29 Apr, 2025 - 17:55

Perché il Papa parla italiano? Chi è il cardinale che molti vorrebbero Pontefice ma che lo conosce poco

Perché il Papa parla italiano? Chi è il cardinale che molti vorrebbero Pontefice ma che lo conosce poco

Una delle caratteristiche che deve avere il Papa è quella di saper parlare italiano. Conoscere la lingua di Dante è una skill fondamentale nel curriculum di tutti i cardinali prima di tutto perché possono essere eletti Vescovo di Roma.

Così, in questi giorni che precedono il conclave, una berretta rossa in particolare starà prendendo lezioni per padroneggiarlo meglio: si tratta di di Jean-Marc Aveline, nato 66 anni fa a Sidi Abbès, in Algeria, e considerato l'astro nascente del cattolicesimo francese.

Perché il Papa deve saper parlare italiano, il caso Aveline

Ci sono più motivi per cui il Papa deve saper parlare italiano. Il primo è che il Pontefice è il Vescovo di Roma. Di conseguenza, è intuitivo che il pastore della comunità cristiana romana deve parlare la stessa lingua del suo gregge.

Il secondo motivo è che l'italiano è la lingua ufficiale della curia romana. Quindi, in senso lato, di tutta la Chiesa cattolica. 

Il terzo motivo per cui l'italiano deve essere la lingua del papa è che in italiano si svolgono i più grandi eventi religiosi, sia in Italia che all'estero.

Il quarto motivo è che la lingua di Roma è stata scelta come la lingua principale per la comunicazione della Chiesa.

Il quinto motivo è che l'italiano è stato preferito all'inglese in quanto percepito come una lingua più neutra dal punto di vista geopolitico. 

In ogni caso, c'è da ricordare che l'italiano non è la lingua ufficiale del Vaticano: quella rimane il latino ecclesiastico. Ma di certo si può considerare la lingua universale della chiesa, tant'è che, tranne che in rarissimi casi, è utilizzata dai Papi anche nei loro discorsi ufficiali all'estero.

Ora: se lo ricorderà bene Jean-Marc Aveline in quanto è considerato uno dei cardinali con più chance di diventare papa, ma che purtroppo non padroneggia affatto l'italiano. E per questo potrebbe essere penalizzato.

Chi è il cardinale Jean-Marc Aveline

A rammaricarsi del fatto che nel curriculum del cardinale Jean-Marc Aveline non ci sia un italiano fluente, questa mattina, è stata Repubblica. E non a caso è stato il giornale tradizionalmente più vicino al mondo progressista. Perché Aveline è considerato un bergogliano di sinistra, tanto che Francesco, per il suo impegno nel dialogo interreligioso, prima l'ha nominato arcivescovo di Marsiglia e poi cardinale:    

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Secondo i suoi estimatori ricorda un po' la figura di Giovanni XXIII, anche fisicamente, il Papa dall'aria bonaria che impegnò la Chiesa nella rivoluzione del Concilio Vaticano II

ha scritto il vaticanista Iacopo Scaramuzzi non tardando di ricordare che solo poche settimane fa i vescovi francesi lo hanno eletto a capo della Conferenza Episcopale francese: che quindi gode della stima di molti, ma anche che "ha un difetto":

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Non parla bene italiano

Ora, quest'handicap potrebbe essere bypassato?

I precedenti dei papi alle prese con l'italiano

Da ben 47 anni non c'è un papa italiano. Negli ultimi decenni, a San Pietro, si sono succeduti un polacco, un tedesco e un argentino. E come se la sono cavati con l'italiano?

Papa Wojtyla mise le mani avanti appena si presentò al balcone della Basilica:

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Anche non so se potrei mai bene spiegarmi nella vostra, nella nostra lingua italiana, se mi sbaglio, se mi sbaglio mi corrigerete

Parole profetiche che poi andarono ben al di là del loro significato letterale. Tanto che, alla fine del suo pontificato, anziché correggerlo, il suo popolo lo volle "Santo subito"

E comunque: dopo di lui, arrivò il tedesco Ratzinger con il suo italiano, sia scritto che parlato, considerato finanche "raffinato", da vero intellettuale.

E, nel 2013, arrivò l'argentino Bergoglio. Il quale, a dire la verità, non poche volte ha litigato con l'italiano. Tant'è vero che quando è finito al centro di polemiche come quella volta della "frociaggine" nei seminari, la curia a lui vicina lo giustificò dicendo che non padroneggiava bene l'italiano e non aveva capito di stare usando una parolaccia. 

Come dire: una ripassatina alla grammatica e al vocabolario non fa mai male.

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Giovanni Santaniello
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