22 Apr, 2025 - 08:58

Cuneo fiscale 2025, arretrati in busta paga da giugno: ecco chi li riceverà e gli importi previsti

Cuneo fiscale 2025, arretrati in busta paga da giugno: ecco chi li riceverà e gli importi previsti

Sono mesi che si attendono gli arretrati del taglio del cuneo fiscale in busta paga per i lavoratori dipendenti del settore pubblico.

L’adozione di tali misure ha richiesto molto tempo, e ancora si richiede un’altra piccola attesa.
Infatti, gli arretrati arriveranno da giugno: per chi? In questo articolo, vediamo chi dovrà resistere ancora un po’, quanto spetta dal taglio del cuneo fiscale e, soprattutto, chi ci guadagna.

Chi riceverà gli arretrati del taglio del cuneo fiscale a giugno 2025

Il taglio del cuneo fiscale rappresenta una delle misure chiave per alleggerire la pressione fiscale sui lavoratori e aumentare il netto in busta paga.

Per gli statali, il 2025 segna una svolta, con aumenti che saranno visibili già dalle mensilità estive.
Il beneficio interesserà in particolare coloro che percepiscono un reddito annuo inferiore ai 40.000 euro.

L’importo dell’incremento varierà in base al reddito: più consistente per chi guadagna meno, più ridotto per chi si avvicina alla soglia massima prevista.

Gli aggiornamenti sulla piattaforma NoiPA saranno fondamentali per gestire al meglio questa misura: si consiglia ai dipendenti pubblici di monitorare costantemente il portale per eventuali comunicazioni ufficiali e per effettuare la propria scelta tra accredito immediato o detrazione fiscale.

Quanto spetta di arretrati

A partire da giugno 2025, i dipendenti pubblici riceveranno in busta paga il taglio del cuneo fiscale e gli arretrati dei primi cinque mesi dell’anno.

L'importo extra in arrivo con la mensilità di giugno sarà significativo: si parla, in media, di circa 400 euro netti aggiuntivi, che si sommeranno allo stipendio ordinario.

Un recupero importante dopo i mesi di stop che avevano fatto registrare una perdita media fino a 80 euro al mese per ciascun lavoratore del settore pubblico.

Il ritardo nell’applicazione della misura era dovuto a motivi tecnici: i sistemi informatici utilizzati per l’elaborazione delle buste paga, infatti, non erano ancora stati aggiornati per recepire le nuove regole fiscali.

Ora però, con l’adeguamento completato, anche gli statali potranno beneficiare del taglio del cuneo fiscale 2025, già attivo da gennaio per altri settori.

Taglio cuneo fiscale: chi ci guadagna davvero

La nuova versione del taglio al cuneo fiscale varata dal governo per il 2025 si presenta più articolata rispetto alle misure degli anni scorsi, pur mantenendo effetti simili per la maggior parte dei dipendenti pubblici.

Il meccanismo, infatti, si sdoppia e segue due logiche differenti a seconda del reddito annuo del lavoratore.

Chi guadagna meno di 20.000 euro lordi all’anno riceverà un bonus direttamente in busta paga, calcolato in percentuale sul reddito complessivo.

L’indennità sarà del:

  • 7,1% per chi ha un reddito inferiore a 8.500 euro;
  • 5,3% per i redditi tra 8.500 e 15.000 euro;
  • 4,8% per i redditi tra 15.000 e 20.000 euro.

Per la fascia più ampia di dipendenti pubblici, ovvero chi percepisce più di 20.000 euro annui, il beneficio fiscale assume la forma di una detrazione Irpef.

Anche in questo caso, la misura è modulata:

  • Tra i 20.000 e i 32.000 euro è prevista una detrazione fissa da 1.000 euro l’anno;
  • Oltre questa soglia, la detrazione si riduce gradualmente fino ad azzerarsi al raggiungimento dei 40.000 euro.

Questa struttura è stata pensata per evitare scatti bruschi: in passato, superare anche di poco le soglie di reddito poteva tradursi in una perdita netta in busta paga. Con il nuovo sistema, invece, la riduzione del beneficio avviene in modo progressivo, garantendo maggiore equità e continuità tra una fascia e l’altra.

Il provvedimento rientra nel pacchetto di misure voluto dal governo per aumentare il potere d’acquisto dei lavoratori e alleggerire la pressione fiscale, in particolare nel settore pubblico.

I punti salienti

  • Arretrati a giugno 2025: I lavoratori pubblici riceveranno circa 400 euro netti di arretrati per i primi 5 mesi dell’anno;
  • Chi beneficia: Dipendenti con reddito annuo sotto i 40.000 euro;
  • Modalità: Bonus per redditi fino a 20.000 euro; detrazione Irpef per redditi tra 20.000 e 40.000 euro;
  • Obiettivo: Ridurre la pressione fiscale e aumentare il potere d’acquisto dei lavoratori.
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Sara Bellanza
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