Sanremo e le immancabili polemiche. Anche l'edizione 2025 del Festival della canzone italiana, la 75esima, è accompagnata da accuse, critiche e dibattiti. Manca ancora un po' all'inizio della kermesse canora, fiore all'occhiello della Rai, eppure le chiacchiere hanno già attirato l'attenzione del pubblico e animato le discussioni.
A fare clamore sono gli autori delle canzoni in gara quest'anno. Il motivo? Undici avrebbero firmato quasi il 70% dei brani. Non solo, sarebbero gli stessi dell'edizione 2024. La notizia, che sta rimbalzando sui media e sui social, facendo storcere il naso a parecchie persone, non è passata inosservata al Codacons che ha deciso di "presentare un esposto all’Antitrust affinché valuti la sussistenza di possibili anomalie o alterazioni del mercato derivanti da eventuali cartelli o situazioni anti-concorrenziali nel settore della discografia italiana".
Se per qualcuno è sembrata una strana coincidenza, Carlo Conti, conduttore e direttore artistico di Sanremo 2025, non lo considera un problema: "Non ho scelto i brani guardando chi li avesse scritti, ma solo ascoltandoli. Solo ora, leggendo la lista, mi sono reso conto di questa concentrazione", così in occasione della presentazione e dell'ascolto dei brani in anteprima alla stampa.
L'argomento è molto dibattuto sui social, anche il programma Mediaset "Striscia la Notizia" ha dedicato alla questione un servizio.
Chi sono gli 11 artisti che hanno scritto venti pezzi su trenta e quali brani hanno firmato?
Federica Abbate ha contribuito alla realizzazione di ben sette canzoni, quelle di: Clara, Rose Villain, per cui ha collaborato alle musiche, Serena Brancale, Sarah Toscano, Fedez, Emis Killa e Joan Thiele.
Classe 1991, milanese, Federica Abbate è nipote d'arte. Suo zio è Gaspare Gabriele Abbate, conosciuto con lo soprattutto con lo pseudonimo Gabba): ha scritto canzoni di successo come "Mambo italiano" e "E' l'uomo per me". In un'intervista al Corriere della Sera pubblicata la scorsa estate Abbate ha raccontato di aver cominciato a suonare il pianoforte da un giorno all'altro: "Una notte, come una sonnambula, mi sono svegliata e ho cominciato a suonarlo. Ascoltavo i ritornelli della pubblicità e li rifacevo al piano tali e quali. A chi mi chiedeva chi mi avesse insegnato a suonare rispondevo indicando la televisione".
Davide Simonetta, ha firmato cinque brani, quelli di: Francesco Gabbani, Rocco Hunt, Achille Lauro, Elodie e Francesca Michielin. Simonetta ha 41 anni e ha scritto e prodotto canzoni per tantissimi artisti, come Cesare Cremonini, Jovanotti, Emma, Elodie, Alessandra Amoroso, Mahmood, Marco Mengoni. A Nella scorsa edizione di Sanremo ha prodotto tre brani in gara, "I p'me, tu p'te" di Geolier, "Sinceramente" di Annalisa e "Ricomincio tutto" dei Negramaro. rmesse musicale. Ha avuto una relazione con Annalisa, ora è sposato con l'influencer Veronica Ferraro .
Hanno scritto quattro canzoni ciascuno:
Il nome di Blanco compare in tre canzoni: Noemi, Giorgia e Irama. Venunenne bresciano si divide tra la scrittura e le esibizioni. Ha vinto il Festival nel 2022 con "Brividi" in coppia con Mahmood mentre lo scorso anno si è beccato un esposto del Codacons per aver preso a calci i fiori sul palco dell'Teatro Ariston.
Hanno firmato tre canzoni anche:
Paolo Antonacci è il figlio di Biagio Antonacci e il nipote di Gianni Morandi. Classe 1995 per l'edizione 2025 del Festival di Sanremo ha scritto due canzoni, una per Rocco Hunt e l'altra per Achille Lauro.
Infine, il produttore Shablo quest'anno si presenta in doppia veste: autore del pezzo di Rkomi e di concorrente in gara, si esibirà con coi rapper Guè, Joshua e Tormento, col brano "La mia parola".
Se Carlo Conti non da peso alla questione e non ne fa un caso, dall'altro lato il Codacons non demorde e vuole vederci chiaro. L'associazione dei consumatori spiega così la decisione di presentare un esposto all'Antitrust: "Una concentrazione eccessiva di brani nelle mani di pochi autori rischia di dare vita ad una sorta di “casta discografica” – peraltro già denunciata di recente da altri artisti – a danno sia dei cantanti che non ne fanno parte, e che quindi hanno maggiore difficoltà a piazzarsi sul mercato e ad avere accesso al Festival di Sanremo, sia degli utenti, attraverso un appiattimento dello stile dei brani in gara. Senza contare i risvolti sul piano puramente concorrenziale (ad esempio per gli altri autori che hanno firmato canzoni escluse dal Festival) considerati i diritti d’autore incamerati da chi firma testi e musiche dei brani in gara a Sanremo".