30 Apr, 2025 - 15:25

Chi è Antonio Padellaro e perché sta facendo scandalo contro gli antifascisti

Chi è Antonio Padellaro e perché sta facendo scandalo contro gli antifascisti

Ennio Flaiano e Mino Maccari erano convinti che esistessero due categorie di fascisti: i fascisti e gli antifascisti. A loro, da oggi, si unisce Antonio Padellaro, l'ex direttore de L'Unità e del Fatto Quotidiano, in libreria con un nuovo saggio intitolato "Antifascisti immaginari" per i tipi di PaperFirst. 

In questo libro, Padellaro si scaglia contro coloro che, da sinistra, vestono i panni degli antifascisti di professione. Con le loro liturgie, i loro slogan, i loro "allarmi democratici" ripetuti ogniqualvolta la destra va al potere, le loro manifestazioni e i loro giudizi sprezzanti sempre più stantii e privi di senso.

La demagogia, del resto, è una brutta bestia. Ma Padellaro, nato a Roma il 29 giugno 1946, alle soglie, quindi, dei 79 anni, si sente libero di rompere ogni indugio e, pur conservando una visione di sinistra, si scaglia contro la parte di quel mondo che ne è più intrisa.

Chi è Antonio Padellaro, il giornalista contro gli antifascisti di professione

E insomma: "Fascisti su Marte" e antifascisti sullo stomaco di Antonio Padellaro che, finalmente, a quasi 79 anni, ha avuto modo di sfogarsi una volta per tutte contro di loro scrivendone un libro. Chissà cosa ne penserà Corrado Guzzanti che, nel 2006, girò quel film chiamando nel cast anche un altro giornalista assai popolare, Andrea Purgatori

In ogni caso, il J'accuse di Padellaro sta facendo un certo effetto a cavallo dell'ottantesimo anniversario della Liberazione dell'Italia dal nazifascismo e il Primo maggio, altra festa considerata "rossa".

Giovedì scorso, ad esempio, ha fatto molto discutere la sua partecipazione a "Piazza Pulita", la trasmissione di Corrado Formigli su La7 nel corso della quale ha spiegato le ragioni del suo libro prendendosela anche con il suo ex collega al Fatto Quotidiano, Gad Lerner

Oggi, invece, è tornato alla carica con un'intervista concessa al Corriere della Sera.

Padellaro: "Il fascismo non c'è"

A Roberto Gressi che l'ha intervistato, Antonio Padellaro ha confidato di non credere affatto, come ripete la sinistra-sinistra, che c'è il fascismo alle porte:

virgolette
CasaPound con il braccio teso a favore di telecamere, i raduni patetici di Predappio, il busto di Mussolini a casa di La Russa e le sue fesserie sulla banda di musicanti a via Rasella...Tutto ciò non prelude a una nuova marcia su Roma. Fascisti ce ne sono tanti, ma il fascismo non c'è. E non aiuta contrapporre un antifascismo recitativo, da rendita di posizione, da quelle che con Travaglio chiamiamo facce da Ventotene

Insomma: una bella mazzata contro chi un giorno sì e un altro pure grida al regime in Italia.

virgolette
Ripetere stereotipi non fa bene: se tutto è fascismo, niente più è fascismo. La cultura del piagnisteo non convince neanche a sinistra, e non porta un voto contro Meloni. Voto centrosinistra da sempre, la mia è anche una reazione da frustrazione. Vorrei una visione forte. Invece, vedo una realtà spaccata e piena di luoghi comuni che lasciano il tempo che trovano

È il messaggio di Padellaro, il quale non è certo nuovo agli strappi interni al centrosinistra italiano. Nel 2009, ad esempio, ha cofondato il Fatto Quotidiano proprio in seguito all'ennesima spaccatura consumatasi a sinistra, con il Pd di Walter Veltroni e L'Unità all'epoca dell'editore Renato Soru che gli preferirono Concita De Gregorio alla direzione del giornale.

E oggi, tanto per citare un esempio, ad attaccarlo ferocemente è la politologa Nadia Urbinati, che lo eleva ad esempio di "afascismo"

La vita privata, la moglie (e i talk show)

Antonio Padellaro ha due figli, Matteo e Giacomo, ed è sposato con una giornalista: Sandra Amurri, opinionista de "Lo Stato delle cose" di Massimo Giletti.

Sta di fatto che proprio contro i talk show politici ha indirizzato le altre sue critiche di giornata:

virgolette
Siamo un po' tutti vittime e carnefici, io non posso certo negare di frequentarli. Funziona così: si fanno i casting. Due squadre, una contro l'altra armate. Oppure gli scudi umani, foglie di fico da par condicio, soli contro tutti. Poi non si resiste all'adesso menatevi. Magari c'è un pubblico che vorrebbe capire, più che parteggiare...Ho quasi 79 anni e volevo dire delle cose in modo diretto, non mi appello alla clemenza della corte

 

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Giovanni Santaniello
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