29 Apr, 2025 - 14:46

L'allontanamento di Elon Musk dalla politica basterà a salvare le azioni Tesla?

L'allontanamento di Elon Musk dalla politica basterà a salvare le azioni Tesla?

Negli ultimi anni, Elon Musk è stato il protagonista assoluto negli affari, nella tecnologia e anche nel mondo della politica, con il suo sostegno a Trump e il suo ingresso nel governo americano.

Quest'ultima attività, però, pare sia già terminata. Musk, infatti, pare stia cercando di prendere le distanze dalla politica, da certi toni e da alcune battaglie ideologiche che, diciamolo, gli hanno fatto più male che bene.

Ma questo cambio di rotta sarà sufficiente a riportare stabilità e fiducia in Tesla, soprattutto sul fronte azionario? Vediamo i dettagli.

Elon Musk torna a occuparsi di Tesla, dopo la delusione delle azioni nel primo trimestre

Le azioni Tesla (TSLA) sembrano finalmente aver tirato un sospiro di sollievo, con gli investitori che provano a guardare oltre un primo trimestre finanziariamente deludente.

L'attenzione si è spostata su due fronti principali: la promessa dell'amministratore delegato Elon Musk di lanciare il servizio robotaxi a giugno e, forse ancor più importante, il suo passo indietro dal suo ruolo nell'amministrazione del presidente Donald Trump.

Ma è davvero bastato questo allontanamento dalla politica per invertire la rotta di Tesla?

Dopo la pubblicazione dei risultati trimestrali, il titolo Tesla ha mostrato segni di ripresa, recuperando terreno e superando la sua media mobile a 50 giorni.

Questo nonostante i numeri del primo trimestre fossero tutt'altro che brillanti: utili per azione crollati del 40% e fatturato in calo del 9%. I margini lordi del settore automobilistico hanno toccato i livelli più bassi dal 2012, e l'azienda ha persino registrato una perdita operativa se si escludono i crediti normativi.

Inoltre, Tesla ha dovuto rimandare gli ambiziosi obiettivi di crescita delle consegne previsti per il 2025.

Il mercato, però, ha reagito positivamente alle dichiarazioni di Musk durante la conference call con gli analisti. Dan Ives di Wedbush Securities, da tempo sostenitore di Tesla, ha definito la chiamata "un punto di svolta". Musk pare sia riuscito a rassicurare gli azionisti dopo un "trimestre disastroso".

Fondamentale, secondo Ives e molti altri osservatori, è stata la promessa di Musk di ridurre il suo impegno presso il Dipartimento per l'Efficienza Governativa (DOGE) a partire da maggio, pur ventilando la possibilità di continuare a collaborare con l'amministrazione Trump per uno o due giorni alla settimana.

Ives vede questa mossa come una "rampa di lancio per uscire dalla Casa Bianca di Trump".

L'analista riconosce che il "danno al marchio" causato dall'associazione di Musk con la politica e le sue controverse uscite (come quelle su DOGEcoin) non svanirà del tutto, specialmente in Europa e negli Stati Uniti. 

Ma ritiene che sia stato il momento giusto per "chiudere un capitolo buio" e aprirne uno più luminoso, focalizzato sull'autonomia e sulla robotica.

Musk e il servizio di robotaxi

Musk si è detto ottimista e ha confermato l'intenzione di lanciare un servizio "pilota" di robotaxi (utilizzando inizialmente delle Model Y) ad Austin già a giugno, con l'obiettivo di raggiungere un'autonomia su larga scala entro la seconda metà del prossimo anno.

Ha anche parlato dell'arrivo, entro metà anno, di veicoli elettrici più "accessibili".

Non si tratterà di modelli completamente nuovi, ma di versioni semplificate ("assomiglieranno" per forma e dimensioni) delle attuali Model Y o Model 3, costruite sulle stesse linee di produzione.

Questa strategia sui modelli economici ha però sollevato perplessità.

La reazione degli analisti, infatti, è stata ambivalente. Se il mercato azionario ha premiato le parole di Musk con un rialzo post-utili, dietro le quinte gli analisti hanno iniziato a tagliare drasticamente le loro previsioni sugli utili per il 2025.

Il consenso è passato da una previsione di crescita a una stima di calo del 9% rispetto al 2024. Se confermato, sarebbe il terzo anno consecutivo di utili in calo per Tesla.

Perché? A causa delle difficoltà generali del settore auto, il persistente "danno al marchio" legato a Musk e proprio la strategia dei modelli "accessibili" che potrebbero erodere i margini.

Quindi, l'allontanamento (parziale) di Musk dalla politica di Trump è stato sufficiente?

Ha certamente aiutato a cambiare la narrativa a breve termine e a dare una spinta al titolo, offrendo agli investitori una storia futura su cui concentrarsi (robotaxi, guida autonoma), ma non è ancora sufficiente per garantire una ripresa solida e duratura a Tesla.

 

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Immacolata Duni
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