La stagione della dichiarazione dei redditi 2025 è ormai entrata nel vivo e molti contribuenti iniziano a chiedersi cosa rischiano se non la presentano se non l'hanno mai presentata.
Chiariamo subito un punto: non è detto che la mancata dichiarazione implichi automaticamente un’irregolarità. Esistono infatti contribuenti che, pur non avendo mai presentato alcun modello fiscale, risultano pienamente in regola.
Altri, invece, rischiano sanzioni importanti. La differenza sta nel fatto che non tutti sono obbligati a presentare la dichiarazione dei redditi.
Chi riceve solamente redditi da lavoro dipendente, ad esempio, con un solo datore di lavoro e senza altri redditi o immobili, può essere esonerato dall’invio. In queste situazioni, infatti, il datore di lavoro agisce da sostituto d’imposta, effettuando il conguaglio fiscale e versando le imposte per conto del dipendente. Il contribuente, quindi, non è tenuto ad alcun adempimento aggiuntivo.
La situazione cambia nel momento in cui la posizione fiscale si modifica. L’eredità di un immobile, un lavoro temporaneo con un secondo datore o l’avvio di un’attività autonoma possono generare l’obbligo di presentazione della dichiarazione.
Chi si trova in questa situazione, magari senza rendersene conto, può andare incontro a sanzioni per omessa dichiarazione.
Prima di scoprire insieme quali rischi si corrono non adempiendo alla presentazione obbligatoria, le scadenze da rispettare e a quali sanzioni si va incontro, vi lasciamo al video YouTube di Previdenza TV sul 730/2025.
Due sono le chance a disposizione di chi deve presentare la dichiarazione dei redditi 2025. A seconda degli interessati, è necessario compilare:
Chi non ha presentato il 730 entro il 30 settembre, ma provvede a trasmettere il modello Redditi entro il 31 ottobre, è comunque in regola. In questo modo si evita qualsiasi sanzione e si adempie correttamente all’obbligo fiscale.
È importante sapere che la scadenza del 30 settembre non definisce l’omissione, mentre quella del 31 ottobre rappresenta il termine ultimo per evitare irregolarità. Solo oltre questa data si entra nel campo della dichiarazione omessa, con le relative conseguenze sanzionatorie.
Chi, pur essendo obbligato, non ha mai presentato la dichiarazione dei redditi, rischia sanzioni pesanti in caso di accertamento da parte dell’Agenzia delle Entrate:
Esiste però un modo per evitare di sborsare quanto sopra visto. Attraverso il ravvedimento operoso, il contribuente può regolarizzare spontaneamente la propria posizione, pagando imposte e sanzioni ridotte.
È fondamentale agire prima che l’Agenzia delle Entrate avvii un controllo formale. Tale procedura permette di evitare l’accertamento e consente di sistemare le omissioni in modo vantaggioso.
Va inoltre ricordato che l’amministrazione finanziaria può intervenire solo per i cinque anni precedenti. Trascorso questo periodo, non è più possibile avviare un accertamento per omessa dichiarazione.
Non tutti i cittadini sono tenuti a presentare la dichiarazione dei redditi 2025. La legge prevede specifici casi di esonero, in base alla tipologia e all’ammontare del reddito percepito.
Tra coloro che possono non presentare la dichiarazione rientrano:
In ogni caso, è consigliabile rivolgersi a un CAF o a un consulente fiscale per verificare con precisione la propria posizione. Anche chi è esonerato, infatti, può trarre vantaggio dal presentare la dichiarazione per ottenere rimborsi o detrazioni.