17 Feb, 2025 - 15:15

Qual è il romanzo incompiuto di Oriana Fallaci? Ecco di cosa parla "Un cappello pieno di ciliege"

Qual è il romanzo incompiuto di Oriana Fallaci? Ecco di cosa parla "Un cappello pieno di ciliege"

Giornalista intrepida, amante del suo Alekos Panagulis e scrittrice prolifica. Oriana Fallaci è stata tutto questo e molto di più. Di lei, del suo pensiero, della sua stessa essenza si rincorrono le informazioni sia sulle testate giornalistiche, che nei suoi libri. 

Fra questi, uno fra i più personali è "Un cappello pieno di ciliege", nel quale la giornalista fiorentina ha raccontato delle sue origini e della sua famiglia. Purtroppo, l'aggravarsi delle sue condizioni di salute e l'interruzione dopo i fatti dell'11 settembre 2001, non le hanno consentito di terminare la stesura del manoscritto, prima della sua morte, avvenuta il 15 settembre del 2006. 

Ecco tutto ciò che sappiamo sul romanzo incompiuto di Oriana Fallaci, "Un cappello pieno di ciliege".

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Oriana Fallaci, una stesura lunga 10 anni

Raccontare della propria famiglia, svelare al grande pubblico gli aspetti più intimi della propria vita privata non deve essere un'impresa semplice. A Oriana Fallaci sono serviti ben 10 anni per scrivere "Un cappello pieno di ciliege", il romanzo dedicato interamente alla sua famiglia.

Un tempo, tuttavia, che non è stato minimamente sufficiente alla scrittrice per portare a termine il lavoro. Il tumore ai polmoni, infatti, non le ha lasciato scampo, togliendole il respiro a soli 77 anni, il 15 settembre 2006. 

A completare l'opera, secondo i rigidi e precisi dettami della zia, il nipote Edoardo Perazzi, figlio di Paola Fallaci, sorella di Oriana e anche lei giornalista e scrittrice. È proprio Perazzi a essere l'unico e ultimo erede della grande produzione di scritti, articoli, lettere e materiali de "L'Oriana", come gli era stato detto di chiamarla.

La stesura, comunque, oltre a essere travagliata e intensa a livello emotivo, si è anche dovuta interrompere a causa dell'attentato alle Torri Gemelle del 11 settembre 2001. Un momento vissuto da Oriana Fallaci con profonda rabbia e che è esplosa nel volume "La rabbia e l'orgoglio". "Un cappello pieno di ciliege" è stato pubblicato postumo, nel 2008, a cura della casa editrice Rizzoli. 

Di cosa parla il romanzo? La trama interrotta

Le radici del racconto affondano alla fine del Settecento, più precisamente nel 1773, cominciando dalle "gesta" dei suoi arcavoli - come li chiama la stessa Oriana Fallaci. La storia prosegue, poi, sino al 1889, sebbene inizialmente fosse progettata per continuare fino al 1944. 

L'architettura del libro è articolata in quatto parti, ognuna dedicata a uno specifico quarto della giornalista: Fallaci (prima parte); Launaro (seconda parte); Cantini (terza parte) e Ferrier (quarta parte). Partendo dalla storia dei propri nonni, la scrittrice ha proceduto a ritroso, ripartendo cronologicamente da zero a ogni nuova parte. 

Il volume si apre con un intenso prologo, dove Oriana Fallaci esprime già nelle prime righe la consapevolezza che il tumore non le lascerà molto da vivere. Poi comincia il racconto vero e proprio. Sembra quasi un romanzo al limite del fantastico, con il ritratto dei suoi antenati sfiancati dall'orgoglio, da amori intensi e da tragiche sfortune. 

Fallaci: Parte I

Protagonisti indiscussi della prima parte sono Luca Fallaci, mezzadro, che vive con la moglie Apollonia e i loro figli: Gaetano, Carlo, Violante e Aloisio, morto giovane, a Vitigliano di Sotto. Carlo, il "ribelle" della famiglia, odia la religiosità del padre e sogna una vita diversa, ma quando il padre morente gli fa giurare di proseguire nel suo sogno di acquistare un podere, Carlo non può ribellarsi.

Nell'impresa lo aiuta l'altro fratello, Gaetano. Nel frattempo, però, sia la madre Apollonia che la sorella Violante muoiono e i due uomini si rendono conto della necessità di una donna in casa. Carlo sposa Caterina Zani, mentre Gaetano Viola Calosi. La prima figlia di Caterina e Carlo muore ancora bimba, e la donna cade in depressione, dalla quale si riprende solo per puro spirito di competizione con Viola: i beni, infatti, sarebbero andati al primo figlio maschio.

Carlo e Caterina riesco ad avere un figlio, Gaetanino, al quale vanno tutti i cimeli di famiglia. Nel 1804 Gaetano muore fulminato, Carlo nel 1839 e la moglie lo raggiunge nel 1841. Con le loro morti e l'ascesa di Gaetanino si chiude la prima parte. 

Launaro: Parte II

La seconda parte è forse quella maggiormente segnata dalla tragedia e dalla sfortuna. Tutto ruota attorno a  Francesco Launaro, orfano dopo la morte del padre provocata dagli algerini. Contemporaneamente in Spagna, Gerolamo Grimaldi, marchese e duca, mette incinta una donna, Maria Isabel, dalla quale nasce Maria Ignacia. Dopo la morte della madre, la ragazza parte per Genova alla ricerca del padre e incontrando proprio Francesco sulla nave.

Maria non riesce a incontrare il padre e con un inganno viene estromessa dall'eredità. Seppur poveri, la ragazza e Francesco si sposano e hanno cinque figli. Di questi, il più piccolo nasce con notevoli problemi fisici, dopo che la madre ha subito un tentativo di stupro durante la gravidanza. Gli altri fratelli, invece, innamorati del mare come il padre, trovano la morte su una nave, naufragata per una tempesta. Maria, impazzisce, troppo sconvolta dal dolore e dal funesto destino dei suoi figli. Maria muore in manicomio nel 1814, mentre Francesco viene a mancare due anni dopo, a causa di un tumore alla gola.

Cantini: Parte III

Il racconto si sposta a San Jacopo d'Acquaviva. Qui, vivono Natale Cantini, la moglie Rina Nuti e i figli Gasparo e Giovanni. Giovanni è innamorato di Teresa Nardini, che in assenza del ragazzo partito per la guerra, ne sposa il fratello. Dopo anni lontani, i due non riescono a resistere al loro amore e hanno un figlio, soprannominato Giobatta.

L'aitante e coraggioso ragazzo si innamora di Maria Rosa, brutta ma vivace, e la sposa. Dopo lo sfregio di Giobatta in guerra, la famiglia comincia a intristirsi e impoverirsi. Maria Rosa muore nel 1960, mentre il marito viene investito l'anno dopo, mentre vende statuine sotto la pioggia.

Ferrier: Parte IV

La narrazione si chiude con la storia di Thomas Ferrier e Judith Jahiers. La coppia ha una figlia, Marguerite, che si innamora e rimane incinta di un ospite polacco, morto dopo poco tempo durante la guerra d'indipendenza polacca. Nasce, così, Anastasia, cacciata insieme alla madre e alla zia Jacqueline dal capofamiglia. Anastasia avrà molti flirt e brevi relazioni, fra cui con Edmondo De Amicis. Da una di queste storie nasce la figlia, Giacoma

Un giorno, però, Anastasia conosce e si innamora di Antonio Fallaci, discendente di Carlo e Caterina - appunto. La storia fra i due si interrompe, dopo che Giacoma scopre la liaison. Purtroppo, un grave incidente sul lavoro, rende cieca Giacoma e Anastasia supplica Antonio di sposare la figlia. Con quest'ultima il ragazzo ha un figlio. Anastasia, non potendo sopportare tutto ciò, si getta nel fiume Savio.

Oriana Fallaci, un'eco di ciò che è stato

Oriana Fallaci, scavando archivi e colmando le lacune con la propria fantasia, ha cercato di rivivere l'evoluzione della sua famiglia. Lei è figlia delle tragedie, delle sfortune, della sferzante malinconia che hanno caratterizzato la saga delle sue origini. 

Il sangue, il dolore e lo spirito indomito e combattivo, infatti, si sono tramandati di generazione in generazione, aggiungendo un tassello a ogni nuovo ramo della famiglia che si aggiungeva. Il tutto per poi convergere in lei. 

"Un cappello pieno di ciliege", quindi, è una sorta di lunga riflessione su se stessa, sulle proprie radici e sul più ampio concetto di identità.

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Ilenia Scollo
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