Il Fondo di Solidarietà Comunale (FSC) nel 2024 rappresenta una componente molto importante nel panorama finanziario dei comuni italiani. ANCI e IFEL, attraverso la Commissione Tecnica dei Fabbisogni Standard (CTFS), hanno delineato un quadro che mira a rispondere efficacemente alle esigenze delle amministrazioni locali, affrontando criticità come la crisi energetica e l'impatto dell'inflazione.
Il FSC per l'anno 2024 si configura attraverso una serie di meccanismi e risorse chiave, tra cui spicca l'alimentazione orizzontale derivante dalla trattenuta sull'IMU comunale, arricchita da reintegri e aggiustamenti mirati a sostenere i servizi essenziali e a far fronte alle emergenze.
La componente ristorativa include risorse aggiuntive destinate a compensare specifiche esigenze. Questa strutturazione consente di bilanciare le risorse disponibili con i fabbisogni emergenti.
Le revisioni tecniche operate sul FSC tengono conto di un contesto socioeconomico complesso, caratterizzato da crisi energetica e inflazione. Questi fattori sono uniti alla necessità di implementare il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e di affrontare i rinnovi contrattuali nel settore pubblico.
Per rispondere a queste sfide, sono previste integrazioni di risorse e ulteriori assegnazioni che mirano a sostenere i comuni nell'adempimento dei loro compiti. L'incremento delle risorse del FSC per il 2024 è volto a potenziare i servizi sociali comunali, a compensare i tagli delle risorse e a gestire l'aumento dei costi dovuti all'inflazione e ai rinnovi contrattuali.
Al fine di mantenere i livelli essenziali delle prestazioni nei rispettivi campi di attività, è prevista l'introduzione di un "Fondo Speciale Equità Livello dei Servizi", separato dal FSC e destinato a risorse aggiuntive vincolate.
Per fronteggiare le problematiche emergenti e garantire un sostegno continuo ai comuni, ANCI e IFEL hanno proposto l'introduzione di una quota verticale nel FSC, destinata a crescere progressivamente fino a raggiungere 750 milioni di euro a regime dal 2030.
La componente ordinaria del FSC, finanziata principalmente attraverso una quota del gettito IMU dei comuni, rappresenta la colonna vertebrale del sistema di distribuzione delle risorse comunali. Questa componente si basa su criteri sia compensativi, relativi alla storica allocazione delle risorse, sia perequativi, che tengono conto della differenza tra capacità fiscali e fabbisogni standard.
Nel 2024, l'attribuzione delle risorse segue l'ormai consolidato criterio perequativo introdotto nel 2020, ma con alcune importanti novità: l'aumento del target perequativo al 75% della capacità fiscale standard e un incremento della percentuale di applicazione della componente perequativa.
Il 2024 vede anche l'introduzione di significativi aggiornamenti metodologici relativi ai fabbisogni standard, che si traducono in un nuovo modello econometrico per alcune funzioni comunali e un aggiustamento dei pesi nella definizione del fabbisogno complessivo. Queste modifiche, approvate dalla Commissione Tecnica dei Fabbisogni Standard (CTFS), si basano su dati aggiornati e riflettono l'obiettivo di una maggiore precisione e attualità nella stima delle necessità finanziarie dei comuni.
La quota ristorativa del FSC, che compensa il minor gettito derivante dalle agevolazioni IMU/TASI, ha l’obiettivo di mantenere una certa stabilità finanziaria per i comuni. Il 2024 segna inoltre il completamento del reintegro delle risorse ridotte a seguito del decreto-legge 66/2014, con una dotazione aggiuntiva di 560 milioni di euro.
Per i comuni di Sicilia e Sardegna, il FSC prevede una compensazione integrale dei tagli subiti a seguito delle normative precedenti, assicurando il recupero completo delle risorse ridotte. Per i comuni delle Regioni a Statuto Ordinario (RSO), il fondo si articola in due principali criteri di attribuzione: uno finalizzato al parziale ristoro dei tagli passati e l'altro indirizzato a compensare le riduzioni di risorse per il 2024 rispetto all'anno precedente, tenendo conto dell'incremento del meccanismo perequativo e dell'aggiornamento dei criteri perequativi. Quest'ultimo criterio si traduce in un sostegno concreto per 3.722 enti, mirando a coprire completamente le differenze negative riscontrate.
Il FSC del 2024 include risorse incrementali significative destinate allo sviluppo dei servizi sociali e educativi. In particolare, viene stanziata una somma totale di 405,923 milioni di euro a sostegno dei servizi sociali comunali, suddivisi tra i comuni delle RSO e quelli delle isole, con l'obiettivo di raggiungere o superare i fabbisogni standard monetari.
Per i comuni sotto obiettivo, queste risorse sono vincolate all'aumento della spesa nei servizi sociali, con l'obbligo di rendicontare l'effettivo utilizzo dei fondi ricevuti.
Ulteriormente, il FSC prevede risorse per incrementare i posti nei servizi educativi per l'infanzia e potenziare il trasporto scolastico per studenti disabili. Con un impegno di 230 milioni di euro per l'asilo nido e 80 milioni di euro per il trasporto scolastico, il fondo mira a garantire livelli di servizio adeguati, stabilendo obiettivi di servizio annuali incrementali e promuovendo l'integrazione degli studenti disabili nel sistema educativo.