21 Apr, 2025 - 09:46

Dichiarazione dei redditi 2025, attenzione a questi 3 errori: ecco i più comuni da evitare nel 730

Dichiarazione dei redditi 2025, attenzione a questi 3 errori: ecco i più comuni da evitare nel 730

La stagione della dichiarazione dei redditi 2025 è ormai alle porte, e come ogni anno sono tanti i contribuenti che scelgono di gestire in autonomia la propria posizione fiscale. Grazie alla disponibilità dei modelli precompilati messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, presentare il Modello 730 o il Modello Redditi PF sembra essere diventata un’operazione semplice e accessibile.

L’Agenzia delle Entrate renderà disponibili i modelli precompilati a partire dal 30 aprile. Nella prima fase, sarà possibile solo visionare i dati inseriti, mentre l’invio potrà avvenire nei giorni successivi. Il consiglio è quello di sfruttare questo tempo per controllare con attenzione le informazioni riportate, prima di procedere con eventuali modifiche.

Tuttavia, la semplificazione non esclude i rischi. I dati contenuti nella precompilata non sono sempre corretti, e la responsabilità degli errori resta in capo al contribuente. Per evitare accertamenti fiscali e sanzioni, è fondamentale sapere in anticipo quali sono gli errori più comuni da evitare

Scopriamo insieme i 3 errori a cui fare attenzione per non avere conseguenze rilevanti, non solo in termini economici. Prima di approfondire il discorso, vi lasciamo al video YouTube di Informazione Fiscale sulle principali novità del Modello 730/2025 definitivo.

Dichiarazione dei redditi 2025, i 3 errori da evitare

La buona notizia è che correggere gli errori della dichiarazione dei redditi 2025, o integrare i dati, è diventato più semplice grazie al modello precompilato online. Ma questo non significa che sia un’operazione priva di insidie.

Chi sceglie di procedere in autonomia deve verificare attentamente i dati inseriti automaticamente dall’Agenzia delle Entrate. Tra le informazioni più delicate ci sono i redditi percepiti, la presenza di familiari a carico e le spese da detrarre. Un altro elemento da non trascurare riguarda il numero di giorni lavorativi o di pensione indicati nel quadro C, che può incidere sulle detrazioni spettanti.

Ecco perchè una verifica accurata può fare la differenza tra una dichiarazione corretta e un accertamento da parte del Fisco. Analizziamo insieme i 3 errori più comuni da evitare:

  • dimenticare le scadenze;
  • buttare o perdere fatture e ricevute;
  • pensare che modificare la dichiarazione dei redditi sia semplice.

Dichiarazione dei redditi 2025, attenzione alle scadenze

Tra gli errori più frequenti, c’è la dimenticanza delle scadenze fiscali. Per chi ha già inviato il Modello 730, ma si accorge di un errore che comporta un maggior credito, un minor debito o un’imposta invariata, sarà possibile inviare un 730 integrativo entro il 25 ottobre 2025.

Se invece la correzione comporta un esito sfavorevole per il contribuente, si dovrà utilizzare il Modello Redditi correttivo entro il 31 ottobre 2025. In entrambi i casi, è obbligatorio rivolgersi a un Caf o a un professionista abilitato.

La data da segnare sul calendario è quella del 30 settembre 2025: è l’ultimo giorno utile per l’invio del modello 730. Chi dovesse dimenticare questa scadenza potrà ancora presentare la dichiarazione tramite il modello Redditi entro il 31 ottobre, evitando sanzioni. Oltre tale data, si potrà ricorrere al ravvedimento operoso, ma solo entro il 2030.

Non perdere fatture e scontrini

Passiamo al secondo dei 3 errori più comuni da evitare, spesso sottovalutato: quello di perdere o buttare scontrini e fatture utili per le detrazioni fiscali. La conservazione ordinata dei documenti è un impegno che dura tutto l’anno, ma è fondamentale per usufruire correttamente delle agevolazioni.

Vanno tenuti anche i documenti relativi agli anni precedenti, utili in caso di controlli. Tutti i documenti relativi alla dichiarazione dei redditi 2025 dovranno essere conservati fino al 31 dicembre 2030.

Correggere la dichiarazione dei redditi non è facile

Concludiamo con l'ultimo dei 3 errori da evitare nella dichiarazione dei redditi 2025. Correggere la dichiarazione non è sempre un’operazione semplice, anche se molti pensano che si possa rimediare subito ad una svista o dimenticanza.

Una volta inviato il modello, se si scoprono errori o omissioni, dal 25 giugno sarà necessario rivolgersi a un professionista.

Si potrà presentare un 730 integrativo oppure, nei casi più complessi, utilizzare il modello Redditi correttivo. Le scadenze cambiano, così come le procedure.

Attenzione anche è credere che il Fisco conosca già tutte le informazioni. In realtà, i modelli precompilati possono contenere dati sbagliati o mancanti. In passato si sono verificati casi di figli non risultanti, redditi omessi e spese sanitarie assenti.

Una volta effettuato l’accesso al modello, è fondamentale controllare ogni voce, dall’anagrafica fino alle spese detraibili. Se mancano oneri sostenuti nel 2024, è possibile modificarli, anche se ciò espone a controlli preventivi.

AUTORE
foto autore
Achiropita Cicala
condividi sui social
condividi su facebook condividi su x condividi su linkedin condividi su whatsapp
ARTICOLI RECENTI
LEGGI ANCHE