20 Apr, 2025 - 14:05

Eurolega 2025/26 più dubbi che certezze, quale futuro per la pallacanestro europea?

Eurolega 2025/26 più dubbi che certezze, quale futuro per la pallacanestro europea?

Ci sono tantissimi dubbi sulla prossima edizione dell’Eurolega, la massima competizione di basket in Europa. Delle diciotto squadre che ogni anno partecipano, solo dodici sono certe della partecipazione, con una licenza A pluriennale, due squadre hanno invece diritto a una licenza biennale, poi partecipano le vincitrici della Lega Adriatica, la vincente dell'Eurocup, una ex squadra campione meglio piazzata tra quelle classificate ai play-off, più una squadra a cui viene assegnata una wild card.

Fino a oggi questo sistema è stato semplice, ma la prossima edizione, 2025/26, potrebbe mettere in mostra tutte le ombre di una competizione che sta cercando un rinnovamento.

Eurolega 2025/26: il futuro è un rebus

Eurolega: ma cosa sta succedendo? La competizione che ha maggiore rilevanza per squadre, allenatori, giocatori e tifosi nel Vecchio continente sembra che stia perdendo fascino. Che sia solo una questione di soldi? L’Eurolega non attira più? Ormai da tempo si sta discutendo di una rivoluzione del torneo, tra le opzioni in fase di studio c'è quella di ampliare il numero di squadre partecipanti.

Dalle 18 attuali si arriverebbe almeno a una ventina, con l’obiettivo di aumentare gli introiti. Lo dimostra anche la decisione, ormai ufficiale, da quest’anno di spostare le Final Four fuori dall’Europa: negli Emirati Arabi.

Le squadre che hanno attualmente diritto alla licenza pluriennale, e quindi alla partecipazione all’Eurolega, sono dodici, gli undici club fondatori più una, che sono: Anadolu Efes Istanbul, Barcellona, Fenerbahce, Maccabi Tel Aviv, Olimpia Milano, Olympiakos, Panathinaikos, Real Madrid, Vitoria, Zalgiris Kaunas, ASVEL Lione e Bayern Monaco.

Qualora il numero delle squadre venisse esteso almeno a venti verrebbero aggiunti club storici come Valencia e Hapoel Tel Aviv e un club del Paese ospitante delle Final Four, come il BC Dubai. Quindi oltre a Milano, per l’Italia, al momento non ci sarebbe spazio per un altro club e quindi l’esclusione della Virtus Bologna.

L’Eurolega verso nuovi lidi

È ufficiale ormai da alcuni mesi che per la prima volta nella storia le Final Four di Eurolega si disputeranno fuori dal Vecchio continente. Dopo tanti rumors, la notizia è stata resa ufficiale a gennaio scorso con Abu Dhabi scelta come sede delle due semifinali e della finale, negli Emirati Arabi. Una scelta per celebrare i venticinque anni dalla nascita dell’Eurolega.

Le Final Four si disputeranno da venerdì 23 a domenica 25 maggio all’Etihad Arena di Yas Bay, impianto che può contenere fino a 12 mila posti a sedere e inaugurato nel 2021. Le due semifinali si giocheranno alle 19.00 e alle 22:00 ora locale (tre ore in avanti rispetto al fuso orario italiano), mentre le finali alle 18.00 e alle 21.00 ora locale.

È chiaro che l’obiettivo è uno: quello di aprire l’Eurolega a nuovi mercati, come quello mediorientale. Si vocifera di un accordo triennale per disputare la fase finale del massimo campionato di basket europeo negli Emirati Arabi su una base di 75 milioni di euro complessivi. Non tutte le società state d’accordo di questo spostamento di sede, in primis il Real Madrid che avrebbe preferito restare in Europa.

Il calendario dell’Eurolega 2025/26

Come di consueto il mese di ottobre segna l’inizio del campionato di Eurolega, con le sfide tra le squadre più importanti del Vecchio continente. L’obiettivo è quello di andare più avanti possibile nella competizione e raggiungere le Final Four che ormai si svolgono ad Abu Dhabi, negli Emirati Arabi, per il secondo anno consecutivo.

Un torneo che vede tre fasi ben distinte: da ottobre ad aprile con la stagione regolare, i playoff tra le migliori otto squadre in Europa e le Final Four, con due semifinali e una gara secca, tra fine maggio e inizio giugno, per decretare la migliore squadra della manifestazione.

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Lorenzo Petrucci
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