Le riflessioni del Ministro della Difesa, Guido Crosetto, sulla necessità di attribuire al Governo maggiore potere decisionale riducendo i tempi di discussione in Parlamento sono destinate ad accendere il dibattito politico. Parole che, sebbene stiano già suscitando polemiche, vanno inserite nel contesto politico internazionale attuale.
Nel suo post, pubblicato questa mattina su X, il ministro di Fratelli d’Italia fa riferimento ai celebri "100 atti" firmati dal Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, nel primo giorno del suo mandato. Atti che sono diventati immediatamente operativi senza la necessità di passare per il Parlamento.
In Italia una simile situazione non potrebbe mai verificarsi, poiché, nel redigere la Carta Costituzionale, i padri costituenti hanno previsto un sistema di pesi e contrappesi che garantisca un doppio controllo e scongiuri il rischio di una concentrazione di poteri nelle mani di un’unica persona.
Il sistema parlamentare italiano, che richiede la doppia approvazione alla Camera e al Senato, rallenta il processo decisionale, ma assicura che nessuna legge venga approvata senza le necessarie verifiche di costituzionalità.
Nel suo post, Guido Crosetto sottolinea come questo meccanismo possa rallentare l'azione del Governo, minando la sua competitività sul piano internazionale.
Il ministro della Difesa ha sottolineato che, nel primo giorno del suo mandato presidenziale, il presidente Donald Trump ha firmato 100 ordini esecutivi contenenti "decisioni storiche" come l'uscita dagli accordi sul clima di Parigi, la cancellazione dello "ius soli" per i figli di immigrati irregolari nati negli Stati Uniti, nuovi dazi e la grazia per i responsabili dell’assalto a Capitol Hill avvenuto il giorno dell’insediamento del suo predecessore Joe Biden, cinque anni fa.
Ha scritto Guido Crosetto in un post pubblicato oggi – venerdì 24 gennaio – in cui evidenzia l’impossibilità di competere con gli Stati Uniti, per le nazioni in cui chi governa non ha "le stesse possibilità di azione".
Crosetto poi ha chiarito meglio il suo pensiero parlando della necessità di creare "corsie accelerate in Parlamento" e di eliminare "procedure e orpelli ormai inutili."
Guido Crosetto propone di attribuire al Premier maggiore potere decisionale per aumentare la competitività dell'Italia, suscitando polemiche sul sistema parlamentare e il rischio di concentrazione di poteri.
Trump firma nel primo giorno di mandato presidenziale 100 ordini esecutivi nei quali ci sono decisioni storiche, come l’uscita dal WTO o dagli accordi sul clima di Parigi, nuovi dazi, grazie, ius soli, per fare qualche esempio.
— Guido Crosetto (@GuidoCrosetto) January 24, 2025
Lasciamo perdere i contenuti degli atti firmati ma…
Secondo il ministro, la competitività dell’Italia potrebbe trarre beneficio da un maggiore potere decisionale del governo e del premier.
Il Governo Meloni ha avviato, fin dal primo giorno del suo insediamento, un importante piano di riforme, tra cui quelle relative al premierato e alla giustizia.
Negli Stati Uniti, nel bilanciamento dei poteri in capo al Presidente eletto, interviene il potere giudiziario a garanzia del rispetto della Costituzione e delle libertà da essa garantite a tutti i cittadini americani. Un tema centrale negli Usa come in Italia.
A riprova di ciò, nelle ultime ore, c’è stato il primo stop all’entrata in vigore di uno dei cento ordini esecutivi firmati dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, quello sullo "ius soli". Un giudice della Corte federale americana ha infatti accolto il ricorso presentato da quattro stati democratici, bloccando momentaneamente il provvedimento.
Il ruolo del potere giudiziario sull’azione dell’esecutivo è da sempre terreno di scontro politico nel nostro Paese, tanto più negli ultimi giorni con l’approvazione alla Camera della Riforma della giustizia proposta dal ministro Nordio, che prevede la separazione delle carriere in magistratura.
Trattandosi di una modifica costituzionale, la riforma dovrà essere approvata due volte da ciascun ramo del Parlamento e successivamente essere sottoposta a referendum costituzionale. È la "procedura rinforzata" prevista per tutti gli atti che incidono sulla modifica della Costituzione.
La riforma non ha mai smesso di suscitare polemiche, alimentate dai timori di un tentativo da parte dell’esecutivo di indebolire il potere giudiziario, "disarmando" i giudici e facendo venire meno il loro ruolo in un contesto in cui, da più parti, giungono pressioni per conferire maggiore potere decisionale all’esecutivo.
Il Parlamento, infine, è attualmente impegnato anche nelle discussioni sulla Riforma del Premierato, che prevede, tra le altre cose, l’elezione diretta del presidente del Consiglio, come avviene nelle repubbliche presidenziali.
Le parole del Ministro della Difesa stanno naturalmente suscitando polemiche soprattutto nel centrosinistra.
Il leader di Azione Carlo Calenda rispondendo al post di Crosetto ha scritto:
“Lasciamo perdere il contenuto degli atti. Eppure Guido e’ proprio questo che dovrebbe farti riflettere sul rischio dei decreti esecutivi e sul potere assoluto del Presidente USA. Trump ha dato inizio ad una guerra commerciale; revocato un pilastro degli USA (ius soli); mandato l’esercito al confine; graziato delinquenti etc senza alcuna necessità di confrontarsi con chicchessia. Mi sembra che hai appena fornito le ragioni che dovrebbero spingerci a evitare quel modello.”
“Lasciamo perdere il contenuto degli atti”. Eppure Guido e’ proprio questo che dovrebbe farti riflettere sul rischio dei decreti esecutivi e sul potere assoluto del Presidente USA. Trump ha dato inizio ad una guerra commerciale; revocato un pilastro degli USA (ius soli); mandato… https://t.co/7vkxDwxOex
— Carlo Calenda (@CarloCalenda) January 24, 2025
Scrive Calenda.
Il capogruppo alla Camera del Movimento 5 Stelle, Francesco Silvestri, invece commenta così:
La deputata del Pd, Alessia Morani sottolinea come una democrazia non possa essere ‘assoggettata al presidente di turno’, ma sottolineato come il ministro la necessità di una maggiore ‘velocità nelle decisioni’.
Ha concluso Morani.
Penso che non ci sia nulla da invidiare in questo potere quasi assoluto. Una grande democrazia non può essere assoggettata al presidente di turno e, infatti, anche #Trump avrà degli stop su alcuni atti che sono palesemente incostituzionali. Detto questo, la velocità della… https://t.co/g9ZPRvhWWt
— Alessia Morani (@AlessiaMorani) January 24, 2025
Critico infine anche il deputato del Partito Democratico Toni Ricciardi ai microfoni degli inviati di Tag24.it.
Ricciardi (Pd): "Più poteri al #Governo? Non è la velocità, ma la qualità delle scelte che conta. Quando un Governo inizia a parlare di sburocratizzare e i processi democratici sono un fastidio, significa che c’è da preoccuparsi." #Crosetto #Trump pic.twitter.com/TUIHyJca9Q
— Tag24 (@Tag24news) January 24, 2025