È uno degli eventi cinematografici più attesi dei prossimi anni, dedicato al Re del Pop per eccellenza, ma ora rischia di essere travolto da polemiche e cause legali.
La situazione attuale del biopic sulla vita di Michael Jackson è quasi surreale, con la produzione e il regista Antoine Fuqua costretti a riscrivere gran parte della sceneggiatura e a girare daccapo diverse scene, finale compreso, a pochi mesi dall'arrivo nelle sale.
Il motivo è di natura legale.
La pellicola affronta, infatti, anche le accuse di molestie e abusi subite dalla popstar da parte delle famiglie di alcuni ragazzi che in passato erano stati ospiti di Neverland, la tenuta di proprietà di Jackson nella contea di Santa Barbara.
A quanto pare, la società che cura l'eredità del cantante non ha informato la produzione di un accordo stipulato con uno degli accusatori, la cui vicenda è centrale nel film, costringendo i realizzatori a un tour de force quasi impossibile per sistemare il film.
Una vicenda che ha dell'incredibile, considerando l'importanza del progetto cinematografico e, di conseguenza, il controllo scrupoloso cui vengono sottoposti film di questo tipo. Senza contare quanto siano delicate le questioni morali e legali affrontate dalla pellicola che avrebbero richiesto un ulteriore grado di attenzione.
Secondo quanto riferito da Puck, la produzione di "Michael", film biografico diretto da Antoine Fuqua (regista di "Training Day" e della serie "The Equalizer"), dovrà riscrivere e rigirare completamente il terzo atto a causa di una "svista" della Michael Jackson Estate, l'ente legale che amministra i beni del cantante dopo la sua morte avvenuta nel 2009.
The delayed Michael Jackson biopic’s third act is unusable, and its producers are scrambling to rewrite, reshoot, and somehow salvage this big-budget musical film.@MattBelloni has exclusive details on the legalities behind the axed third act: https://t.co/Gmj65RAH75
— Puck (@PuckNews) January 24, 2025
Nell'esaminare la sceneggiatura originale scritta da John Logan, i legali non avrebbero informato la produzione di una particolare clausola inserita nell'accordo da 20 milioni di dollari stipulato dal cantante con la famiglia di Jordan Chandler, che nel 1993 aveva accusato Jackson di molestie. Nell'accordo, la famiglia chiedeva espressamente di non essere menzionata in qualsiasi progetto futuro dedicato alla vita del Re del Pop.
Il problema, a quanto pare, è che il film di Fuqua si apre e si chiude proprio intorno al caso Chandler.
Un errore decisamente grave che ha comportato in primo luogo lo slittamento della data di uscita. Inizialmente prevista per l'aprile 2025, è stata ora fissata al 3 ottobre 2025.
Malgrado il rinvio, la produzione sarà costretta a compiere un miracolo per salvare la pellicola. Le riprese erano iniziate a gennaio 2024, con l'annuncio su Instagram di Jafaar Jackson, nipote del Re del Pop, scelto per interpretare lo zio sul grande schermo.
Riprese che si erano concluse negli ultimi mesi dello scorso anno, con il film entrato ufficialmente nella fase di montaggio e post-produzione.
Ora, invece, con un terzo atto completamente da cestinare, lo sceneggiatore John Logan dovrà modificare radicalmente la sceneggiatura cercando, al contempo, di salvarne l'integrità rispetto alle intenzioni iniziali dei realizzatori.
Parallelamente, e in attesa che la nuova versione dello script sia approvata dalla Lionsgate e dalla Universal che producono la pellicola, Fuqua dovrà tornare sul set e rigirare completamente un terzo della sua opera.
A questo si devono aggiungere gli inevitabili problemi economici causati da questa situazione, che andranno a rendere ancora più costoso un film il cui budget si aggirava già intorno alla cifra considerevole di 150 milioni di dollari.
La Michael Jackson Estate ha garantito la copertura dei costi aggiuntivi tuttavia il rischio che "Michael" sia un flop al botteghino, anche dopo tutte queste fatiche, è elevato.
Per rientrare dei soldi spesi, il biopic dovrà incassare una cifra superiore almeno ai 600 milioni di dollari. Considerando infatti i costi delle campagne marketing, molto ingenti nel caso di simili blockbuster, il budget del film sarà almeno raddoppiato.
Un'impresa sicuramente alla portata di una pellicola dedicata a una star di prima grandezza, molto amata in tutto il mondo, come Michael Jackson.
Il film, però, promette di esplorare senza reticenza le controversie legali che hanno colpito la popstar nel corso degli anni. Questo potrebbe provocare un'ulteriore ondata di critiche e accuse contro il cantante e, di riflesso, contro gli stessi realizzatori del biopic, con eventuali ricadute sul box office.
I legali della Michael Jackson Estate sono, infatti, attualmente in causa contro i protagonisti del controverso documentario "Leaving Neverland", Wade Robson e James Safechuck, nel quale i due descrivono gli abusi sessuali subiti da Jackson quando li ospitò da bambini nella sua tenuta.
Un vero e proprio campo minato che il film dovrà superare e che si protrarrà ancora per diversi mesi, fino al 2026 quando sarà celebrato il processo contro i due accusatori.