L’Agenzia delle Entrate – Riscossione concede la riammissione alla Rottamazione quater entro il 30 aprile 2025. Nel frattempo, cambiano le scadenze per il pagamento delle rate della definizione agevolata, non tanto per chi ha aderito alla Rottamazione delle cartelle esattoriali nel 2023 e continua a rispettare le scadenze, quanto per i nuovi riammessi nel 2025. Esistono due calendari che mostrano date e scadenze differenti, a seconda della richiesta di accesso o riammissione alla Rottamazione quater.
Non sono pochi i contribuenti confusi dalle scadenze della Rottamazione quater. A generare incertezze sono, in particolare, le nuove regole introdotte con il DL Milleproroghe, che ha aperto la possibilità di adesione alla definizione agevolata per alcuni contribuenti, consentendo loro di essere riammessi al pagamento agevolato, privo di sanzioni, interessi e aggio.
In particolare, possono essere riammessi nella Rottamazione quater i contribuenti che rientrano nei seguenti requisiti:
L’Agenzia delle Entrate – Riscossione permette la riammissione al piano agevolativo per il pagamento delle somme dovute a titolo di Rottamazione quater solo per le cartelle esattoriali che già risultano incluse nel primo piano di rateizzo. La domanda di adesione alla definizione agevolata deve essere presentata entro e non oltre il 30 aprile 2025.
I contribuenti che sono già in regola con il pagamento delle rate della Rottamazione quater, come riportato da informazionefiscale.it, ovvero che hanno aderito alla definizione agevolata nel 2023 e che non risultano con una definizione non perfezionata al 31 dicembre 2024, devono considerare le seguenti scadenze:
Si ricorda che il legislatore intende perfezionare la Rottamazione quater con i pagamenti effettuati regolarmente, o con un massimo di tolleranza di 5 giorni dalla scadenza.
Per i contribuenti che hanno presentato o stanno presentando la domanda per la riammissione al piano agevolativo della Rottamazione quater, con scadenza al 30 aprile, sono previste altre scadenze.
Se l'Agenzia delle Entrate – Riscossione accoglie la richiesta, sarà possibile versare l'importo dovuto in:
Anche in questo caso, valgono le regole dei cinque giorni di tolleranza previsti per il pagamento tardivo della Rottamazione quater.
Come detto, per i contribuenti che hanno già aderito alla Rottamazione quater rispettando la scadenza del 2023 e sono in regola con i pagamenti (in particolare, non risultano decaduti dai benefici della misura agevolativa al 31 dicembre 2024), non cambia nulla: devono continuare a rispettare il piano di rateizzo.
Per loro, la prossima scadenza è fissata al 31 maggio 2025, con i 5 giorni di tolleranza, entro i quali i pagamenti si considerano tempestivi ed efficaci a tutti gli effetti di legge, se eseguiti entro il 9 giugno 2025. Le successive scadenze sono:
Se non si rispettano i pagamenti, non sarà possibile essere riammessi alla misura agevolativa. Pertanto, si perderebbero tutti i benefici della definizione agevolata, che ricordiamo prevedono l'azzeramento totale delle spese relative alle voci di sanzioni, interessi e aggio.
Nel caso di Rottamazione quater non perfezionata per insufficienza dei pagamenti, il debito residuo risorge, comprensivo di interessi, sanzioni e aggio.
In questo caso, il contribuente si troverebbe nella posizione di dover versare tutte le somme richieste dall’Agenzia delle Entrate – Riscossione, con l’aggiunta di ulteriori spese per evitare misure cautelari come il pignoramenti o il fermo amministrativo.
Per ulteriori dettagli, si rimanda all'Agenzia delle Entrate – Riscossione.