21 Jan, 2025 - 10:49

Trump parte subito forte: tutti gli ordini esecutivi firmati il primo giorno

Trump parte subito forte: tutti gli ordini esecutivi firmati il primo giorno

Il presidente americano Donald Trump ha firmato rapidamente una serie di provvedimenti esecutivi, mantenendo le promesse fatte fin dal primo giorno del suo mandato.

Con i primi cicli di memorandum e ordini esecutivi, Trump ha revocato numerose iniziative varate dall'ex presidente Joe Biden, avviato misure più severe contro l'immigrazione, ritirato gli Stati Uniti dagli accordi sul clima di Parigi e intrapreso azioni per mantenere TikTok operativo nel Paese, tra altre iniziative. Inoltre, ha concesso la grazia a centinaia di persone coinvolte nell'assalto al Campidoglio del 6 gennaio 2021.

Trump grazia i rivoltosi di Capitol Hill 

Come più volte dichiarato durante la campagna elettorale del 2024, Trump ha concesso la grazia a circa 1.500 persone condannate o accusate in relazione all'attacco al Campidoglio, avvenuto mentre il Congresso certificava la vittoria elettorale di Biden nel 2020.

Parallelamente, ha disposto la chiusura dei procedimenti federali contro coloro che ha definito "oppositori politici" dell’amministrazione Biden, ossia sostenitori dello stesso Trump. Lunedì, ha annunciato di voler porre fine a quella che ha chiamato la “militarizzazione” delle forze dell’ordine federali, anche se le sue azioni sembrano focalizzate esclusivamente sull’aiuto ai suoi sostenitori.

Durante un evento alla Capital One Arena, ha firmato un memorandum dal valore principalmente simbolico, definendolo un ordine volto a combattere l’aumento dei prezzi al consumo. Abrogando diverse iniziative di Biden e introducendo nuove direttive, Trump punta a ridurre la regolamentazione sulla produzione di petrolio e gas naturale, promettendo che ciò contribuirà a diminuire i costi dei beni di consumo. Ha inoltre individuato l'Alaska come area prioritaria per l'espansione della produzione di combustibili fossili.

Politiche commerciali e TikTok

In ambito commerciale, Trump ha annunciato l'intenzione di applicare dal 1° febbraio tariffe del 25% su prodotti importati da Canada e Messico, pur non fornendo dettagli specifici riguardo alla tassazione delle importazioni dalla Cina.

Infine, ha firmato un ordine per sospendere temporaneamente, per un periodo di 75 giorni, il divieto imposto dal Congresso a TikTok. Durante questo periodo, il presidente ha dichiarato di voler cercare un acquirente statunitense per garantire che la popolare piattaforma di social media rimanga accessibile agli americani, preservando al contempo gli interessi legati alla sicurezza nazionale.

Gli Usa fuori dall'Oms e dal Green Deal

Proseguendo nella linea politica adottata durante la sua prima amministrazione, Trump ha deciso di ritirare gli Stati Uniti dall'Organizzazione Mondiale della Sanità

Come previsto, il presidente ha firmato documenti che, secondo lui, sanciranno ufficialmente il ritiro degli Stati Uniti dagli accordi di Parigi sul clima, una decisione che aveva già preso durante il suo primo mandato e che era stata poi annullata da Biden.

Inoltre, ha dichiarato uno stato di emergenza energetica, promettendo un’aggressiva espansione delle trivellazioni e dichiarando di voler eliminare quello che ha definito come l’obbligo imposto da Biden sull'adozione dei veicoli elettrici.

America First

Trump ha inoltre avviato una revisione complessiva della spesa destinata agli aiuti internazionali, confermando il suo approccio isolazionista "America First" nelle relazioni globali.

Tra le iniziative simboliche, il presidente ha annunciato l’intenzione di firmare un ordine per rinominare il Golfo del Messico, ribattezzandolo Golfo d’America. Inoltre, ha deciso di riportare al nome originale, Monte McKinley, la vetta più alta del Nord America, precedentemente chiamata Denali durante la presidenza Obama.

Trump ha anche stabilito che, in occasione di futuri Giorni dell’Inaugurazione, le bandiere dovranno essere issate a piena altezza, in contrasto con quanto avvenuto recentemente per commemorare l’ex presidente Jimmy Carter. Un ulteriore ordine esecutivo promuove la "Beautiful Federal Civic Architecture", ossia uno stile architettonico classico per gli edifici federali.

Immigrazione e sicurezza nazionale

Trump ha annullato diversi provvedimenti sull’immigrazione emanati durante l’amministrazione Biden, tra cui un ordine che limitava le deportazioni ai casi di reati gravi, minacce alla sicurezza nazionale o arresti alla frontiera. Ha ripristinato la politica del suo primo mandato, secondo cui tutte le persone in stato di immigrazione irregolare sono prioritarie per l’espulsione.

Il presidente ha dichiarato lo stato di emergenza al confine con il Messico, pianificando l’invio di truppe per supportare le autorità di immigrazione e limitare l’accesso di rifugiati e richiedenti asilo. Ha espresso la volontà di porre fine al diritto di cittadinanza per nascita, ma la misura è destinata a scontrarsi con sfide legali, poiché tale diritto è garantito dalla Costituzione statunitense.

Trump ha sospeso temporaneamente il programma di ammissione dei rifugiati per consentire una revisione volta a valutarne l’impatto sulla sicurezza pubblica e nazionale. Ha anche promesso di reintrodurre una politica che obbliga i richiedenti asilo a rimanere in Messico durante l’esame delle loro richieste, anche se non è chiaro se il governo messicano sarà disposto ad accettare nuovamente i migranti. Inoltre, ha chiuso l'app CBP One, introdotta durante l'amministrazione Biden, che aveva permesso a quasi un milione di migranti di ottenere un accesso legale al Paese.

In tema di sicurezza nazionale, Trump ha revocato tutte le autorizzazioni di sicurezza ancora valide a numerosi suoi presunti oppositori, tra cui l’ex direttore dell’intelligence nazionale James Clapper, l’ex direttore della CIA e segretario alla Difesa Leon Panetta, e il suo ex consigliere per la sicurezza nazionale John Bolton.

Revisione della burocrazia federale

Trump ha imposto un blocco alle nuove assunzioni nel governo federale, con l’eccezione delle forze armate e di altre aree non specificate. Ha inoltre congelato l’implementazione di nuove normative federali mentre lavora alla costruzione della sua seconda amministrazione.

Ha delegato poteri formali al cosiddetto Department of Government Efficiency (DOGE), guidato da Elon Musk, il miliardario più ricco al mondo. Sebbene il DOGE non sia un’agenzia ufficiale, l’obiettivo dichiarato è semplificare la macchina governativa. Musk avrà ampio margine per proporre tagli ai programmi e alla spesa pubblica.

Politiche su diversità, equità, inclusione e diritti transgender

Trump ha annunciato un drastico ridimensionamento delle protezioni per le persone transgender e l’interruzione dei programmi federali di diversità, equità e inclusione (DEI). Questi cambiamenti rappresentano una significativa inversione rispetto alle politiche precedenti, in linea con le promesse fatte durante la sua campagna elettorale.

Un nuovo ordine stabilisce che il governo federale riconoscerà solo due sessi definiti in modo immutabile: maschio e femmina. La distinzione sarà basata sulla presenza di ovuli o spermatozoi al momento della nascita, piuttosto che sui cromosomi genetici. Sulla base di questa definizione, le prigioni federali, i rifugi per migranti e quelli per le vittime di violenza sessuale saranno segregati in base al sesso biologico. Inoltre, i fondi pubblici non potranno essere utilizzati per finanziare servizi legati alla transizione di genere.

Immagine di copertina: Depositphotos.com

 
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Daniel Moretti
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