Spavento per Fernando Alonso durante le prove FPP2 del Gran Premio del Bahrein. Il pilota spagnolo, nella notte italiana, è stato protagonista di un episodio che avrebbe potuto avere delle conseguenze tragiche, ma che fortunatamente si è concluso senza danni.
Nel corso delle prove, Alonso ha visto il volante della sua Aston Martin staccarsi di colpo. Lo spagnolo ha avuto il sangue freddo di riattaccarlo e di gestire la decelerazione dell’auto, evitando il peggio.
Non è la prima volta che Fernando Alonso, nel corso della sua carriera in Formula 1, si rende protagonista di eventi negativi, sempre per fortuna conclusi senza gravi conseguenze. Un episodio che avrebbe potuto avere delle conseguenze peggiori e su cui l’Aston Martin vuole capire come sia stato possibile. Anche la Federazione automobilistica internazionale vuole indagare per evitare futuri incidenti e salvaguardare la sicurezza dei piloti.
Fernando Alonso ha dimostrato ancora una volta di essere un pilota esperto e dal sangue freddo. Lo spagnolo, nel corso della seconda sessione delle prove libere del Gran Premio in corso in Bahrein è stato protagonista in prima persona di un episodio che avrebbe potuto avere delle conseguenze peggiori per lui e la sua auto.
Nel tratto che porta alla curva del circuito di Sakhir, Alonso si è trovato il volante della sua monoposto Aston Martin in mano.
In poche frazioni di secondo, lo spagnolo è stato bravo e impassibile a rimettere il volante in posizione, a decelerare l’auto ed evitare un impatto contro le barriere. Alonso si è subito accorto del problema, inviando un messaggio al team radio e comunicando agli ingegneri ai box che qualcosa non funzionava.
“Cambia il volante. C'è un problema con il volante, si spegne”. La seconda sessione di prove libere si sono conclusa poi con Fernando Alonso che ha chiuso al quindicesimo posto.
Ora per l’Aston Martin l’obiettivo è capire com’è stato possibile l’episodio che il volante si sia staccato dall’auto per evitare eventuali futuri episodi simili.
Anche la FIA (la Federazione automobilistica internazionale) sembra voler approfondire la questione e non è escluso che possa chiedere maggiori informazioni.
Tra i cinque peggiori incidenti nella storia della Formula 1 c’è lo stesso Fernando Alonso. Il pilota spagnolo, nel Gran Premio del Brasile nel 2013, all’epoca alla Renault, sotto una pioggia torrenziale, centrò in traiettoria una gomma della Jaguar di Mark Webber, precedentemente vittima di uno scontro. Alonso perse il controllo della vettura e andò a sbattere violentemente contro le recensioni. Fu trasportato in ambulanza all’ospedale miracolosamente senza traumi.
Mark Webber nel 2010 si è reso protagonista di un altro incidente pericoloso in Formula 1. Nel Gran Premio d’Europa rientra ai box e tampona la Lotus di Kovalainen con le due ruote che vengono a contatto con la macchina di Webber che piroetta in area per poi atterrare senza le gomme di protezione. Un altro pericoloso incidente fu quello di Christian Fittipaldi nel Gran Premio d’Italia del 1993, quando, sotto la bandiera a scacchi, a pochi istanti dalla fine, si rese protagonista di un cappottamento a causa di un'incomprensione con il compagno di squadra Pierluigi Martini, senza conseguenze per il pilota.
Nel 2007 Robert Kubica nel Gran Premio del Canada impatta contro il muro di cemento alla velocità di 280 km/h. Grande spavento per un incidente che avrebbe potuto creare maggiori conseguenze al pilota polacco. Infine nel 1998 Francorchamps nel Gran Premio del Belgio si rende protagonista in uno degli incidenti più grave per numero di auto coinvolte, ben 13, per colpa di un tombino.