Qui Bari, dove Carmela Fiorella, moglie di Filippo Caracciolo, ex capogruppo del Partito Democratico nel consiglio regionale pugliese, è accusata di aver autocertificato una laurea che in realtà non avrebbe conseguito. Lo scopo era ben chiaro: partecipare e vincere il concorso indetto da Aeroporti di Puglia, società al 100% partecipata dalla Regione, per assegnare l’incarico di responsabile delle risorse umane: contratto da 80 mila euro all’anno.
E insomma: a conti fatti, oltre 6.500 euro al mese possono cambiare la vita. Ma non il curriculum. Visto che, in seguito a un controllo dell'università di Bari, l'accusa di aver autocertificato il falso, a Carmela Fiorella, è stata mossa direttamente dall'ente che l'aveva assunta.
Dagli approfondimenti interni condotti dall’ateneo, è emerso che anziché in Economia e Management come indicato sulla pergamena depositata, Fiorella ha ottenuto il titolo magistrale in Scienze dell’amministrazione: una specializzazione che non le avrebbe giovato per il concorso e il lavoro da 80 mila euro l'anno che ora, in ogni caso, dopo il clamore mediatico del suo caso, ha dovuto lasciare.
E insomma: sembra proprio che non ci sia pace per la politica pugliese e, in particolare, in quest'ultimo scampolo dell'amministrazione di Michele Emiliano. Prima del caso-Fiorella, nel vortice delle polemiche era finito proprio il Governatore per un presunto bacio rubato all'ex di Sven Goran Eriksson.
Così, i social si sono scatenati e subito è venuto a galla che Carmela Fiorella, assieme all'incarico in Aeroporti di Puglia, ne aveva avuto un altro dalla Regione: nel consiglio di amministrazione di Acquedotto Pugliese.
L'ex consigliere regionale Mario Conca, poi, ha messo il dito nella piaga sostenendo che non bastano le dimissioni della diretta interessata: ora occorrono anche quelle del presidente di Aeroporti di Puglia, della sua vice e, soprattutto, del Governatore Emiiano:
Del caso se ne è occupata La Gazzetta del Mezzogiorno: il giornale ha pubblicato anche la foto della pergamena di laurea taroccata: sul titolo di studi della donna, manca il Qr code e l’adesivo antistrappo che dal 2018 viene applicato su tutte le pergamene di laurea.