Caso spionaggio nell’atletica italiana, giungono delle clamorose indiscrezioni da parte di un ex poliziotto che ha affermato che avrebbe avviato una personale indagine con lo scopo di verificare il possibile utilizzo di sostanze dopanti da parte di Marcell Jacobs e si sarebbe incontrato con il fratello di Tortu che avrebbe richiesto di accedere ai certificati di sangue di Jacobs. Un caso sollevato dal quotidiano “Il fatto quotidiano” per uno spionaggio ai danni del campione nei 100 metri all’Olimpiade di Tokyo 2021 che sarebbe andata avanti per un anno.
Una notizia di spionaggio smuove il mondo dell’atletica italiana. Giacomo Tortu, fratello maggiore di Filippo Tortu, secondo un articolo pubblicato quest’oggi da “Il fatto quotidiano” sarebbe al centro di un caso di spionaggio ai danni di Marcell Jacobs. Lo scopo era quello di accertare l’eventuale utilizzo di sostanze dopanti da parte del campione olimpico a Tokyo 2021. Giacomo Tortu, fratello del campione azzurro, avrebbe incontrato un ex poliziotto, di nome Carmine Gallo, che avrebbe, ancora come dichiara il giornale, avviato una personale indagine con lo scopo di verificare il possibile utilizzo di sostanze dopanti.
L’incontro sarebbe avvenuto tra la fine del 2020 e l'inizio del 2021, negli uffici di Equalize in via Pattari a Milano, insieme a un avvocato chiedendo di poter accedere ai certificati del sangue di Jacobs. Secondo il fratello di Tortu, Jacobs sarebbe positivo al doping ma i certificati sarebbero stati occultati. Ci sarebbe stata anche un’offerta di 10 mila euro da pagare in due tranche a un intermediario, Lorenzo Di Iulio, anche lui iscritto nel registro degli indagati. I soldi sarebbero anche stati versati ma la chiavetta USB consegnata a Giacomo Tortu sarebbe vuota.
Il racconto non finisce qui, una nota del Raggruppamento operativo speciale di Roma, inviato al tribunale del Riesame di Milano, che si sta occupando di mettere chiarezza sulla vicenda, parla di una seconda chiavetta su cui un hacker di nome Gabriele Pegoraro avrebbe caricato tutti i dati e i documenti relativi a Marcell Jacobs e al suo entourage. In quest’altra pennetta non ci sarebbero tracce di doping. Pegoraro avrebbe intercettato, per oltre un anno dopo i Giochi olimpici di Tokyo 2021, ogni conversazione tra Marcell Jacobs e i suoi collaboratori. È arrivata la reazione di Giacomo Tortu che ha così commentato la vicenda:
“Ho appreso la notizia dagli organi di informazione. Confido che i fatti siano chiariti al più presto e che il mio nome non sia associato a eventi da cui sono totalmente estraneo".
Sarà un anno importante per Marcell Jacobs il 2025. Dopo aver iniziato la stagione negli Stati Uniti, lo scorso 2 febbraio a Boston nella terza tappa del World Indoor Tour, l’attenzione è rivolta agli Europei indoor di marzo e i Mondiali di Tokyo del prossimo settembre. Per Jacobs c’è ancora molto da lavorare, a Boston non è andata benissimo sui 60mt. È stato prima eliminato in semifinale con un tempo di 6"69 ma è stato poi ripescato per l'infortunio di Onwuzurike. In finale ha tagliato il traguardo come quarto fermando il cronometro a 6"63. La vittoria è andata all'uomo più veloce del mondo: Noah Lyles.
Marcell avrebbe dovuto poi correre due giorni dopo, l’8 febbraio, a New York ma a poche ore dall’evento ha deciso di non gareggiare. L'oro olimpico dei 100 metri a Tokyo nel 2021 ha comunicato direttamente tramite una storia Instagram in cui ha comunicato il forfait per un attacco febbrile. L’attenzione quindi ora è tutta per gli Europei indoor di Apeldoorn in programma dal 6 al 9 marzo, un appuntamento in cui Jacobs vuole sicuramente esserci e puntare al massimo.