22 Apr, 2025 - 09:04

Chi è Taylor Greene? Biografia della fedelissima di Trump che esulta per la morte di Papa Francesco

Chi è Taylor Greene? Biografia della fedelissima di Trump che esulta per la morte di Papa Francesco

Marjorie Taylor Greene, spesso chiamata semplicemente Taylor Greene o con le sue iniziali MTG, è una delle figure più controverse e riconoscibili della politica americana contemporanea.

Deputata repubblicana, imprenditrice e attivista, Greene è nota per la sua vicinanza a Donald Trump e per le sue posizioni radicali, che l’hanno resa un simbolo del movimento MAGA (Make America Great Again). La sua recente esultanza per la morte di Papa Francesco ha suscitato indignazione mondiale, confermando la sua inclinazione a dichiarazioni forti e divisive.

Taylor Greene: età e origini

Marjorie Taylor Greene è nata il 27 maggio 1974 a Milledgeville, in Georgia, negli Stati Uniti. Cresciuta in una famiglia della classe media, ha frequentato la South Forsyth High School a Cumming, diplomandosi nel 1992. Successivamente si è laureata in Business Administration presso l’Università della Georgia nel 1996.

Taylor Greene: marito e figli

Nel 1995 Greene ha sposato Perry Greene, con cui ha avuto tre figli. La coppia ha gestito insieme Taylor Commercial, una società di costruzioni con sede ad Alpharetta, Georgia. Dopo oltre vent’anni di matrimonio, nel settembre 2022 Perry Greene ha chiesto il divorzio, ufficializzato a dicembre dello stesso anno. Dal 2023, Marjorie Taylor Greene ha iniziato una relazione con Brian Glenn, direttore della programmazione della Right Side Broadcasting Network.

Carriera imprenditoriale e sportiva

Prima di entrare in politica, Greene ha lavorato nell’azienda di famiglia, diventando vicepresidente e poi CFO di Taylor Commercial, anche se alcune inchieste giornalistiche hanno sollevato dubbi sul suo reale coinvolgimento nella gestione quotidiana. Parallelamente, si è dedicata al fitness, aprendo nel 2013 una palestra CrossFit ad Alpharetta, CrossFit Passion, che ha gestito fino al 2017. La sua esperienza nel mondo dello sport ha contribuito a costruire l’immagine di donna energica e determinata.

L’ascesa politica: dal complottismo a Washington

Greene si è avvicinata alla politica durante la campagna presidenziale del 2016, sostenendo con entusiasmo Donald Trump. Nel 2020 si è candidata alla Camera dei Rappresentanti per il 14° distretto della Georgia, vincendo le primarie repubblicane e poi le elezioni generali con una larga maggioranza, in un distretto storicamente conservatore.

La sua notorietà è cresciuta rapidamente grazie all’attivismo sui social network, dove ha diffuso teorie cospirative legate a QAnon, al “Pizzagate”, al negazionismo sull’11 settembre e alle false accuse di brogli elettorali nelle presidenziali del 2020. Greene ha anche sostenuto la propaganda russa durante la guerra in Ucraina e ha presentato numerose richieste di impeachment contro Joe Biden pochi giorni dopo il suo insediamento. Queste posizioni le sono costate l’estromissione da tutte le commissioni parlamentari nel 2021, su iniziativa dei democratici e con il voto di alcuni repubblicani.

Posizioni politiche e controversie

Taylor Greene si definisce “cristiana, mamma, proprietaria di una piccola azienda, orgogliosa americana, pro-vita, pro-armi e pro-Trump”. È nota per la sua opposizione radicale all’immigrazione, ai diritti LGBTQ+, all’aborto e alle misure di controllo sulle armi. Ha paragonato le restrizioni anti-Covid alle persecuzioni degli ebrei durante l’Olocausto (affermazione poi ritrattata) e si è distinta per dichiarazioni razziste, antisemite e transfobiche.

Greene è stata protagonista di numerosi episodi controversi: ha inseguito e minacciato attivisti per il controllo delle armi, ha diffuso fake news su presunti complotti dei democratici e ha sostenuto che la Chiesa cattolica fosse “controllata da Satana”. Nel 2022, in un’intervista alla CNN, ha ribadito questa accusa, alimentando ulteriori polemiche.

Fedeltà a Trump e ruolo nel GOP

Nonostante le polemiche, Greene è rimasta una delle più fedeli sostenitrici di Donald Trump, tanto da essere considerata una possibile candidata vicepresidente in un eventuale ticket presidenziale. Dopo essere stata inizialmente isolata dal partito, ha saputo sfruttare la sua popolarità tra la base trumpiana per ottenere ruoli di rilievo, come la nomina nella Commissione per la Sicurezza Nazionale.

Ha sostenuto lo speaker Kevin McCarthy e si è distinta per la sua linea dura contro gli aiuti all’Ucraina e per la promozione di una politica estera isolazionista. La sua influenza nel Partito Repubblicano è cresciuta, diventando una delle principali voci del trumpismo “di ferro” e una figura centrale nel dibattito politico statunitense.

L’esultanza per la morte di Papa Francesco

Il 21 aprile 2025, in seguito alla morte di Papa Francesco, Marjorie Taylor Greene ha pubblicato su X (ex Twitter) un messaggio in cui esultava per la scomparsa del Pontefice: “Oggi ci sono stati grandi cambiamenti nella leadership globale. Il male viene sconfitto per mano di Dio”.

Il post ha suscitato centinaia di reazioni indignate, sia da parte di utenti comuni che di esponenti politici, che l’hanno accusata di odio e mancanza di rispetto. Greene, però, non è nuova a queste uscite: già in passato aveva attaccato duramente Papa Francesco e la Chiesa cattolica, accusandoli di essere troppo aperti verso migranti, poveri e minoranze.

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