13 Apr, 2025 - 12:19

“Spara a Giorgia”, minacce choc a Meloni: il centrosinistra resta in silenzio?

“Spara a Giorgia”, minacce choc a Meloni: il centrosinistra resta in silenzio?

Minacce di morte a Giorgia Meloni durante il corteo di Milano per la pace in Palestina, nel giorno in cui entra ufficialmente in vigore il Decreto Sicurezza con cui il governo ha inasprito anche le pene per i disordini di piazza.

Il giorno dopo la manifestazione ospitata nel capoluogo lombardo, si contano i danni e i feriti e soprattutto si fanno i conti con il fatto che – come spesso accade -la violenza di pochi è riuscita a offuscare la richiesta di pace e di speranza di molti.

Questa volta, tuttavia, il giorno dopo è caratterizzato anche da una violenta polemica politica per le minacce di morte contro la presidente del Consiglio. Minacce che, a sinistra, in pochi se non nessuno, avrebbero condannato ufficialmente.

Questa, infatti, è l'accusa di Fratelli d'Italia ai colleghi di opposizione, che sta infiammando il dibattito politico delle ultime ore.

“Spara a Giorgia”: nessuna condanna dalla sinistra

La scritta in vernice rossa, comparsa ieri – sabato 12 aprile - sulla vetrina di una banca in Piazzale Lagosta a Milano nel corso della manifestazione pro-Palestina, ha infiammato il già rovente scontro politico sul tema della sicurezza. 

Mentre a destra la condanna a quanto accaduto è stata unanime e decisa, a sinistra parole di condanna e solidarietà sono arrivate solo da Italia Viva. 
Silenzio fino a ora da PD, M5s e Avs e Azione. Un silenzio contro cui punta il dito la maggioranza di governo.

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“Mi auguro che le opposizioni non esitino a condannare duramente l’accaduto. Il dissenso, anche quando aspro, mai può arrivare a simili forme di brutale intolleranza che avvelenano la nostra democrazia.”

Dichiarava, ieri, il capogruppo alla Camera di Fratelli d'Italia, Galeazzo Bignami. Lo stesso auspicio era arrivato anche dal collega di Forza Italia, Paolo Barelli che dichiarava:

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“Condanniamo questo ennesimo grave episodio. Ci auguriamo che si faccia luce sui responsabili e che tutte le forze politiche condannino l’episodio”. 

Al momento, però, l'unica voce di condanna e di solidarietà a Giorgia Meloni da parte dell'opposizione è stata quella di Italia Viva. Ieri sera, nell'immediatezza del fatto, Matteo Renzi scriveva sui suoi canali social:

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“I fatti avvenuti quest’oggi a Milano indignano e preoccupano. Solidarietà alle forze dell’ordine, alla presidente del Consiglio e a quanti sono rimasti colpiti dalla violenza dei manifestanti.

Perché il centrosinistra non condanna le minacce a Giorgia Meloni? Il giorno dopo i fatti di Milano, la polemica politica sta tutta in questa domanda.

L'accusa: “Silenzio complice dell'opposizione”

La maggioranza attacca e accusa l'opposizione per il suo silenzio. Un silenzio complice per molti.

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“Invito la sinistra a smetterla con questi toni prima che qualche estremista dei centri sociali o ProPal passi dalle parole ai fatti”.

Aveva dichiarato ieri Giovanni Donzelli a cui oggi si aggiunge la dura accusa di Saverio Romano, coordinatore politico di Noi Moderati, che parla di 'precise complicità'.

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C’è tutto un mondo politico e sociale che fa da sfondo a questi comportamenti e che li alimenta con l’odio sociale e le invettive. E’ ora di intensificare gli sforzi per individuare gli artefici di queste attività che hanno precise complicità. 

Il deputato campano di Fratelli d'Italia, Marco Cerreto, dichiara:

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“Clima da anni settanta portato avanti da certa sinistra che sta diventando intollerabile e ingiustificabile. Fratelli d’Italia e il presidente Giorgia Meloni vengono oramai attaccati quotidianamente da chi fa dell’eversione di sinistra la sola ragione di vita, nel silenzio-assenso dei padri nobili delle opposizioni parlamentari.”

Minacce a Meloni, la maggioranza avverte: “Gli anni di piombo iniziarono così”

Secondo la maggioranza di Governo, quanto accaduto ieri a Milano sarebbe un segnale da non sottovalutare. Non è la prima volta che la presidente del Consiglio è oggetto di minacce, ma negli ultimi mesi il clima è diventato sempre più teso.

Le minacce alla premier e l'invito a spararle, secondo molti esponenti della maggioranza ricorderebbero uno dei periodi più bui della storia recente del nostro Paese, ovvero, gli anni settanta. Gli 'anni di piombo' delle P38 e gli anni degli attentati terroristici di matrice politica.

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“All’epoca degli 'anni di piombo' si cominciò con le scritte come queste. Poi qualcuno passò all’azione. Tutti dovrebbero collaborare per non far ritornare le tragedie di quel periodo”.

Scrive su X il presidente dei senatori di Fratelli d’Italia, Lucio Malan.

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Un allarme condiviso anche dal presidente del Senato, Ignazio La Russa che avverte:”Fatti gravissimi che continuano a ripetersi a ogni manifestazione e che sono il frutto di una pericolosa campagna di demonizzazione dell’avversario politico e delle donne e degli uomini in divisa. In troppi - sottolinea - continuano a scherzare con il fuoco.”

Per Bignami, infine, le minacce apparse ieri a Milano rievocano “quegli anni di piombo che hanno segnato profondamente la nostra nazione”.

Minacce a Meloni in 5 punti salienti:

  1. Minacce a Giorgia Meloni durante corteo pro-Palestina: Durante una manifestazione a Milano, è apparsa la scritta “Spara a Giorgia”, un chiaro invito alla violenza contro la presidente del Consiglio. L’episodio ha acceso il dibattito politico.
  2. Condanna unilaterale da destra, silenzio dalla sinistra: La destra, da Fratelli d’Italia a Forza Italia, ha condannato duramente l’accaduto. Dall'opposizione solo Italia Viva ha espresso solidarietà, mentre PD, M5S, AVS e Azione non hanno rilasciato dichiarazioni, suscitando accuse di “silenzio complice”.
  3. Accuse gravi dalla maggioranza: Esponenti della maggioranza accusano la sinistra di alimentare un clima di odio sociale e politico, che potrebbe sfociare in violenza concreta.
  4. Paragoni con gli anni di piombo: Alcuni membri del governo paragonano l’episodio alle avvisaglie del terrorismo politico degli anni ’70, sottolineando il rischio di un ritorno alla violenza ideologica.
  5. Appello all’unità democratica: La maggioranza sollecita una condanna trasversale e unitaria delle minacce, evidenziando la necessità di difendere la democrazia e la sicurezza di tutte le figure istituzionali, indipendentemente dal colore politico.
AUTORE
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Maria Rita Esposito
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