Non c'è pace in casa Marvel. Il franchise che solo pochi anni fa era una gallina dalle uova d'oro, con successi miliardari a ogni film, oggi non gode più così tanto dei favori del pubblico.
Ogni piccolo problema può diventare dunque catastrofico in una situazione simile.
Lo sa bene Anthony Mackie, interprete di "Captain America: Brave New World", preso di mira nelle ultime ore per le sue frasi pronunciate durante un incontro stampa a Roma per promuovere il film. Frasi nelle quali spiegava come il personaggio rappresentasse molte cose, non riassumibili nel solo termine "America".
Parole che hanno scatenato una serie di commenti inferociti contro di lui, costringendolo a correre ai ripari con una storia su Instagram.
Resta da vedere se sarà sufficiente o se questa polemica avrà un effetto sul risultato al box office della pellicola. Quel che è certo, è che la Marvel non può permettersi l'ennesimo flop degli ultimi anni...
Lo scorso 12 febbraio, Mackie era a Roma per rispondere alle domande dei giornalisti su "Captain America: Brave New World" ma quello che doveva essere il solito incontro stampa per la promozione di una pellicola rischia seriamente di sortire l'effetto contrario.
Rispondendo a una domanda su cosa rappresenti il personaggio della Marvel, Mackie aveva dichiarato che lui è il simbolo di "molte cose diverse", definendolo "un uomo che mantiene la parola data, che ha onore, dignità e integrità, e che è affidabile e degno di fiducia". Tuttavia l'attore ha spiegato di non credere "che il termine "America" debba essere una di quelle rappresentazioni".
Affermazioni che sono state accolte, inutile dirlo, da un'ondata di critiche da parte di alcuni follower di Mackie, che sul suo profilo Instagram lo hanno accusato di "ideologia woke" e di sfruttare il personaggio per fare dichiarazioni politiche non richieste.
Decisamente una cattiva pubblicità di cui il film non ha bisogno.
Ecco, quindi, che l'attore si è ritrovato costretto nella serata di ieri, 28 gennaio 2025, a rilasciare una dichiarazione ufficiale attraverso una storia su Instagram. Un breve testo con il quale Mackie prova a chiarire il significato delle sue parole:
Con le sue frasi, quindi, l'attore non intendeva affatto sminuire il valore di eroe americano del personaggio. La dichiarazione di Mackie voleva, però, sottolineare come le sue qualità avessero un carattere universale, con cui anche chi non è americano può riconoscersi.
Un chiarimento dovuto, ovviamente, vista la tempesta che si è scatenata contro di lui e contro lo stesso "Captain America: Brave New World".
Tuttavia, gli attacchi a Mackie sono caratterizzati da un fraintendimento di fondo che da sempre circonda il personaggio anche, ovviamente, a causa del suo stesso nome.
Sebbene sia nato nel 1940 come strumento di propaganda durante la guerra contro il nazifascismo, Captain America divenne infatti qualcosa di profondamente diverso dopo che Stan Lee lo recuperò nel 1964.
Nella visione progressista e umanizzata del creatore dei supereroi Marvel, il personaggio non era più il soldato che si subordinava all'ideologia e agli ordini del governo e della patria ma l'eroe che ispira il meglio nei cittadini, anche contro istituzioni corrotte che si nascondono dietro la bandiera, infangandola.
Questa è la versione arrivata sugli schermi di tutto il mondo grazie al Marvel Cinematic Universe.
In quelle pellicole, Steve Rogers (interpretato da Chris Evans) contesta apertamente le decisioni dei suoi superiori e del governo, dalla "guerra preventiva" messa in campo da Nick Fury (Samuel L. Jackson) con il potenziamento bellico dello S.H.I.E.L.D. (in "Captain America: The Winter Soldier"), alla registrazione dei supereroi con gli accordi di Sokovia (in "Captain America: Civil War").
Un campione della "disobbedienza civile", dunque, orientata al benessere della collettività, negli Stati Uniti come in tutto il mondo. Praticamente il senso delle frasi di Anthony Mackie, malinterpretate da chi ha una visione distorta del personaggio.
Ma la precisazione dell'attore era comunque dovuta e il sospetto che gli stessi Marvel Studios abbiano spinto in questo senso è forte.
La Disney non può, infatti, permettersi un altro disastro al botteghino dopo i recenti insuccessi di "Eternals" del 2021, di "Ant-Man and the Wasp: Quantumania" del 2023 e, soprattutto, di "The Marvels" del 2023, arrivato a perdere addirittura 237 milioni di dollari.
A tutto ciò si deve aggiungere che questo "Captain America: Brave New World" non arriva nelle sale con il favore dei pronostici, anzi.
La produzione della pellicola è stata lunga e travagliata, con una serie infinita di riprese aggiuntive a seguito di proiezioni di prova effettuate negli ultimi mesi il cui esito è stato a dir poco preoccupante.
Inevitabile, dunque, provare a mettere la proverbiale "pezza" per cercare di salvare il salvabile a pochi giorni dall'uscita del film, prevista per il 12 febbraio 2025. Ma non è affatto detto che basti.