L'impanata pasquale ragusana è una deliziosa focaccia siciliana preparata con una sfoglia spessa al cui interno c'è un succulento ripieno di carne di agnello. La ricetta affonda le sue origini nella tradizione culinaria spagnola, che ha lasciato segni profondi nella cultura isolana durante le sua dominazioni. Infatti, la sua forma e le varianti caratterizzate da differenti ripieni richiamano le empanadas iberiche.
Cucinata in vista del pranzo di Pasqua, può anche essere consumata fredda il giorno dopo durante le consuete scampagnate della Pasquetta: il suo involucro di pasta sfoglia permette infatti di trasportarla e mangiarla comodamente all'aperto, una caratteristica che fa dell'impanata ragusana un perfetto cibo prêt-à-porter (o street food).
L'impanata ragusana ha una tradizione antichissima, frutto delle influenze iberiche dovute alla dominazione spagnola, che a sua volta risentiva di quella araba. Come spesso avviene nelle cucine di molti popoli del Mediterraneo che ne hanno subito l'influsso, la carne viene mangiata accompagnata dal pane, basti pensare al kebab e o alla pita greca.
Nel solco di questa tradizione culinaria, si inserisce anche l'impanata siciliana nelle sue varie versioni, cucinate durante tutto l'arco dell'anno. Quella pasquale prevede che il ripieno sia realizzato con la polpa di agnello, animale sacrificale di questa ricorrenza, che cuoce direttamente all'interno della sfoglia.
Qui potete trovare una proposta per un delizioso primo piatto a base di ragù di agnello.
La ricetta a base di sfoglia "condita" e ripieno di carne, che sia agnello, capretto o pollo, è la costante di tutte le varianti che possiamo incontrare, anche in forme molto diverse, in giro per la Sicilia: a Catania infatti ci sono le Scacciate, ad Agrigento invece troviamo le ‘Mbigliulate, mentre a Modica si preparano i caretteristici Pastizzi detti anche i Pastieri.
Quella ragusana assume la forma di una grande torta salata con una cornice lungo i bordi. Ma nella città iblea se ne possono trovare anche di dimensioni più piccole, a forma di mezzaluna, perfette come cibo da asporto e ideali per il picnic di Pasquetta.
Scopriamo dunque tutti i passaggi per realizzare questa prelibatezza della tradizione siciliana, ottima in tutte le occasioni.
Iniziate marinando la carne di agnello. Lavate i pezzi di agnello con acqua e aceto e sgocciolateli. In una ciotola versate il vino, l’olio, il succo di mezzo limone e una spruzzata di aceto. Tritate le erbe aromatiche e i due spicchi d'aglio e aggiungeteli al composto.
In una teglia adagiate la carne e versate sopra la marinatura, disponendo anche per tutta la lunghezza le fette di limone e le foglie di alloro, quindi coprite con della pellicola per alimenti e fate riposare in frigo almeno per 3 ore, meglio se per tutta la notte.
A marinatura ultimata, occupiamoci dell'impasto. In una ciotola unite alla farina l'oilo e lo strutto, amalgamate bene. In una mezza tazzina da caffè sciogliete il lievito e aggiungetelo all'impasto, dopodiché versate tutta l'acqua ed infine il sale. Impastate con le mani fino a ottenere un panetto liscio ed elastico.
Dividete in tre panetti e lasciateli riposare per circa 2 ore e mezza ricoperti da un canovaccio di cotone. Una volta lievitati, prendete il primo panetto, dividetelo in due e formate due dischi con l'aiuto del matterello. Fatene uno un po' più grande che utilizzerete come base dove andrete a stendere la carne (divisa in tre parti).
Poi coprite con il secondo disco, facendo aderire i bordi e "segnandoli" con le dita, un po' come si fa con i tortellini. Ripetete l'operazione anche per gli altri panetti rimasti in modo da suddividere equamente la carne di agnello.
Adagiate le impanate sulla teglia ricoperta di carta forno, spennellate con l'olio e bucherellate la superficie con la forchetta. Ponete in forno ventilato preriscaldato a 190° e cuocete per circa 45-50 minuti.