La rottamazione IMU e TARI 2025 è una delle novità fiscali introdotte nell’articolo 2 del disegno di legge n. 111 del 9 agosto 2023 (legge delega per la riforma fiscale). Dopo la riammissione dei decaduti alla Rottamazione quater e la possibile istituzione della Definizione agevolata quinquies, la riforma fiscale si prepara a estendersi anche alla rottamazione locale. Un’altra opportunità è pronta per essere inserita nel circuito delle agevolazioni per i Comuni, che potrebbero avviare una nuova rottamazione locale delle imposte, inclusa l’Imposta Municipale Unica (IMU) e la Tassa sui Rifiuti (TARI). Ma come cambierà la situazione per i cittadini? Quali sono le novità più rilevanti per i contribuenti? Esaminiamo le principali caratteristiche di questa rottamazione locale per il 2025.
La rottamazione IMU e TARI 2025 segue la riapertura dei termini per l’accesso alla Rottamazione quater, la nuova normativa sul discarico automatico di alcune cartelle esattoriali e un piano di rateizzazione fino a 120 rate.
La rottamazione locale, gestita dai Comuni e dalle Città Metropolitane, rappresenta una nuova opportunità per i contribuenti, che possono definire i tributi e le tasse locali in modo agevolato.
Dal punto di vista normativo, i contribuenti che decidono di aderire a questa novità potrebbero beneficiare di uno sconto sotto forma di abolizione di interessi e sanzioni sui tributi locali, tra cui IMU, TARI, multe e altre pendenze debitorie legate ai tributi comunali.
È importante sottolineare che l’agevolazione riguarda solo i pagamenti tempestivi, ovvero quelli effettuati entro la data di scadenza indicata dal Comune.
Un aspetto fondamentale riguarda la possibilità per i Comuni di ridurre o annullare le sanzioni e gli interessi sui tributi e sulle tasse locali. I termini per usufruire di tale beneficio sono legati al regolare adempimento dell’obbligo fiscale non rispettato in passato.
Come riporta money.it, i contribuenti che hanno accumulato debiti relativi a IMU o TARI e che decidono di saldarli, possono ottenere uno sconto sulle maggiorazioni previste dalla legge.
In alcune circostanze, la riduzione delle maggiorazioni potrebbe arrivare fino a un terzo rispetto a quanto previsto dalla normativa vigente.
In pratica, il meccanismo della rottamazione perenne consentirà di regolarizzare la posizione debitoria in modo agevolato per coloro che sceglieranno di adempiere ai propri obblighi fiscali in tempi rapidi, contribuendo così a mantenere una gestione fiscale più snella e vantaggiosa.
Una delle novità più interessanti riguarda la definizione di rottamazione perenne.
In pratica, potrebbe essere introdotto un meccanismo che consentirebbe ai contribuenti di regolarizzare i tributi in forma agevolata, su richiesta.
Il servizio sarebbe sempre disponibile, ma l’agevolazione dipenderebbe dalla rapidità del pagamento.
In questo modo, i contribuenti potrebbero "sanare" i tributi locali senza incorrere in sanzioni, interessi o maggiorazioni tributarie, in qualsiasi momento.
Nel quadro della riforma fiscale sono previste anche agevolazioni speciali per i contribuenti che si distinguono per il loro comportamento fiscale virtuoso.
In particolare, sono previsti sconti per i cittadini che scelgono di addebitare l’IMU o la TARI direttamente sul proprio conto corrente bancario o postale. In questo caso, i contribuenti potranno ottenere uno sconto del 5% sull’importo dovuto.
La nuova riforma fiscale prevede tempi più rapidi per l’avvio del procedimento di espropriazione forzata (pignoramento) in caso di mancato pagamento delle imposte locali, come IMU e TARI.
Se in passato il procedimento di pignoramento poteva durare fino a 180 giorni, con le nuove normative i tempi si riducono drasticamente a soli 60 giorni.
Si tratta di una modifica introdotta dall’articolo 3 del Decreto Legislativo n. 46/2020, che ha stabilito nuove regole per le amministrazioni locali.
Queste ultime potranno avviare azioni esecutive, come il pignoramento, senza dover necessariamente passare attraverso l’Agenzia delle Entrate - Riscossione.
Ciò significa che non saranno più emesse le tradizionali cartelle esattoriali, ma i tributi locali saranno comunque riscossi rapidamente, grazie a un sistema di esecuzione diretta da parte degli enti locali.