28 Feb, 2025 - 11:05

Decreto Bollette 2025, in Cdm il doppio Bonus sociale e non solo: cosa cambia e nuovi requisiti ISEE

Decreto Bollette 2025, in Cdm il doppio Bonus sociale e non solo: cosa cambia e nuovi requisiti ISEE

La bozza del decreto bollette è pronta per l'approvazione del Consiglio dei Ministri, con il governo che ha definito gli ultimi dettagli e stanziato circa 3 miliardi di euro per un trimestre.

Le risorse saranno suddivise tra famiglie e imprese, per offrire un supporto concreto contro il caro-energia. Dopo una fase di revisione dovuta all'insoddisfazione della premier Giorgia Meloni sulla prima versione del provvedimento, l'obiettivo principale è ampliare la platea dei beneficiari del Bonus sociale bollette.

Stando alle indiscrezioni l’obiettivo sarà raggiunto innalzando la soglia ISEE a 25.000 euro e introducendo un meccanismo che garantisca maggiore sostegno ai soggetti più vulnerabili. 

Scopriamo quali sono le novità previste e i requisiti necessari per accedere al nuovo Bonus sociale.

Prima però vi lasciamo al video YouTube di Radio UCI Redazione sui requisiti per accedere al Bonus Bollette.

Decreto Bollette 2025, arriva il doppio Bonus sociale: ecco i nuovi requisiti ISEE

Il Decreto Bollette 2025 è pronto per l'approvazione dopo una revisione richiesta dalla premier Giorgia Meloni, che inizialmente lo aveva ritenuto poco efficace. 

Per massimizzare l'impatto delle risorse nel breve periodo, la durata degli aiuti dovrebbe essere ridotta da sei a tre mesi, una scelta supportata da simulazioni che prevedono un calo del prezzo del gas in estate, anche in vista di una possibile pace in Ucraina.

Il provvedimento, che destina circa 3 miliardi di euro equamente suddivisi tra famiglie e imprese, mira a garantire sostegno ad almeno 8 milioni di nuclei familiari. 
Tra le principali novità, l'innalzamento della soglia ISEE per l'accesso al Bonus sociale bollette, che passerà dagli attuali 9.530 euro a 25.000 euro, con un sistema a scaglioni che assicurerà un contributo maggiore ai cittadini con redditi più bassi.

Nello specifico: 

  • chi ha un ISEE fino a 9.530 euro riceverà sia il bonus attuale che il nuovo;
  • mentre per chi rientra nella fascia tra 9.530 e 25.000 euro sarà previsto solo il nuovo contributo.

Decreto Bollette, novità anche per le imprese

Il Decreto Bollette 2025 prevede misure di sostegno anche per le imprese, con le risorse destinate per metà alle aziende energivore e per metà alle piccole e medie imprese.

Intanto il governo valuta soluzioni per prorogare le concessioni idroelettriche, sebbene l'intervento potrebbe slittare a una fase successiva. 

Oltre agli aiuti per le famiglie, l'esecutivo sta cercando una strategia efficace per le aziende, nonostante margini di manovra sempre più ristretti a causa dei fondi già impegnati per il bonus energia. 

Tra le opzioni più concrete, l'anticipo delle compensazioni per i costi indiretti dell’Ets, la tassa europea sulle emissioni di CO2, rappresenta una soluzione rapida ed efficiente con un impatto minimo sui bilanci statali.

Sul versante idroelettrico, resta aperto il confronto con Bruxelles per il rinnovo delle concessioni, con ipotesi che includono la cessione al GSE di una quota dell'energia prodotta o il coinvolgimento degli attuali gestori attraverso nuovi piani di investimento a lungo termine. 

Le proposte delle opposizioni

Il Decreto Bollette introduce inoltre misure per ridurre il peso fiscale e aumentare la trasparenza nelle offerte al dettaglio, con l'obiettivo di garantire maggiore stabilità e tutela per consumatori e imprese.

Nel dibattito sul Decreto Bollette, le opposizioni, guidate dal Partito Democratico, stanno spingendo per misure più incisive contro il caro-energia. 

Il Partito Democratico, insieme ad Alleanza Verdi e Sinistra e al Movimento 5 Stelle, ha intensificato la pressione sul governo affinché il Decreto Bollette includa soluzioni concrete per tutelare famiglie e imprese colpite dall'aumento dei costi energetici.

La segretaria Elly Schlein ha avanzato due proposte chiave, una guarda il disaccoppiamento del prezzo dell'energia da quello del gas, poiché attualmente il costo dell'energia in Italia è determinato dalla fonte più costosa, ovvero il gas. 

La seconda prevede la creazione di un acquirente unico pubblico per stabilizzare il mercato e garantire tariffe più basse.

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Achiropita Cicala
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