Un chiarimento dentro il Partito Democratico e' necessario. Le parole di Goffredo Bettini sono di solito ben pesate. Il 'guru' della sinistra dem si sofferma sul piano di riarmo europeo, nervo scoperto dei riformisti Pd. Ma il concetto si puo' estendere ad altro, dal referendum sul Jobs Act, che vede i riformisti contrari all'abrogazione della legge che fu di Matteo Renzi, allo schema delle alleanze. Un chiarimento sull'identita' stessa del partito. "Credo che la segretaria sapra' scegliere il momento opportuno per arrivare ad un chiarimento interno". Quel momento, riferiscono fonti Pd, potrebbe arrivare a maggio con la convocazione dell'assemblea nazionale. Un appuntamento "di rito", viene spiegato, dato che il Pd e' tenuto, da statuto, a celebrare una assemblea ogni sei mesi. Ora, la regola e' stata spesso aggirata, ma questa volta la convocazione dell'assise potrebbe tornare utile a Schlein e alla maggioranza che la sostiene.
Primo, per serrare i ranghi in vista dell'appuntamento referendario. Secondo, per lanciare la campagna elettorale che portera' il Pd alle regionali d'autunno. Due appuntamenti segnati in rosso sul calendario della segretaria perche' da quelli dipendera' molto del suo futuro in plancia di comando. Se al referendum votera' un buon numero di persone, anche senza raggiungere il quorum, Schlein avra' dato prova di saper mobilitare gli elettori su un tema per lei identitario come il lavoro e segnera' un punto nella partita interna, contro i riformisti che rivendicano la bonta' del Jobs Act. Non si sa ancora per certo se questo avverra' prima o dopo l'assemblea, ma a sentire fonti parlamentari Pd sembra quasi certo che l'assise sara' convocata prima dell'8 e 9 giugno, quando si votera' per il referendum e per i secondi turni delle amministrative.