Con l’avvicinarsi della stagione dichiarativa, e dopo aver affrontato il discorso sulla Naspi, molti cittadini si chiedono se sia necessario indicare nel Modello 730/2025 le somme percepite a titolo di Assegno Unico Universale, Assegno di Inclusione (ADI) e Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL).
Le tre prestazioni, riconosciute dall’INPS su richiesta telematica, condividono una caratteristica rilevante in ottica fiscale: si tratta di sussidi INPS esenti IRPEF.
Le somme erogate non concorrono quindi alla formazione del reddito complessivo del contribuente. Ciò significa che non influenzano il calcolo dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, né devono essere considerate come redditi imponibili.
Tuttavia, resta da chiarire se sia necessario includerle comunque nella dichiarazione dei redditi 2025. Sono da dichiarare o meno? Prima di entrare nel merito dell'argomento vi lasciamo al video YouTube di Informazione Fiscale sulle novità dei nuovi modelli dichiarativi 2025.
Il quadro normativo di riferimento dell'AUU è il Decreto Legislativo n. 230/2021. All’articolo 8 viene specificato che l’Assegno Unico Universale non costituisce reddito ai fini fiscali. È dunque un reddito esente, che non va incluso nel calcolo IRPEF.
Pur essendo fiscalmente irrilevante, l’importo percepito nel corso dell’anno può essere indicato nella Certificazione Unica 2025 (CU 2025), con riferimento all’anno fiscale 2024. Le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate stabiliscono che il dato debba comparire nella sezione “Altri dati” del modello ordinario della CU, destinata ai redditi esenti 730.
Nel dettaglio:
La presenza dell’importo nella CU ha valore informativo. Non comporta alcun obbligo formale di dichiarazione nel Modello 730/2025.
L’esenzione fiscale per l’Assegno di Inclusione (Carta ADI) e il Supporto per la Formazione e il Lavoro è sancita dal Decreto n. 48/2023, che disciplina i nuovi strumenti di sostegno economico post-Reddito di Cittadinanza.
Il provvedimento specifica che i sussidi corrisposti dallo Stato o da enti pubblici a fini assistenziali sono esenti non solo da IRPEF, ma anche dall’imposta locale sui redditi. Rientrano dunque pienamente tra i redditi esenti da dichiarare solo se richiesto.
Il Supporto per la Formazione e il Lavoro, proprio come l’ADI, rientra tra i sussidi INPS e dichiarazione dei redditi non obbligatoria. Anche in questo caso, le somme percepite non devono essere inserite nella dichiarazione precompilata 730 o in altri modelli, salvo che vengano espressamente richieste da altri enti per scopi specifici.
La risposta è netta: no. L’Assegno Unico, l’Assegno di Inclusione e il Supporto per la Formazione e il Lavoro sono redditi esenti 730, quindi non vanno indicati nel Modello 730/2025.
Non esiste alcun obbligo per il contribuente di inserire queste somme nella dichiarazione dei redditi. Sono prestazioni assistenziali esenti da imposte, riconosciute per finalità sociali, e perciò escluse dal calcolo IRPEF. Anche se visibili nella CU 2025, non influiscono sul reddito complessivo imponibile.
Al contrario, tutte le altre somme percepite nel 2024 che rappresentano redditi imponibili devono essere regolarmente indicate nel 730.
È il caso, ad esempio, di redditi da lavoro dipendente, pensioni, affitti, prestazioni occasionali e simili. Questi devono essere dichiarati secondo le istruzioni aggiornate fornite dall’Agenzia delle Entrate, disponibili sul portale agenziaentrate.gov.it.
L’assenza di Assegno Unico, ADI e SFL dal 730 non comporta errori né sanzioni. È sempre bene, quindi, consultare la guida alla dichiarazione dei derriti dell'Agenzia delle Entrate. Rispettare le istruzioni è difatti importante per evitare problemi con il Fisco.