Non c’è dubbio: la possibilità di aderire a un saldo e stralcio dei tributi locali, attraverso una sanatoria comunale nel 2025, è una delle misure più attese e richieste dai cittadini. La crescente pressione sulla riscossione ha spinto molte amministrazioni comunali a introdurre nuove sanatorie fiscali per i tributi locali, offrendo così una soluzione rapida e accessibile. Attraverso una semplice domanda, che può essere presentata anche online tramite il sito del Comune, i contribuenti hanno la possibilità di estinguere i loro debiti in modo agevolato, riducendo sensibilmente l'importo da pagare.
Nonostante la semplicità del procedimento, è importante sottolineare che l’accesso alla sanatoria permanente richiede il rispetto di requisiti specifici.
In effetti, il contribuente non si trova a fronteggiare le stesse regole nazionali applicate dall’Agenzia delle Entrate – Riscossione, ma si confronta con disposizioni locali che variano a seconda del Comune.
Così, se da un lato multe, IMU, TARI e altre pendenze tributarie locali possono essere sanate con modalità favorevoli, dall’altro è fondamentale essere consapevoli dei requisiti necessari per accedere a questa opportunità. Vediamo insieme come funziona e quali sono i passi da seguire per aderire.
La tenuta dei conti pubblici e la necessità di rientrare nei margini di bilancio spingono molti Comuni ad attivare iniziative per incentivare il pagamento dei tributi locali non ancora versati. In questa logica, simile a quella della “rottamazione delle cartelle esattoriali”, nasce la nuova sanatoria comunale prevista per il 2025.
Si tratta di un’opportunità per i contribuenti di pagare vecchie pendenze legate a IMU, TARI, multe e altri tributi locali in forma agevolata. L’obiettivo è duplice: permettere ai cittadini di regolarizzare la propria posizione debitoria e, al contempo, favorire il rientro dei crediti da parte delle amministrazioni comunali.
Anche se richiama, nella forma, la “definizione agevolata” nazionale, la nuova sanatoria comunale presenta caratteristiche proprie. Il punto centrale è la possibilità per il contribuente di pagare solo l’importo dovuto, escludendo sanzioni, interessi e spese accessorie. Inoltre, sono previste rateizzazioni e altre forme di facilitazione per chi si trova in difficoltà economiche.
In casi particolari, alcuni Comuni, considerando le fragili condizioni finanziarie dei cittadini, possono decidere di stralciare completamente il debito, annullandolo definitivamente.
Tuttavia, è bene chiarire che non si tratta di una misura automatica né obbligatoria. Ogni Comune ha facoltà di decidere se aderire o meno e con quali modalità applicarla. Per questo motivo, è fondamentale consultare il sito del proprio Comune o rivolgersi direttamente agli uffici tributi per conoscere le condizioni previste.
La nuova sanatoria comunale nasce per attivare un recupero veloce ed efficace dei crediti, anche a fronte di una rinuncia da parte del Comune a sanzioni, interessi e spese aggiuntive.
In questo modo si raggiungono due obiettivi: da un lato l’ente pubblico recupera somme che, diversamente, rischierebbero di rimanere insolute; dall’altro, il contribuente può regolarizzare la propria posizione con un impegno economico molto più contenuto.
I principali vantaggi per i cittadini sono:
Infatti, secondo la normativa attuale, i Comuni possono avviare l’azione coattiva di recupero entro 60 giorni dalla scadenza del tributo. Aderendo alla sanatoria, il contribuente può evitare questo passaggio critico.
Molti contribuenti confondono le due misure, ma è importante sottolinearne le differenze fondamentali. La sanatoria comunale riguarda esclusivamente tributi locali (IMU, TARI, multe stradali, ecc.), ed è gestita direttamente dal Comune. Ogni amministrazione stabilisce le modalità di adesione, i requisiti e le tempistiche.
Al contrario, la Rottamazione delle cartelle esattoriali dell’Agenzia delle Entrate – Riscossione (AdER) si applica a debiti erariali e previdenziali, come IRPEF, IVA, contributi INPS, ecc., e viene regolata da norme nazionali uguali per tutti i contribuenti sul territorio italiano.
In conclusione, la sanatoria comunale è uno strumento locale, più flessibile ma anche meno uniforme, mentre la Rottamazione delle cartelle esattoriali promossa dall' AdER segue linee guida definite a livello statali.