23 Apr, 2025 - 19:26

Logistica e trasporti: come andare in pensione prima? Ecco 3 vie dai 61 anni

Logistica e trasporti: come andare in pensione prima? Ecco 3 vie dai 61 anni

Nel settore pensionistico sono previsti diversi correttivi, alcuni dei quali potrebbero essere introdotti in tempi piuttosto rapidi. Anche il comparto della logistica e dei trasporti potrebbe dover adattarsi alle evoluzioni relative all’età pensionabile, attualmente fissata a 67 anni.
Tuttavia, dal 2027 incombe il rischio di un aumento di tre mesi, che potrebbe comportare ulteriori modifiche alle condizioni di accesso alla pensione. Una notizia positiva riguarda la possibilità, a partire dal 1° maggio 2025, di presentare domanda per la pensione anticipata riservata ai lavoratori impegnati in attività particolarmente faticose e pesanti. L’INPS ha chiarito i requisiti per l’accesso a questa misura tramite il Messaggio n. 801 del 5 marzo 2025. Oltre a questa opportunità, restano disponibili anche altre forme di pensionamento anticipato, come l’Ape Sociale e la Quota 41 per lavoratori precoci. Vediamo ora insieme requisiti, condizioni e prospettive future per i lavoratori della logistica e dei trasporti, in un sistema previdenziale in continua evoluzione.

Come vanno in pensione i lavoratori della logistica e dei trasporti?

I lavoratori impiegati nel settore della logistica e dei trasporti, se rientrano nelle categorie dei mestieri usuranti, gravosi, faticosi, pesanti o precoci, possono accedere a diverse salvaguardie previdenziali.

In questi casi, il percorso per lasciare il lavoro e accedere alla pensione può essere significativamente più breve rispetto alla pensione di vecchiaia ordinaria, attualmente fissata a 67 anni, con almeno 20 anni di contributi.

Va ricordato che l’età pensionabile è soggetta ad aggiornamento biennale in base alle aspettative di vita rilevate dall’ISTAT. Proprio a causa di questo meccanismo, è previsto un aumento di tre mesi, che comporterebbe lo slittamento automatico anche dei requisiti delle misure anticipate.

La prospettiva, tuttavia, è che il governo possa intervenire per congelare questo incremento almeno per il prossimo biennio, stabilizzando così le attuali soglie di accesso.

Nel frattempo, molti lavoratori del settore trasporti cercano di orientarsi tra le varie opzioni disponibili: dall’Ape Sociale alla pensione anticipata per attività gravose, fino alla possibilità di presentare domanda a partire dal 1° maggio 2025, come previsto per chi svolge mansioni particolarmente pesanti.

Senza dimenticare chi può vantare almeno dodici mesi di contribuzione prima del compimento dei 19 anni, una delle condizioni fondamentali per accedere alla cosiddetta Quota 41 per lavoratori precoci.

Le opzioni di pensionamento anticipato per i lavoratori della logistica e dei trasporti

I lavoratori impiegati in mansioni gravose, usuranti o precoci nel settore della logistica e dei trasporti possono accedere a diverse forme di pensionamento anticipato. Vediamo nel dettaglio le principali misure previste.

Ape Sociale 2025: lavoratori gravosi

L’articolo 1, commi da 179 a 186, della legge di bilancio 2017 (e successive modifiche), contiene le direttive normative per l’accesso all’anticipo pensionistico Ape Sociale.

L’indennità è riservata alle categorie meritevoli di tutela, inclusi i lavoratori gravosi, a condizione che abbiano svolto per almeno sette degli ultimi dieci anni, oppure per almeno sei degli ultimi sette, una o più delle professioni considerate "gravose" ai sensi dell’allegato 3 della legge n. 234/2021.

L’anticipo, erogato dall’INPS ma interamente a carico dello Stato, consente l’accesso a partire dai 63 anni e 5 mesi, con almeno 30 o 36 anni di contributi.

L’indennità non è una vera pensione, ma rappresenta piuttosto un passaggio verso la rendita pensionistica. Di conseguenza, esclude alcuni diritti tipici della pensione, come la reversibilità o la rivalutazione dell’assegno.

Pensione anticipata per lavori faticosi e pesanti

L’INPS, con il messaggio n. 801 del 5 marzo 2025, ha fornito le indicazioni per la presentazione della domanda di pensione anticipata a 61 anni e 7 mesi, con almeno 35 anni di contributi versati.

La domanda dovrà essere presentata il 1° maggio 2025 da parte di coloro che maturano i requisiti tra il 1° gennaio 2026 e il 31 dicembre 2026.

Possono accedere al pensionamento agevolato i lavoratori del settore logistica e trasporti impiegati in:

  • mansioni usuranti;
  • turni notturni;
  • attività su linee a catena;
  • guida di veicoli.

Quota 41 precoci per addetti alla logistica e ai trasporti

La pensione anticipata per lavoratori precoci riguarda chi ha maturato almeno 12 mesi di contribuzione prima del compimento dei 19 anni di età.
Per questa misura, l’INPS non richiede un’età minima, ma solo un requisito contributivo di almeno 41 anni di versamenti, di cui almeno 35 effettivi (escludendo i contributi figurativi) e 12 mesi prima dei 19 anni.

Oltre ai requisiti contributivi, è necessario appartenere a una delle categorie tutelate, come ad esempio:

  • invalidi;
  • caregiver;
  • disoccupati;
  • lavoratori gravosi,

secondo quanto previsto dal DM 5 febbraio 2018 o dal D.lgs. 67/2011.

Sintesi delle principali domande sul pensionamento anticipato per i lavoratori della logistica e dei trasporti

  1. I lavoratori della logistica e dei trasporti possono andare in pensione prima dei 67 anni? Sì, se rientrano nelle categorie di lavori usuranti, gravosi o precoci, possono accedere a forme di pensionamento anticipato.
  2. L’età pensionabile subirà un aumento a partire dal 2027? Sì, è previsto un incremento di tre mesi, che potrebbe spostare l’età pensionabile oltre i 67 anni.
  3. I lavoratori che svolgono attività particolarmente faticose possono chiedere la pensione anticipata dal 1° maggio 2025? Sì, a partire da quella data sarà possibile presentare domanda per la pensione anticipata riservata a chi svolge mansioni gravose.
  4. L’Ape Sociale è disponibile solo per i lavoratori che hanno 63 anni e 5 mesi?Sì, l’Ape Sociale consente l’accesso a partire dai 63 anni e 5 mesi, con requisiti contributivi specifici.
  5. La Quota 41 per lavoratori precoci non richiede un’età minima, ma solo il requisito contributivo? Sì, è sufficiente aver maturato 41 anni di contributi, di cui almeno 35 effettivi, senza un’età minima.
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Antonella Tortora
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