Dopo oltre quarant'anni di assenza dai riflettori della Champions League, l'Aston Villa ha finalmente ritrovato la gloria della massima competizione calcistica europea. Un vero e proprio sogno per gli inglesi, che dopo aver disputato una stagione incredibile lo scorso anno, non sono riusciti a ripetersi in campionato in questo 2025, ma si infiammano con la musichetta della Coppa dei Campioni.
Il percorso non è stato privo di ostacoli, ma la squadra di Unai Emery ha dimostrato di affrontarli con una maturità da grande squadra. Dopo una stagione straordinaria in Premier League, che ha garantito ai Villans il ritorno nella competizione più prestigiosa del continente, il club di Birmingham ha affrontato la competizione come se fosse cosa sua, battendo vere e proprie corazzate e ritrovandosi catapultato agli ottavi di finale.
Inseriti in un gruppo ostico, i Villans hanno subito messo in chiaro le loro intenzioni. La squadra di Emery ha affrontato avversari di livello come il Bayern Monaco, il Lipsia e la Juventus, dimostrando una maturità tattica e una qualità di gioco che nessuno si sarebbe aspettato a inizio competizione.
Con una difesa solida guidata dall’esperienza di Pau Torres e il dinamismo di Matty Cash sulle fasce, il Villa ha saputo gestire i momenti difficili e sfruttare la propria profondità di rosa. In attacco, la leadership di Ollie Watkins e il talento di Leon Bailey hanno permesso alla squadra di chiudere il girone all'ottavo posto, garantendosi un accoppiamento più abbordabile agli ottavi di finale. Il passaggio del turno è stato meritatissimo, con prestazioni di alto livello sia in casa che in trasferta, a dimostrazione della crescita del club a livello internazionale.
L’Aston Villa ha affrontato gli ottavi di finale con la consapevolezza di poter competere contro qualsiasi avversario. Il sorteggio ha riservato ai Villans il Club Bruges, formazione non solo abituata ai palcoscenici europei, ma capace di giocare i playoff per gli ottavi e imporsi contro l'Atalanta di Gasperini.
L’andata in Belgio, che si pensava fosse abbastanza ardua, si è rivelata una prova di forza per la squadra di Emery, capace di imporsi con un autoritario 3-1 grazie ai gol di Bailey, Rogers (su autorete di Mechele) e Asensio, l'acquisto invernale (insieme a Rashford) che ha fatto fare il salto di qualità alla squadra.
Il Bruges ha dimostrato di essere un avversario ostico, organizzato e capace di rispondere colpo su colpo, ma la profondità della rosa del Villa ha fatto la differenza nei minuti finali. Emery ha saputo sfruttare al meglio i cambi, inserendo un giocatore del calibro di Asensio dalla panchina. La partita, comunque, è rimasta equilibrata per più di 70 minuti di gioco; solo allora gli inglesi hanno sprigionato tutto il loro talento.
Con il passaggio ai quarti di finale a portata di mano, l’Aston Villa continua a sognare in grande. La squadra ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per competere ai massimi livelli, grazie a una rosa equilibrata e a un allenatore che ha esperienza in Europa più di tanti altri e che ha saputo dare agli inglesi la giusta mentalità.
La strada verso la fase finale della Champions League è ancora lunga e ricca di insidie, ma la fiducia acquisita durante il cammino rende il Villa un avversario temibile per molte squadre. Se il club riuscirà a mantenere questa solidità difensiva e la capacità di colpire nei momenti chiave, il sogno di tornare tra le migliori otto d’Europa potrebbe diventare realtà. Dopo 42 anni di attesa, i tifosi sanno che questa è un’occasione irripetibile per riscrivere la storia e riportare l'Aston Villa nel gotha del calcio continentale.