11 Feb, 2025 - 18:59

Partite IVA, indennità ISCRO 2025 fino a 806,40€ al mese: requisiti e domanda

Partite IVA, indennità ISCRO 2025 fino a 806,40€ al mese: requisiti e domanda

Sul sito dell'INPS sono disponibili le nuove indicazioni per fruire dell'indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa (ISCRO). Più precisamente, nella circolare n. 25 del 29 gennaio 2025, l'Istituto ha chiarito gli aspetti principali dell'aiuto economico destinato ai lavoratori autonomi con partita IVA. Anche per il 2025, il sostegno economico contribuisce a sostenere il reddito in caso di difficoltà economica temporanea.
La misura, prevista dalla Legge di Bilancio 2021 (legge 178/2020), è stata riconfermata successivamente fino a diventare strutturale con la Legge di Bilancio 2024 (legge 213/2023), che ha previsto annuali rivalutazioni dell'importo in base all'indice ISTAT dei prezzi al consumo.

Bonus ISCRO 2025: a chi spetta e quali sono le novità

Dal 2021, per beneficiare dell'indennità ISCRO, è necessario che l'importo complessivo del reddito percepito risulti inferiore a 12.648 euro nell'anno che precede la richiesta. Il beneficio economico è concesso ai lavoratori autonomi iscritti alla Gestione Separata dell'INPS, titolari di partita IVA attiva da almeno tre anni.

Il bonus ISCRO viene riconosciuto esclusivamente in presenza dei requisiti previsti dall'articolo 1, comma 143 della Legge di Bilancio 2024, che includono:

  • non essere titolari di pensione diretta o iscritti ad altre forme di previdenza obbligatoria;
  • l'articolo 1, comma 148 della legge 213/2023 prevede che non si siano beneficiari di altre misure di sostegno al reddito, come ad esempio l'Assegno di Inclusione;
  • il reddito da lavoro autonomo deve essere inferiore al 70% della media dei redditi degli ultimi due anni precedenti alla presentazione della domanda;
  • essere in regola con i pagamenti relativi alla contribuzione previdenziale obbligatoria.

L'indennità viene riconosciuta sulla base dei requisiti posseduti al momento della domanda e deve essere mantenuta per l'intera fruizione del beneficio economico.

Come funziona il calcolo del bonus partite IVA?

Per completezza, l'importo del sostegno economico viene calcolato sulla base delle disposizioni previste dall'articolo 1, comma 147 della Legge di Bilancio 2024. In particolare, l'importo viene determinato dal 25% della media dei redditi da lavoro autonomo dichiarati negli ultimi due anni precedenti alla presentazione della domanda.

La pubblicazione degli importi ufficiali avviene annualmente sulla base delle modifiche dell'indice ISTAT dei prezzi al consumo. Per il 2025, come riporta informazionefiscale.it, si registra un aumento nella variazione degli importi, che vanno da 252 euro a 806,40 euro al mese.

Il bonus ISCRO è stato introdotto per essere erogato per un periodo massimo di sei mesi. Durante il periodo di fruizione, non si applicano i contributi figurativi. L'importo riconosciuto concorre alla formazione del reddito ai fini fiscali, come stabilito dal TUIR (Testo Unico delle Imposte sui Redditi).

Come fare domanda per l'indennità ISCRO

L'INPS gestisce l'erogazione del beneficio e procede allo svolgimento dei controlli sui requisiti in collaborazione con l'Agenzia delle Entrate. La circolare n. 25/2025 prevede che la domanda di ammissione al beneficio debba essere presentata entro il 31 ottobre 2025, tramite i servizi online dedicati dell'INPS.

Pertanto, si richiede l'accesso all'area riservata del sito online tramite le credenziali SPID, CIE o CNS. La richiesta prevede la compilazione di un modulo, autocertificando i redditi dell'anno precedente. In alternativa, è possibile contattare il numero verde dell'INPS.

Corsi di aggiornamento obbligatori: cosa sono e come funzionano

Per poter fruire del beneficio economico ISCRO è richiesta la partecipazione a percorsi di aggiornamento professionale obbligatori. Non si tratta di una manifestazione di volontà, ma dell'adesione a percorsi formativi volti al reinserimento nel mercato del lavoro. Tuttavia, è importante chiarire che mancano i dettagli operativi, che saranno puntualizzati in un apposito decreto ministeriale.

I soggetti titolari di partita IVA percettori dell'indennità sono soggetti a controlli formali sulla regolarità delle dichiarazioni dei redditi presentate. A seguito di tali controlli, l'INPS procederà alla sospensione dell'indennità in caso di discrepanze con i redditi dichiarati. Pertanto, in questi casi sarà necessario attendere il riscontro positivo dell'Agenzia delle Entrate per la continuità dell'indennità.

 

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Antonella Tortora
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