per aumentare la massa muscolare.

Ma anche di anoressia sportiva, che riguarda maggiormente le donne giovani che tendono ad voler essere magre, senza massa grassa, praticando discipline di resistenza (corsa, ciclismo, pattinaggio,).

Non si tratta della classica anoressia nervosa, perché chi ne soffre deve comunque ingerire cibo per poter praticare sport e mettere muscoli, piuttosto è un'anoressia comportamentale.

Infine, la bigoressia può talvolta essere associata all'ortoressia, un disturbo che riunisce un insieme di pratiche alimentari caratterizzate dal desiderio ossessivo di ingerire cibi sani e dal rifiuto sistematico di cibi percepiti come dannosi per la salute.

Quali sono le cause della bigoressia?

Sebbene la pratica dell'attività fisica sia fortemente consigliata, l'eccesso di sport può avere conseguenze sulla crescita, sul sonno o anche sul rendimento.

La bigoressia è una malattia riconosciuta dall'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) dal 2011, ma rimane ancora poco conosiuta.

La causa della bigoressia è psicologica. La persona che soffre di bigoressia e di disturbi alimentari associati è alla perenne ricerca del corpo perfetto.

Modellare il proprio corpo, sciogliere i grassi, sviluppare muscoli eccessivi o raggiungere un peso ridotto sono alcune delle loro motivazioni.

Lo sport non è più considerato un semplice piacere o intrattenimento, ma diventa ossessivo, quasi restrittivo e deve corrispondere ad una routine quasi "obbligatoria".

Quali sono i sintomi della bigoressia?

È molto difficile identificare questa dipendenza comportamentale, perché la curva del peso non è necessariamente allarmante. Ecco perché è necessario esaminare sempre il profilo psicologico e il funzionamento mentale.

Inoltre, non è necessariamente il tempo trascorso a praticare sport ad essere indicativo di bigoressia, quanto piuttosto le ripercussioni sulla vita privata o professionale, come:

  • Comportamento ossessivo;
  • Isolamento sociale;
  • Sacrificare tutte le altre attività a beneficio dello sport;
  • Perdita di interesse per qualsiasi cosa diversa dallo sport;
  • Spendere molto denaro per lo sport;
  • Senso di colpa e irritabilità se non si riesce a svolgere tutto l'allenamento fisico che ci si impone.

Queste caratteristiche sono comuni anche a tutte le dipendenze come l'alcolismo, la tossicodipendenza, la ninfomania o la dipendenza dai videogiochi.

Quali sono i pericoli della bigoressia?

La bigoressia porta non solo ai problemi psicologici visti sopra, ma anche a molti problemi fisici come:

  • Mancanza di energia;
  • Fratture da stress;
  • Strappi muscolari;
  • Tendinite;
  • Infarto.

Quali trattamenti contro la bigoressia

È necessario un trattamento multidisciplinare. Come per tutte le dipendenze, è possibile farsi aiutare da uno psicologo, da un tossicodipendente, da un medico sportivo, ma anche in un Centro di Cura per le dipendenze.

Tuttavia, questo sostegno è possibile solo se la persona riconosce di aver bisogno di aiuto e ammette di dover cambiare.

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Immacolata Duni
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