Successione al centro delle modifiche normative introdotte con il decreto legislativo 139/2024. L’Agenzia delle Entrate, attraverso la nuova circolare 3/E del 16 aprile scorso, ha chiarito diversi aspetti relativi all’imposta sulle successioni 2025, con l’obiettivo di semplificare gli adempimenti e offrire maggiore chiarezza ai contribuenti.
Dal pagamento dell’imposta al calcolo delle franchigie, fino alle nuove sanzioni, andiamo ad approfondire insieme le nuove istruzioni dell'AdE. Prima di farlo, vi lasciamo al video YouTube di Procida Vivone e Partners | Commercialisti, sulle regole riguardanti la successione attive da quest'anno.
Tra le novità più rilevanti in tema successioni c’è l’estensione dei termini per il pagamento dell’imposta. A partire dal 1° gennaio 2025, gli eredi avranno un anno e 90 giorni di tempo dall’apertura della successione per effettuare il versamento, senza dover attendere la comunicazione ufficiale dell’importo da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Il termine si calcola così: un anno per presentare la dichiarazione di successione, più altri 90 giorni concessi per effettuare il pagamento. Se, ad esempio, il decesso avviene il 22 ottobre 2025 e la dichiarazione viene presentata entro il 15 aprile 2026, il versamento potrà essere effettuato entro il 20 gennaio 2027.
Il nuovo sistema è pensato per incentivare la regolarità spontanea. Il calcolo dell’imposta può essere effettuato direttamente attraverso l’applicativo telematico, che genera l’importo da versare in automatico in base ai dati inseriti.
Il calcolo dell’imposta di successione 2025 si basa su percentuali diverse a seconda del rapporto di parentela tra erede e defunto, con specifiche franchigie. Ecco una panoramica aggiornata delle percentuali in vigore quest'anno:
In caso di beneficiari con disabilità riconosciuta, la franchigia è elevata a 1,5 milioni di euro, indipendentemente dal legame con il defunto.
Ricordiamo che sono esenti da imposta di successione titoli di Stato come BTP e Buoni fruttiferi postali. Per gli immobili, si applicano imposta ipotecaria e catastale pari a 100 euro per la prima casa o al 3% del valore catastale rivalutato negli altri casi.
Con il nuovo decreto, cambia anche la gestione fiscale delle donazioni ricevute in vita: il trattamento è separato rispetto ai beni ereditati, ma chi ha ricevuto sia donazioni che eredità può raddoppiare le franchigie disponibili.
Per quanto riguarda la competenza territoriale, l’ufficio dell’Agenzia responsabile è quello dell’ultima residenza del defunto. Se il de cuius viveva all’estero, si fa riferimento all’ultima residenza nota in Italia; in assenza di dati, è competente l’ufficio Roma 1.
La circolare dell'Agenzia delle Entrate riepiloga le nuove sanzioni (più proporzionate) per chi presenta irregolarità nella dichiarazione di successione 2025.
Ecco le nuove modifiche:
L’approccio è meno punitivo, ma incentiva comunque la precisione nella compilazione, premiando i contribuenti trasparenti e collaborativi.