Nel contesto attuale, marcato da un costante progresso tecnologico e da una crescente attenzione verso la sostenibilità ambientale e sociale, il settore turistico sta attraversando una fase di significativa trasformazione. Al centro di questo cambiamento vi sono le iniziative legislative, come il decreto-legge del 6 novembre 2021, n. 152, che introducono importanti agevolazioni fiscali per stimolare l'innovazione e l'adeguamento delle strutture operative nel campo turistico. Queste misure si concretizzano in due principali crediti d'imposta: uno destinato alle imprese turistiche per interventi di riqualificazione e uno specifico per la digitalizzazione delle agenzie di viaggio e dei tour operator.
Il decreto-legge n. 152 del 2021 stabilisce un credito d'imposta rivolto alle imprese turistiche che investono in specifici interventi di miglioramento e adeguamento. Questa agevolazione fiscale copre una vasta gamma di attività, includendo la riqualificazione energetica degli edifici, la rimozione di barriere architettoniche, l'installazione di piscine termali e l'acquisto di attrezzature avanzate per lo sviluppo delle attività termali, oltre alla digitalizzazione dei servizi offerti. L'obiettivo è duplice: incentivare le imprese a investire in progetti che migliorino l'efficienza energetica e l'accessibilità, e stimolare l'adozione di tecnologie innovative per rafforzare la competitività nel settore turistico.
Parallelamente, il credito d'imposta per la digitalizzazione si rivolge specificatamente alle agenzie di viaggio e ai tour operator che intraprendono iniziative volte all'innovazione digitale. Questo include l'introduzione di sistemi di prenotazione online, l'implementazione di software per la gestione delle operazioni e l'adozione di piattaforme di e-commerce per ampliare la propria offerta sul mercato digitale. L'importanza di questo credito d'imposta risiede nella sua capacità di supportare il settore nella transizione verso un modello di business più agile, in grado di rispondere prontamente alle mutevoli esigenze dei consumatori e di sfruttare le opportunità offerte dall'economia digitale.
I beneficiari del credito d'imposta possono utilizzare l'agevolazione esclusivamente in compensazione, attraverso il modello F24, seguendo le procedure dettate dall'articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241. Una caratteristica peculiare di questo incentivo è la possibilità di cederlo, ma con specifiche limitazioni: la cessione è permessa solo per l'intero ammontare del credito e non può essere ulteriormente trasferito, se non in casi eccezionali a entità quali banche, società di gruppo bancario o imprese di assicurazione autorizzate in Italia.
Un aspetto fondamentale del provvedimento, infatti, riguarda la cessione dei crediti d'imposta, che possono essere trasferiti, in toto, a specifici soggetti come banche, intermediari finanziari, gruppi bancari, o imprese di assicurazione autorizzate in Italia. Questa opzione offre alle imprese turistiche e alle agenzie di viaggio una maggiore flessibilità finanziaria, permettendo loro di monetizzare immediatamente il valore dei crediti d'imposta a cui hanno diritto.
La procedura di comunicazione della cessione dei crediti è gestita tramite un modello specifico, "Comunicazione della cessione del credito d'imposta", che deve essere inviato all'Agenzia delle Entrate attraverso la posta elettronica certificata.
L'intero processo di gestione dei crediti d'imposta è sottoposto a rigorose norme di privacy e sicurezza dei dati. Le informazioni personali e aziendali raccolte nel contesto della cessione dei crediti sono trattate nel pieno rispetto del Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) e della normativa italiana in materia. L'Agenzia delle Entrate, insieme al suo partner tecnologico Sogei S.p.A., assicura che i dati siano gestiti con la massima integrità, garantendo la sicurezza e prevenendo accessi non autorizzati o trattamenti illeciti.
Un elemento chiave del sistema dei crediti d'imposta è la loro tracciabilità. Ogni credito è associato a un codice identificativo unico, che facilita la gestione e il monitoraggio del credito stesso da parte delle autorità fiscali e dei beneficiari. Questa misura ha l’obiettivo di assicurare una gestione trasparente dei crediti, consentendo una verifica semplice dell'eligibilità e dello stato di utilizzo o cessione dei crediti stessi. La tracciabilità contribuisce significativamente alla riduzione delle possibilità di frode fiscale, andando a voler rafforzare la fiducia tra il fisco e gli operatori economici.