24 Jan, 2025 - 20:24

Pd, Dario Franceschini: "Marciare divisi per battere destra". I partiti d'opposizione dovrebbero presentarsi al voto separati

Pd, Dario Franceschini: "Marciare divisi per battere destra". I partiti d'opposizione dovrebbero presentarsi al voto separati

Da una ex officina da meccanico, dove ha deciso di organizzare il suo nuovo studio, Dario Franceschini tira fuori dal cilindro l'ennesima proposta 'di laboratorio'. L'orizzonte è quello delle Politiche 2027: l'ex ministro della Cultura spariglia e dice la sua: "Si dice spesso che la destra si batte uniti. Io - spiega in un'intervista a Repubblica - mi sono convinto che la destra la battiamo marciando divisi". Franceschini fa appello alla categoria, non sempre politica, del "realismo". I partiti che formano la possibile alternativa alla destra "sono diversi e lo resteranno. È inutile fingere che si possa fare un'operazione come fu quella dell'Ulivo. L'Ulivo non tornerà, da quella fusione è già nato il Pd. E nemmeno l'Unione del secondo Prodi, con le sue 300 pagine di programma assemblato a tavolino prima delle elezioni", dice convinto. Di qui la proposta: "I partiti di opposizione vadano al voto ognuno per conto suo, valorizzando le proprie proposte e l'aspetto proporzionale della legge elettorale. È sufficiente stringere un accordo sul terzo dei seggi che si assegnano con i collegi uninominali per battere i candidati della destra", azzarda.

Per Franceschini i partiti di opposizione dovrebbero andare al voto separati

In questo quadro, per Franceschini, ben vengano le tante manovre al centro e la creazione di un nuovo soggetto politico. "Per allargare l'offerta elettorale è utile un partito che parli di più ai moderati, che recuperi l'astensionismo di quell'area, che contenda i voti a Forza Italia", sottolinea. Per il senatore Pd, insomma, anche il mito della 'vocazione maggioritaria' dem è giunto al capolinea. Franceschini ricorda di aver creduto per anni all'intuizione veltroniana e non lo rinnega ma la realtà - ragiona - parla chiaro: "Se anche il Pd arrivasse di nuovo al 30%, non basterebbe, serve comunque una alleanza".

L'ex Ministro della cultura "provoca" Forza Italia

L'ex ministro della Cultura chiede allora "generosità" a Matteo Renzi e Carlo Calenda e 'provoca' Forza Italia. "Se Berlusconi fosse rimasto in vita, non avrebbe accettato a lungo di stare in un centrodestra guidato dalla destra estrema", scandisce. Non solo. "Sia chiaro - è la preterizione che segue - il mio non è un appello a Forza Italia, perché penso che non si muoverà da dov'è. Sbagliando, perché con una legge tutta proporzionale sarebbe arbitra dei governi per i prossimi vent'anni", teorizza. L'ha detto a Tajani? "No. I forzisti hanno in tasca il biglietto della lotteria ma non lo sanno", provoca.Franceschini dice di non credere che possa essere uno dei figli di Berlusconi, scendendo in campo, a 'riscuotere' il biglietto vincente, ma ormai la suggestione è lanciata.

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Marco Antonellis
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