04 Mar, 2025 - 19:21

La Fiorentina ricorda Davide Astori, il numero 13 scomarve il 4 marzo del 2018

La Fiorentina ricorda Davide Astori, il numero 13 scomarve il 4 marzo del 2018

Sono passati sette anni dalla tragica scomparsa di Davide Astori, avvenuta il 4 marzo 2018 mentre il difensore viola si trovava in ritiro con la Fiorentina a Udine. La sua morte improvvisa ha lasciato, a distanza di anni, un vuoto incolmabile nel mondo del calcio, ma il suo ricordo continua a vivere attraverso l’affetto di compagni, tifosi e società.

Anche quest’anno, come in tutte le stagioni da quel tragico giorno, la Viola rende omaggio al suo capitano con un messaggio bellissimo: "Davide sempre con noi". Il club viola lo ricorda durante ogni partita casalinga con un tributo speciale al momento della lettura delle formazioni, un gesto che sta a significare il segno indelebile che il numero 13 ha lasciato a Firenze.

Non solo la Fiorentina, però, ha lasciato un messaggio al capitano viola: anche altre squadre ci hanno tenuto a ricordare un atleta che era simbolo di questo sport e che era un esempio da seguire, sia in campo che fuori.

 
 

 

Il ricordo di Davide Astori, non solo la Fiorentina lo omaggia

Non solo i toscani, ma anche le altre società in cui ha militato il numero 13 hanno voluto onorare la sua memoria. La Roma, dove ha giocato nella stagione 2014-15, ha pubblicato un messaggio pregno di malinconia: "Per sempre Davide". Il Cagliari, squadra con cui ha collezionato il maggior numero di presenze in Serie A, ha voluto ricordarlo con lo stesso rispetto e affetto, mentre il Milan, club che lo ha cresciuto nelle giovanili, ha condiviso parole toccanti: "Un giorno che non possiamo dimenticare. Il tuo ricordo mai svanirà. Ciao, Davide". Il suo nome risuona ancora nel cuore degli appassionati, segno di quanto fosse amato e rispettato da tutto il movimento calcistico.

Davide Astori, un esempio per la Serie A

Oltre al terreno di gioco, Astori ha lasciato un’eredità di valori che continuano a ispirare il mondo dello sport. Il giocatore ha sempre diffuso valori simbolo di umiltà, lealtà e passione, qualità che dopo la sua scomparsa si sono tramutate in iniziative benefiche e premi a lui dedicati.

La Lega Serie A ha istituito, per esempio, il Premio Fair Play Davide Astori, assegnato ogni anno a chi si distingue per correttezza e sportività, un riconoscimento che incarna perfettamente il suo spirito. A sette anni dalla sua scomparsa, il suo ricordo non è per niente scomparso, e questo deve far riflettere: il numero 13 vive nei gesti di chi lo ha conosciuto, nei messaggi di affetto dei tifosi e nell’amore di chi continua a onorare il suo nome. Il calcio non dimentica, e Davide Astori resterà per sempre un simbolo di integrità e dedizione.

Il trauma non va mai via

Astori non era solo un eccellente difensore, ma anche una persona dal cuore grande, stimato dai compagni di squadra per la sua umiltà e il suo spirito di guida. Il suo carisma silenzioso e il suo modo di rapportarsi con gli altri lo hanno reso un punto di riferimento nello spogliatoio e un esempio per i giovani calciatori.

Quest'anno in casa fiorentina si è respirato ancora lo stesso clima, come se la Viola avesse una vera e propria maledizione. Ci riferiamo chiaramente al dramma sfiorato con Edoardo Bove a inizio dicembre. Per un attimo, negli occhi dei fiorentini al Franchi si è respirato un clima molto simile a quel 4 marzo 2018, e tutti hanno avuto un'enorme paura che un altro episodio agghiacciante potesse scuotere la piazza.

Per fortuna è andato tutto per il meglio, e c'è chi crede che a proteggere il giocatore sia stato qualcosa che va al di là della scienza.

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Luca Liaci
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