A partire dal 5 luglio, è possibile presentare la domanda per ottenere il reddito energetico. Si tratta di una agevolazione che riconosce un contributo per la realizzazione di impianti fotovoltaici domestici.
La misura è rivolta alle famiglie in condizione di disagio economico e nel rispetto di determinati requisiti reddituali.
Non è prevista una data di scadenza alla presentazione delle domande; tuttavia, il beneficio verrà riconosciuto agli aventi diritto fino ad esaurimento delle risorse.
Come presentare la domanda? Nel testo, la guida alla procedura.
Il reddito energetico è un’agevolazione annunciata l’anno scorso e disciplinata dal decreto del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. Il fondo nazionale Reddito energetico è di natura rotativa e le risorse disponibili sono pari a 200 milioni, per l’anno 2024 e per l’anno 2025.
Si punta alla realizzazione di 31.000 impianti fotovoltaici di piccola taglia in favore di famiglie meno abbienti, nel biennio 2024-25.
Il 27 maggio, sono state approvate le linee guida che definiscono l’elenco dei requisiti che devono possedere le famiglie che intendono fruire della misura.
Cos’è il reddito energetico? Si tratta di un contributo per la realizzazione di impianti fotovoltaici in assetto di autoconsumo da parte delle famiglie in condizione di disagio economico. Non è una misura rivolta indistintamente a tutti, ma solo alle famiglie in forte difficoltà.
Quali sono le condizioni? Sono ammessi i nuclei familiari che hanno la residenza anagrafica nell’unità immobiliare dove è realizzato l’intervento. Una quota dell’energia prodotta deve essere autoconsumata.
Gli interventi ammessi sono di installazione di impianti fotovoltaici realizzati in assetto di autoconsumo. Devono essere collegati ad utenze di consumo intestate al beneficiario oppure ad un altro membro del nucleo familiare.
Si fa presente che per le famiglie che non sappiano come individuare un’impresa installatrice, il Ministero e il Gse hanno costruito anche una vetrina dei realizzatori, molto utile alla ricerca, per ogni area geografica, degli operatori qualificati.
In aggiunta ai requisiti che abbiamo elencato poc’anzi, i nuclei familiari svantaggiati che intendono fruire della misura devono rispettare anche il requisito Isee.
Il requisito Isee è importante non solo per l’accesso al reddito energetico, ma anche alla determinazione dell’importo spettante:
La domanda deve essere presentata online, dal sito web del Gestore servizi energetici (GSE).
Il portale per l’invio delle domande è già attivo. Il contributo spetta fino ad esaurimento dei fondi per ciascuna area geografica. Si prenderà in considerazione l’ordine cronologico di presentazione delle domande.
Quindi, anche se non è prevista una scadenza, è bene affrettarsi ed inviare la domanda il prima possibile perché i fondi sono limitati. I potenziali beneficiari possono presentare una sola domanda per il nucleo familiare e ricevere il contributo una sola volta.
Passiamo al lato pratico. Innanzitutto, gli interessati devono accedere all’apposita procedura, sull’Area clienti del GSE.
La richiesta può essere fatta direttamente dal nucleo familiare oppure da parte di un delegato. In questo caso, può presentare la domanda anche chi realizza l’impianto. In ogni caso, è necessario inserire tutte le informazioni richieste dal portale e firmare la dichiarazione sostitutiva dell’atto notorio.
Si tratta di un passaggio importante e fondamentale, in quanto il documento dovrà essere ricaricato insieme ai documenti di riconoscimento di entrambi i soggetti coinvolti.
Per chi avesse maggiori dubbi, su sito del Gestore servizi energetici (GSE) è disponibile il manuale per la presentazione della domanda, oltre che la guida pratica. Inoltre, si può contattare il Customer Care del GSE, al numero 800.16.16.16.