Per le imprese che investono e assumono, nel 2025 scatta l’IRES premiale, così come introdotta dalla Legge di Bilancio.
In realtà, la novità rientra in uno degli emendamenti votati in Commissione alla Camera. La riduzione spetta solo nel 2025, ma in presenza delle condizioni che spiegherò nel testo. Secondo le prime stime, dovrebbero essere circa 18.000 le imprese interessate.
Vediamo subito come funziona, quando e a chi si applica l’aliquota ridotta.
Chiamata anche mini IRES, si tratta di una misura fortemente voluta dalla maggioranza di Governo e concretizzata nella manovra 2025. Viene stabilito il taglio di 4 punti percentuali dell’aliquota, passando dal 24% attuale al 20%, solo per il 2025.
Si tratta di una novità che interessa le imprese che investono e che, quindi, permettono un aumento dell’occupazione. Ciò non basta a beneficiare dell’IRES ridotta.
Si devono rispettare le seguenti condizioni:
L’IRES premiale mira a ridurre l’aliquota dell’imposta dal 24% al 20% per le imprese che rispettano requisiti e condizioni sopra indicati.
Si tratta di una misura rivolta esclusivamente alle imprese che si impegnano a reinvestire gli utili e a incrementare l’occupazione.
Tuttavia, le imprese potenzialmente interessate sono solo 18.000, in base a quanto è emerso dalla relazione che accompagna la manovra approdata in Senato.
Come abbiamo visto, le condizioni per l’applicazione della riduzione sono davvero molto stringenti. Il che va a limitare, conseguentemente, la platea di possibili beneficiari.
Per non parlare delle possibili cause di decadenza dal beneficio. Le imprese beneficiarie decadono dall’IRES premiale, con il recupero della stessa, quando:
La risposta è positiva: l’IRES premiale si aggiunge alla maxi deduzione fino al 130% per l’assunzione di nuovi dipendenti.
Si tratta di due misure complementari e non sostitutive che si rivolgono alla stessa platea di destinatari. Inoltre, si deve considerare quanto stabilito dal comma 2 dell’emendamento.
Tra le condizioni, la riduzione dell’aliquota al 20% spetta alle imprese che effettuano assunzioni e che permettono un incremento occupazionale.
L’IRES premiale e la maxi deduzione dovrebbero sopperire all’ACE, cancellato dallo scorso 1° gennaio. D’altra parte, la misura vale 349,9 milioni nel 2025 e 116,6 milioni nel 2026, cifra ben lontana dal compensare l’abolizione dell’Aiuto alla crescita economica decisa dal governo Meloni a fine 2023.
Infatti, la cancellazione dell'ACE, introdotta nel 2011 per incentivare il reinvestimento degli utili, ha fatto salire l'imposizione fiscale sulle imprese di 4,8 miliardi di euro. È importante considerare la limitatezza dell'IRES premiale, attualmente prevista solo per il 2025.
Nel 2025 entrerà in vigore l'IRES premiale, una misura introdotta dalla Legge di Bilancio per le imprese che investono e assumono. La riduzione dell'aliquota dall'attuale 24% al 20% sarà applicata solo in presenza di specifiche condizioni, come il mantenimento della media occupazionale e il reinvestimento degli utili.
Le imprese beneficiarie devono rinunciare alla cassa integrazione e rispettare altre condizioni di assunzione e investimenti in beni strumentali. Le imprese che violano tali requisiti perderanno il beneficio. L'IRES premiale è complementare alla maxi deduzione del 130% per le assunzioni, ma la sua applicazione è limitata al 2025.