Il Napoli sta per vivere un altro appuntamento cruciale della stagione, ma lo farà con un'arma in più: il supporto incondizionato del suo pubblico. Dopo il match in casa contro l'Inter, gli uomini di Conte si preparano alla prossima sfida con tanto entusiasmo: il match contro i nerazzurri ha lasciato molto di positivo, tra cui un secondo tempo in cui i partenopei hanno dimostrato di poter lottare ancora per il secondo scudetto in tre anni.
Nel match contro la Viola, si va verso il decimo sold out stagionale, un dato che certifica l'importanza dello Stadio Diego Armando Maradona come il dodicesimo uomo in campo nel cammino degli uomini di Conte. L'affluenza media è di 50.600 spettatori a partita, segnando un incremento significativo rispetto ai 46.000 delle ultime due stagioni, un segnale chiaro di quanto i tifosi abbiano finalmente ritrovato la fiducia in squadra e società. Non è un segreto che questa struttura si confermi una delle più calde in Italia, in cui il Napoli si è tolto più di qualche sassolino dalla scarpa.
Avere un pubblico così numeroso e partecipe non è solo un dato statistico, ma un fattore che impatta direttamente sulle prestazioni della squadra, e in questo i partenopei non sono gli unici. Negli ultimi anni, i numeri parlano chiaro: il Napoli ha sempre avuto un rendimento superiore nelle partite al Maradona rispetto a quelle in trasferta, grazie alla spinta incessante di un pubblico che è tra i più "rumorosi" d'Europa. I decibel prodotti dal tifo napoletano viaggiano in un campionato a parte, e spesso vengono i brividi ad assistere a un match nello stadio di Fuorigrotta.
Lo stadio partenopeo non è mai stato così pieno con questa costanza. Il dato dei 50.600 spettatori di media non solo supera quello delle stagioni passate, ma addirittura quello dell'anno dello scudetto con Spalletti (anche se di pochissimo). La spinta del pubblico ha già fatto la differenza in diverse occasioni e sarà fondamentale nelle ultime sei gare casalinghe della stagione, soprattutto nell'ultimo match contro la prima della classe.
I dati ci dicono che, dall’epoca di Maradona fino agli anni più recenti, l'ex San Paolo è stato il teatro di vittorie leggendarie, come quelle più recenti in Champions contro Liverpool e Barcellona. Anche nei momenti di difficoltà, il pubblico partenopeo si è dimostrato molto coerente, non abbandonando mai la squadra. Questa continuità di presenze è un dato impressionante, considerando che molte tra le squadre più vincenti nella storia della Serie A non hanno questi numeri.
Se il Napoli gode di uno stadio sempre più pieno, è anche merito dell'effetto Conte: il tecnico di Lecce ha messo insieme tutti gli ingredienti per una mentalità combattiva, ingredienti che hanno riacceso la passione di Napoli, che forse considera la riconferma ancora più importante del primo scudetto. I campani desiderano il quarto scudetto più di ogni altra cosa e sanno di poter portare a termine l'impresa.
Al contrario dell'Inter, i partenopei non hanno alcun impegno in coppa e sperano in un calo dei nerazzurri, che prima o poi potrebbero pagare un calo fisico dopo il prosieguo in Champions League: in più, a meno di colpi di scena, è probabile che la squadra di Inzaghi possa accedere ai quarti, dopo aver espugnato il Feyenoord Stadium.
Ogni spettatore che varca i cancelli del Maradona sa di poter assistere a una squadra che lotterà fino alla fine per lo scudetto, e ha le potenzialità per poterlo fare, soprattutto perché ad Antonio Conte non piace perdere.