Ennio Flaiano e Mino Maccari erano convinti che esistessero due categorie di fascisti: i fascisti e gli antifascisti. A loro, da oggi, si unisce Antonio Padellaro, l'ex direttore de L'Unità e del Fatto Quotidiano, in libreria con un nuovo saggio intitolato "Antifascisti immaginari" per i tipi di PaperFirst.
In questo libro, Padellaro si scaglia contro coloro che, da sinistra, vestono i panni degli antifascisti di professione. Con le loro liturgie, i loro slogan, i loro "allarmi democratici" ripetuti ogniqualvolta la destra va al potere, le loro manifestazioni e i loro giudizi sprezzanti sempre più stantii e privi di senso.
La demagogia, del resto, è una brutta bestia. Ma Padellaro, nato a Roma il 29 giugno 1946, alle soglie, quindi, dei 79 anni, si sente libero di rompere ogni indugio e, pur conservando una visione di sinistra, si scaglia contro la parte di quel mondo che ne è più intrisa.
E insomma: "Fascisti su Marte" e antifascisti sullo stomaco di Antonio Padellaro che, finalmente, a quasi 79 anni, ha avuto modo di sfogarsi una volta per tutte contro di loro scrivendone un libro. Chissà cosa ne penserà Corrado Guzzanti che, nel 2006, girò quel film chiamando nel cast anche un altro giornalista assai popolare, Andrea Purgatori
In ogni caso, il J'accuse di Padellaro sta facendo un certo effetto a cavallo dell'ottantesimo anniversario della Liberazione dell'Italia dal nazifascismo e il Primo maggio, altra festa considerata "rossa".
Giovedì scorso, ad esempio, ha fatto molto discutere la sua partecipazione a "Piazza Pulita", la trasmissione di Corrado Formigli su La7 nel corso della quale ha spiegato le ragioni del suo libro prendendosela anche con il suo ex collega al Fatto Quotidiano, Gad Lerner
Oggi, invece, è tornato alla carica con un'intervista concessa al Corriere della Sera.
A Roberto Gressi che l'ha intervistato, Antonio Padellaro ha confidato di non credere affatto, come ripete la sinistra-sinistra, che c'è il fascismo alle porte:
Insomma: una bella mazzata contro chi un giorno sì e un altro pure grida al regime in Italia.
È il messaggio di Padellaro, il quale non è certo nuovo agli strappi interni al centrosinistra italiano. Nel 2009, ad esempio, ha cofondato il Fatto Quotidiano proprio in seguito all'ennesima spaccatura consumatasi a sinistra, con il Pd di Walter Veltroni e L'Unità all'epoca dell'editore Renato Soru che gli preferirono Concita De Gregorio alla direzione del giornale.
E oggi, tanto per citare un esempio, ad attaccarlo ferocemente è la politologa Nadia Urbinati, che lo eleva ad esempio di "afascismo"
Antonio Padellaro ha due figli, Matteo e Giacomo, ed è sposato con una giornalista: Sandra Amurri, opinionista de "Lo Stato delle cose" di Massimo Giletti.
Sta di fatto che proprio contro i talk show politici ha indirizzato le altre sue critiche di giornata: