24 Jan, 2025 - 16:42

Cos'è l'Oms e perché la Lega la odia invocando l'exit

Cos'è l'Oms e perché la Lega la odia invocando l'exit

In principio era l'Unione Europea. Poi è stata la volta dell'euro. Ora tocca all'Oms, l'Organizzazione mondiale della sanità, l'agenzia delle Nazioni Unite istituita nel 1946 con il compito di indirizzare e coordinare le questioni in materia di salute. I leghisti, i professionisti dell'exit, coloro i quali vogliono che l'Italia abbandoni più o meno tutte le istituzioni sovranazionali, chiedono che l'Italia la lasci al più presto.

Ieri, il Carroccio ha compiuto il grande passo presentando con i suoi due parlamentari maggiormente esperti di fuoriuscite, Claudio Borghi e Alberto Bagnai, un disegno di legge ad hoc.

Oms bye bye quindi?

In realtà, Noi Moderati e Forza Italia già hanno bocciato l'idea della Lega. E Fratelli d'Italia non l'ha commentata nemmeno. 

Allora, perché il Carroccio si è scagliato contro quest'istituzione?

Cos'è l'Oms e chi vuole che l'Italia la abbandoni

Intanto, bisogna chiarire che cos'è l'Oms. Davvero un "un carrozzone che aiuta solo quelli che ci lavorano" come hanno spiegato i leghisti?

Beh, dal 1946 (e l'Italia dall'anno successivo), non la pensano così ben 194 Paesi sparsi in tutto il mondo. Tramite l'Organizzazione promossa nell'ambito Onu, l'obiettivo che hanno tutti in comune è "il raggiungimento, da parte di tutte le popolazioni, del più alto livello possibile di salute" definita, quest'ultima, non solo come l'assenza di malattie, ma come "uno stato di totale benessere fisico, mentale e sociale". 

Serve davvero solo a garantire uno stipendio a chi ne fa parte?

In realtà, oltre a fornire una guida sulle questioni sanitarie globali, a indirizzare e finanziare la ricerca scientifica, stabilisce norme, procedure, best practices per le politiche sanitarie che aiutano i governi a raggiungere obiettivi sempre più ambiziosi. Il Covid, del resto, ci ha mostrato che la salute dei popoli è interdipendente.

Ma l'Oms dà una mano anche nell'assistenza tecnica ai Paesi membri. E, in caso di grosse calamità, fornisce aiuti. Infine, interviene per migliorare la legislazione anche nel mondo della nutrizione, dell'igiene, delle abitazioni e dei luoghi di lavoro: tant'è vero che il nostro Testo unico sulla sicurezza sul lavoro (la legge 81/2008) è ispirato proprio ai suoi principi.

La questione Bill Gates

I leghisti hanno poi gettato un'ombra sulla trasparenza dell'Oms. Matteo Salvini non a caso sui social ha postato queste parole

e Roy De Vita, il primario di chirurgia plastica e ricostruttiva presso il Regina Elena di Roma (ex di Nancy Brilli), nelle vesti di testimonial d'eccezione della Lega, ha azzardato questo ragionamento:

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Tra i primi donatori dell'Oms c'è Bill Gates. Se considerassimo l'agenzia come una società per azioni, il maggior azionista sarebbe lui con oltre il 30% delle quote. L'Oms, quindi, segue le indicazioni di un privato

Ma davvero la questione può essere letta in quest'ottica?

La Bill and Melinda Gates Foundation è il secondo maggior donatore dell'Oms. Ma oltre l'80% dei suoi fondi li destina alla campagna antipolio, alle pandemie e ad altre emergenze. Nella lista dei donatori, la fondazione di mr Microsoft segue la Global Alliance for Vaccines and Immunisation che destina i fondi alle vaccinazioni.

A questo punto, giova ricordare che Borghi è anche uno dei parlamentari di riferimento del popolo no-vax.

L'Oms in Italia

Sta di fatto che i leghisti professionisti dell'exit hanno motivato l'auspicato addio dell'Italia all'Oms sostenendo che il nostro Paese ci perda ad essere socio dell'agenzia Onu.

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L'Italia contribuisce con circa 100 milioni. Secondo noi, potrebbero andare nella lotta all'antibiotico resistenza, ad esempio

hanno dichiarato Borghi e Bagnai.

Ma, anche in questo caso, obiezioni ce ne sarebbero: quanto è costato, ad esempio, cancellare le multe ai no-vax come voluto dalla Lega? Risposta: tra i 150 e i 170 milioni di euro.

Nel nostro Paese, poi, sono presenti ben 28 centri Oms su circa 700 in tutto il mondo: fanno ricerca, sorveglianza sanitaria e attingono dati fondamentali soprattutto nel campo epidemiologico. 

L'Oms e la pandemia da Covid 19

Infine: Borghi e Bagnai hanno sostenuto che l'Oms è un'organizzazione sostanzialemente inutile perché non è stata capace di arginare nemmeno la pandemia. 

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Ha affrontato il Covid in maniera schizofrenica. Durante la pandemia non è stata la soluzione, ma una parte del problema

Si può far passare almeno questa critica? Oggettivamente, limiti nella sua gestione ne ha dimostrati, soprattutto all'inizio quando non ha dato un allarme tempestivo. Ma è impossibile dimenticare come proprio la Lega sia stata tra i partiti maggiormente cospirazionisti e con le idee confuse: il valzer di posizioni assunte da Matteo Salvini che chiedeva una volta di aprire tutto, un'altra di chiudere tutto, è indimenticabile. Una sera, a Piazza Pulita, Corrado Formigli lo incastrò. Ma tant'è: ora la colpa è dell'Oms. E Trump emana un fascino irresistibile. 

Perché la Lega vuole uscire dall'Oms in tre passaggi

  • La Lega ha presentato un disegno di legge affinché l'Italia lasci l'Organizzazione Mondiale della Sanità, sul modello Trump in Usa
  • Il Carroccio sosteiene che l'agenzia Onu sia inutile e dannosa per l'Italia
  • I dati, però, rivelano il contrario: nel nostro Paese, l'Oms contribuisce alla ricerca scientifica e a una buona sanità per tutti 
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Giovanni Santaniello
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