18 Apr, 2025 - 16:46

Il Giardiniere su Netflix: tra misteri botanici e fascino noir

In collaborazione con
Nicoletta Urbinati
Il Giardiniere su Netflix: tra misteri botanici e fascino noir

Netflix torna a colpire con Il Giardiniere, una serie che mescola suspense, fiori esotici e omicidi seriali con un’eleganza inquietante.

Questa nuova chicca del catalogo streaming è pronta a conquistare chi ama i thriller psicologici con quel tocco estetico da giardino segreto vittoriano. Non si tratta del solito detective: qui il killer è il protagonista. Affascinante, meticoloso, glaciale. E ci incanta proprio perché lo seguiamo nel suo percorso… con la stessa curiosità con sui si osserva una rosa nera: bellissima, ma letale.

Di cosa parla Il Giardiniere: un mistero floreale con risvolti inquietanti

Immagina Dexter con una laurea in botanica, il fascino di Hannibal e l’estetica di una copertina di AD. Il protagonista de Il Giardiniere non indaga: uccide.

Dietro l’apparenza elegante e l’ossessione per l’ordine e le piante, si cela un serial killer metodico, che semina morte con la stessa cura con cui coltiva le sue orchidee rare.

La serie ti conduce in una spirale di inganni, doppie vite e delitti mascherati da arte. E la tensione cresce episodio dopo episodio, come edera su un muro che non sai più da dove sia partita.

Il cast de Il Giardiniere: bellezza letale e talenti in fiore

A incarnare il glaciale protagonista Elmer c’è Álvaro Rico, già noto per Élite, qui in una versione decisamente più inquietante e letale.

La sua performance è ipnotica: riesce a farci simpatizzare con un killer che sembra potare la coscienza umana come una siepe troppo cresciuta. Accanto a lui, la magnetica Cecilia Suárez nel ruolo della madre, La China Jurado, mente machiavellica dietro l’attività criminale camuffata da impresa di giardinaggio. Il contrasto tra il suo controllo assoluto e la fragilità emotiva del figlio dà vita a dinamiche da brivido.

Tra i personaggi femminili spicca Catalina Sopelana, la dolce e ignara Violeta, maestra d’asilo che diventa bersaglio e ossessione.

Mentre sul fronte investigativo troviamo María Vázquez, nei panni della determinata detective Carrera, sempre più vicina alla verità… forse troppo. Ogni episodio si chiude con un colpo di scena finale più insidioso dell’altro, e lo spettatore resta lì: stordito, ma curioso, come davanti a un fiore di cui non conosce la tossicità.

Perché Il Giardiniere su Netflix sta facendo impazzire tutti

Perché finalmente un serial killer elegante mancava nel panorama Netflix. Il Giardiniere cattura per la sua estetica ipnotica, i dialoghi sospesi e l’angoscia che cresce con la precisione di un bonsai potato a mano. La regia è lenta, visiva, quasi pittorica: ogni scena potrebbe essere incorniciata. Ma sotto la bellezza si cela il buio. E mentre lui uccide, noi guardiamo. Incantati. Colpevoli. Compiaciuti.

Un tocco di High Potential tra i petali del crime?

Se hai amato High Potential, qui troverai un’inversione intrigante. Non l’investigatore geniale e strambo, ma l’assassino perfetto e affascinante. Entrambe le serie puntano su protagonisti fuori dagli schemi, ma in Il Giardiniere l’ironia lascia il posto al fascino dell’abisso. Si perché lui è il serial killer. E lo spettatore, da subito, lo sa. Il brivido non è nel “chi”, ma nel “come” – e soprattutto nel “quando scopriranno che è lui?”.

Un gioco di specchi dove ogni gesto gentile nasconde un’ombra.

Se ti è piaciuto Il Giardiniere, guarda anche queste serie Netflix

Il Giardiniere è la serie Netflix da non perdere questa primavera. Un serial Killer bello da morire. Letteralmente. Il Giardiniere è la serie perfetta per chi ama l’estetica dark, le trame complesse e i protagonisti moralmente ambigui. Un invito a perdersi tra i roseti della psiche umana… e a godersi il brivido con un tocco di stile.

Ti è rimasto addosso quel senso di inquietudine raffinata? Bene, ecco altre serie che potrebbero completare il tuo personale bouquet di thriller:

  • The Sinner – Delitti inspiegabili e personaggi tormentanti. Un cult.
  • You – Anche qui il protagonista è il killer e narratore. Più pop, ma altrettanto disturbante.
  • Mindhunter – Niente fiori, ma tanta psicologia e atmosfera retrò.

Preparati un infuso alle erbe (non velenose), accendi una candela chic e mettiti comodo. Ma ricorda: chi semina morte… raccoglie streaming compulsivo.

A cura di Nicoletta Urbinati

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