Per i contribuenti che hanno dimenticato di pagare l'IMU (Imposta Municipale Propria), sono previste sanzioni. Tuttavia, una novità potrebbe alleviare la situazione dei ritardatari nel pagamento dell'IMU, un tributo dovuto dai proprietari di fabbricati, aree fabbricabili e terreni agricoli.
Per comprendere meglio le implicazioni delle nuove sanzioni e come evitare costi aggiuntivi, ti invitiamo a guardare il video intitolato "IMU non pagata: al via le nuove sanzioni per omesso versamento" pubblicato da Informazione Fiscale. In questo video, vengono spiegate in dettaglio le modifiche recenti riguardanti le sanzioni IMU, e come queste possono influire sul pagamento del tributo.
Vediamo insieme di cosa si tratta.
I proprietari di determinati immobili sono obbligati al pagamento dell'Imposta Municipale Propria (IMU), in quanto previsto dalla normativa per i titolari di:
In generale, l'IMU è dovuta nei seguenti casi:
Sono esclusi dal pagamento dell'IMU alcuni immobili, come la prima casa, a meno che non appartengano alle categorie di lusso (ville, castelli, ecc.).
L’omesso pagamento dell'IMU, rilevato dai pubblici registri, comporta l’applicazione di sanzioni. Ma come vengono calcolate?
Il proprietario di un immobile deve rispettare le scadenze previste per il pagamento dell'IMU.
L’omesso versamento entro i termini stabiliti comporta l’applicazione di sanzioni, che aumentano proporzionalmente al ritardo.
A partire dal 1° settembre 2024, il regime sanzionatorio è stato rivisto con una riduzione delle sanzioni in base ai giorni di ritardo. La normativa attuale prevede le seguenti misure:
Numero di giorni di ritardo | Sanzione (%) |
0 - 14 giorni | 0,08333% per giorno |
15 - 30 giorni | 1,25% |
31 - 90 giorni | 1,3889% |
91 giorni - 1 anno | 3,125% |
1 - 2 anni | 3,5714% |
Oltre 2 anni | 4,1666% |
Questa tabella evidenzia come le sanzioni aumentino progressivamente con il ritardo. L’obiettivo è incentivare i contribuenti a regolarizzare il pagamento con sanzioni minime, specialmente per ritardi fino a 14 giorni.
Il governo italiano punta a favorire la regolarizzazione dei tributi tramite il ravvedimento operoso, che consente ai contribuenti di pagare con sanzioni ridotte.
Tuttavia, questa opzione è valida solo se il pagamento avviene prima che l’Ente emetta un avviso di accertamento per il tributo locale (IMU, TARI, bollo auto, ecc.).
Ecco come vengono applicate le sanzioni nel ravvedimento:
Periodo di ritardo | Sanzione (%) |
Entro 14 giorni dalla scadenza | 0,08333% per ogni giorno di ritardo |
Dal 15° al 30° giorno | 1,25% |
Dal 31° al 90° giorno | 1,3889% |
Dal 91° giorno a 1 anno | 3,125% |
Oltre 1 anno | 4,1666% |
Oltre alle sanzioni, i ritardatari devono aggiungere gli interessi di mora calcolati su un tasso annuo del 2,5%. Come si legge da pmi.it, più lungo è il ritardo, maggiore sarà l’importo degli interessi.
Ad esempio, per il 2024, il termine ultimo per il pagamento era fissato al 16 dicembre. Per regolarizzare la situazione con sanzioni minime, è possibile utilizzare il modello F24, il bollettino postale o la piattaforma PagoPA.
Mario ha pagato l’IMU con un ritardo di 30 giorni. L’importo dovuto è di 1.000 euro. Gli interessi di mora sono calcolati come segue:
Mario ha pagato 1.000 euro di IMU, aggiungendo:
Descrizione | Importo (€) |
IMU | 1.000 |
Sanzione (1,25%) | 12,5 |
Interessi | 2,05 |
Totale da pagare | 1.014,55 |
Come riportato da fiscooggi.it, La normativa prevede anche delle agevolazioni per alcune categorie di contribuenti, che possono ottenere una riduzione dell’importo IMU del 50%, tra cui:
In conclusione, le modifiche normative introdotte dal governo italiano mirano a facilitare la regolarizzazione fiscale, attenuando l'impatto delle sanzioni per i primi giorni di mora.