09 Feb, 2025 - 18:44

Trump fa pace con X: il ban da Twitter dopo l'assalto al Campidoglio

Trump fa pace con X: il ban da Twitter dopo l'assalto al Campidoglio

Dopo più di due anni di contenzioso legale, Donald Trump ha messo la parola fine alla causa contro Twitter, ora conosciuto come X, a seguito del suo ban che aveva suscitato tanto scalpore dopo l'assalto al Campidoglio del 2021. Questa decisione segna una nuova fase nel suo rapporto con le Big Tech, in un periodo di riavvicinamento tra l'ex presidente e alcune delle figure più influenti della Silicon Valley, tra cui Elon Musk, suo alleato strategico nella campagna del 2024.

Trump chiude la battaglia legale con X: accordo con Elon Musk?

Donald Trump ha messo fine ad una lunga battaglia legale avviata dopo la sua espulsione da Twitter. La piattaforma aveva bandito il suo account il 6 gennaio 2021, quando i suoi sostenitori hanno assaltato il Campidoglio degli Stati Uniti durante la certificazione della vittoria di Joe Biden alle presidenziali del 2020.

L’azienda aveva motivato la decisione citando il "rischio di ulteriore incitamento alla violenza". La causa intentata da Trump, invece, sosteneva che il divieto del suo account fosse una violazione del Primo Emendamento che garantisce la libertà di parola, in quanto il suo account era stato sospeso nel 2021.

Da allora, molte cose sono cambiate. Nell’ottobre 2022, Elon Musk ha acquistato Twitter, ribattezzandolo X e rivoluzionandone il funzionamento. Secondo Bloomberg, Trump ha ora chiuso la causa contro la piattaforma, ma non sono stati forniti dettagli sulle modalità dell'accordo né su un eventuale coinvolgimento diretto di Musk nella risoluzione del caso.

Oggi, Musk è considerato un importante alleato di Trump. Durante la campagna elettorale del 2024, ha sostenuto il tycoon con post su X, donazioni alla campagna repubblicana e partecipazioni ad alcuni comizi. Dopo la vittoria elettorale, Trump ha annunciato per Musk un ruolo su misura: la guida del nuovo Dipartimento per l'Efficienza del Governo (DOGE), un organismo incaricato di ridurre gli sprechi nell’amministrazione federale.

Donald Trump riapre il dialogo con le Big Tech

Dopo la sua rielezione, Donald Trump ha ricucito i rapporti con diversi magnati della Silicon Valley, tra cui Mark Zuckerberg di Meta. Questo riavvicinamento tra élite tecnologiche e politica ha suscitato critiche da parte di Joe Biden, che, prima di lasciare la Casa Bianca, ha messo in guardia contro l’ascesa di una possibile "oligarchia trumpiana".

Trump ha inoltre risolto un'altra lunga disputa con Meta. Il 7 gennaio 2021, il Consiglio di vigilanza della società aveva rimosso i suoi account da Facebook e Instagram, una decisione che il tycoon aveva contestato con un’azione legale. Ora, secondo quanto riportato, Meta ha accettato di pagare 25 milioni di dollari per chiudere la causa avviata da Trump nel 2021 contro la società di Zuckerberg.

Trump e il ritorno sui social

Ad oggi, le aziende che avevano imposto restrizioni a Trump hanno revocato i divieti. Elon Musk, che si è sempre dichiarato un paladino della libertà di parola, ha ripristinato diversi account su X dopo l’acquisizione della piattaforma.

Nonostante ciò, Donald Trump ha spostato la sua attività sui social media principalmente sulla propria rete, Truth Social. Creata dalla Trump Media & Technology Group, la piattaforma è stata lanciata nel febbraio 2022. Pur non essendo più soggetto a restrizioni sui principali social, l’ex presidente continua a privilegiare il suo canale per comunicare con i sostenitori.

Il ritorno di Trump sulla scena social, sebbene segnato da un'attività prevalente su Truth Social, evidenzia l'evoluzione della sua strategia digitale. L’ex presidente ha ormai ricucito i legami con i giganti della tecnologia, segnando un altro capitolo del suo impegno politico. Resta da vedere quanto queste alleanze influenzeranno il panorama politico e digitale degli Stati Uniti nei prossimi anni.

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Nazlican Cebeci
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