15 Feb, 2025 - 11:05

Gioventù bianconera: l’età media della Juventus è la più bassa degli ultimi trent’anni

Gioventù bianconera: l’età media della Juventus è la più bassa degli ultimi trent’anni

Thiago Motta spesso lo ribadisce: la sua Juventus è giovane, quella con l’età media più bassa degli ultimi trent’anni dei bianconeri. Un aspetto positivo per certi aspetti ma negativo per altri perché i suoi ragazzi sono giovani e rampanti ma spesso cadono in ingenuità.

Juventus 2024/25: è quella con l’età media più giovane degli ultimi trent’anni

Mai così da trent’anni. La Juventus ha una media di poco superiore ai 24 anni, mai così giovane da tre decenni. Era la stagione 1997-98, molti tifosi bianconeri se la ricorderanno: vincitrice dello scudetto, della Supercoppa italiana e finalista di Champions League contro il Real Madrid. Era la Juventus allenata da Marcello Lippi e aveva un’età media di poco sotto i 26 anni. In campo c’era un giovanissimo Alessandro Del Piero (23 anni) e poco più giovane di gente come Zinedine Zidane e Filippo Inzaghi. C’erano pochissimi over 30 in quella squadra e il capitano era Antonio Conte che di anni ne aveva 28.

Sono passati trent’anni e la Juventus è addirittura scesa sotto i 25 anni. La seconda squadra in Serie A, dopo il Parma che ha un'età media addirittura inferiore ai 24 anni. Ad alzare la media ci sono tre over 30: Pinsoglio che di anni ne ha 34, Perin 32 e Milik 31. Per il resto la rosa della Juventus è molto giovane, anche i nuovi arrivati dal mercato di gennaio rispecchiano questa filosofia. Renato Veiga (21), Alberto Costa (21), mentre Kolo Muani e Kelly sono poco più grandi, entrambi hanno 26 anni. 

I nuovi leader della Juventus

In questa Juventus giovane si stanno formando nuovi leader sia in campo che fuori. Tra questi il nuovo capitano bianconero, dopo l’addio di Danilo, è Manuel Locatelli. Dopo anni in cui era ai margini della squadra, con Thiago Motta ha ritrovato la centralità del progetto in un nuovo ruolo, ha preso le chiavi del centrocampo e a volte lo vediamo abbassarsi anche sulla linea dei difensori per recuperare palla. In questo Locatelli ha anche ereditato la fascia da capitano. Ma non è il solo leader della squadra: c’è anche Gatti che ormai è il gigante della difesa.

Nello stesso reparto troviamo anche Kalulu e Di Gregorio. Se la forza della Juventus in questa stagione è proprio la difesa, con soli 21 gol subìti in campionato, dietro solo al Napoli, è merito proprio di questo terzetto. Una Juventus giovane e ambiziosa, come dimostrato dall'andata dei play-off contro il PSV, che vuole fare bene anche in Champions League. 

Un altro dato è che, da trent’anni, la Juventus non ha più giocatori che abbiano alzato al cielo la Coppa dalle grandi orecchie. L’ultimo era stato Danilo, che ne aveva vinte ben due con il Real Madrid. Prima di lui Del Piero, Cristiano Ronaldo, Khedira e Pirlo. Danilo, l’ultimo sopravvissuto di una Juventus che non c’è più, che è cambiata, una Juventus che dà spazio ai giovani e che vuole costruire con loro un futuro luminoso. 

È una Juventus giovane ma ancora inesperta

Avere una squadra con una media di età bassa ha i suoi lati positivi ma anche negativi. Un futuro roseo all’orizzonte ma anche l’inesperienza in alcune situazioni. La Juventus, in questa stagione, in tante occasioni ha proprio peccato di ingenuità, lo dimostrano i tanti pari ottenuti in campionato. Una squadra che si è fatta rimontare in situazioni di vantaggio o che ha preso gol evitabili.

Un aspetto su cui Thiago Motta sta lavorando. Quest’annata, la prima del tecnico ex Bologna, è un anno zero per molti aspetti ma dal prossimo non ci saranno più scuse: la Juventus dovrà puntare a vincere lo scudetto con i suoi ragazzi giovani e ambiziosi.

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Lorenzo Petrucci
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